lunedì 14 febbraio 2022

A proposito di caro bollette... e di economia allo sfacelo



Sono andato a trovare la bella falegnameria, 15 dipendenti, a Trnovo pri Lokev, sul monte di fronte al mio paesello, dove da un paio d'anni compro ottimo pellet a buon prezzo, perchè nei fatti a km zero, niente intermediari. Sono soldi che rimangono dove vivo, come per la legna, il miele, il formaggio, e tutto quel che qui attorno si produce in autonomia.

"No, mi spiace, niente più pellet. Solo a mettere in moto la pressa del pellet (riciclo di scarti di lavorazione) ci rimettiamo", mi ha detto uno dei due soci, in tuta da lavoro. Non è gente che ha villa con piscina.

Stanno per chiudere... L'ultima bolletta luce è stata di 16.000 euro (un mese), le precedenti stavano a tremila. Fa il +530%. Insostenibile. Stanno provando per un aiuto statale, pensando a fotovoltaico di supporto, o eolico in sito. Ma temono non ci sia nulla da fare. Buona parte dei giovani di Trnovo lavorano lì.

Da parte mia, ma questo è il meno, il pellet dovrò comperarlo dalla grande distribuzione, Obi, Merkur, Brico, Ottimax, con a capo gente che sta in Dubai o a Londra.

Quindici famiglie a breve senza nè lavoro nè reddito, in un paese di trecento abitanti. La Zastava di Trnovo. Cercheranno qualche giornata di lavoro in nero in Italia,  s'arrangeranno con l'autosussistenza se hanno trattore, terra o bosco, attendendo l'assegno statale di disoccupazione. Davanti, il nulla. Come in Calabria, come in Albania, come in Carnia, o in Grecia. Grazie Europa.

Jure Eler



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