sabato 15 aprile 2023

La Cina ed il nuovo ordine mondiale...

 


La crisi consiste nel fatto che il vecchio muore […] il nuovo non può nascere e in questo interregno si verificano i fenomeni morbosi più svariati.  (Antonio Gramsci)

Grande è il disordine sotto il cielo. La situazione è dunque eccellente. (Mao Zedong)


Negli ultimi mesi la Repubblica Popolare di Cina si è segnalata per uno spiccato attivismo per cercare di ridefinire una propria visione di un ordine internazionale alternativo a quello offerto dall’Occidente – il cosiddetto “rules-based international order” (anche se le «regole» non sono state mai veramente scritte da nessuna parte ad eccezione della Carta delle Nazioni Unite, un’organizzazione di cui fanno parte 193 Stati che però vede le risoluzioni della sua Assemblea Generale sistematicamente ignorate dagli USA e dalle altre grandi potenze1), la Pax Americana2 -, avanzando proposte sulla sicurezza globale e sulla risoluzione del conflitto ucraino.

A fine febbraio, il Ministero degli Esteri cinese ha pubblicato tre fondamentali documenti che definiscono la visione cinese del mondo e della comunità internazionale. Il concept paper della Global Security Initiative (GSI), il documento US Hegemony and its Perils e il documento che illustra la proposta cinese per una soluzione politica alla guerra in Ucraina.

Documenti che hanno l’ambizione di presentare la Cina come forza per la stabilità e la prosperità globali, che vuole ispirare una “modernizzazione” post-occidentale in tutto il mondo, in particolare nel Sud del mondo, non perseguita attraverso la guerra, il colonialismo o l’espropriazione.

 Alessandro Scassellati




1 commento:

  1. Commento di Lula dalla Cina: "Gli Stati Uniti devono smettere "di incoraggiare la guerra" in Ucraina e "iniziare a parlare di pace". E' quanto ha detto Lula in visita di Stato nella Cina Popolare, indicando negli Usa i responsabili dell'attuale crisi ucraina. Il Presidente brasiliano ha poi auspicato una nuova governance globale fondata sul rispetto della volontà dei popoli e delle sovranità nazionali in un mondo multipolare. Ed ha annunciato che gli scambi commerciali tra Cina e Brasile saranno fatti in moneta nazionale... dando così addio al dollaro"

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