5 agosto 2021. Giorno fatidico per la separazione del popolo italiano, una volta unito sotto la stessa bandiera "come Dio lo creò" ed oggi diviso tra "responsabili" ed "irresponsabili". Insomma oggi entra in vigore quella norma di accesso limitato e di interdizione a vari settori culturali e servizi pubblici e privati. Coinvolto anche il settore alimentare, bar, ristoranti, ecc.
Non siamo proprio alla tessera annonaria ma poco ci manca. Insomma è cominciato l'obbligo del "lasciapassare verde", una specie di stella gialla al contrario, l'immagine è un puzzle nero con vari disegnini ad incastro, scaricato su telefonini od in formato cartaceo che deve venir esibito su richiesta di autorità e gestori, i quali decideranno l'abilitazione o meno a partecipare a diversi settori della vita comunitaria. I trasgressori od i controllori poco ligi subiranno pene pecuniarie, ammende e reprimende.
C'è chi dice che il "green pass" sia un riconoscimento per i "bravi", una sorta di premio all'ubbidienza ed all'omologazione, ma può essere un premio il mantenimento di una libertà che prima già c'era? Non è piuttosto una punizione velata, neanche tanto, per chi, per timore o per scarsa fiducia nella conduzione sanitaria attuale, non si è voluto assoggettare alle sottili sollecitazioni ad aderire alle risposte mediche suggerite dal "sistema"?
Poniamo poi l'esempio di come il "lasciapassre" possa creare una frattura in alcune famiglie, in cui i membri hanno risposto in maniera diversa alle sollecitazioni governative: non potranno più andare assieme al ristorante, al teatro, in piscina, al museo, ecc. Questa separazione produrrà conseguenze non quantificabili e con risultati a lungo termine imprevedibili.
Un'amica di FB ha scritto: "È immensamente buffo leggere i post di persone che promuovono l’uguaglianza di genere e l’amore universale, ma aizzano lo scontro tra chi ha preso decisioni diverse riguardo la propria salute. Augurarsi che chi ha deciso di fidarsi del siero abbia effetti negativi, per poter dimostrare che 'sono stati stupidi' è quanto di più triste e meschino ci possa essere. Così come lo è 'godere' per le restrizioni sempre maggiori che subiranno coloro che non si sono fidati. Sono solo le due facce della stessa medaglia. Perché nessuno ha la verità assoluta in mano su quale delle due scelte si rivelerà la più corretta tra un anno o dieci, e chi sostiene di averla sta mentendo a se stesso, prima che agli altri. Non c’è tabella o fonte autorevole che regga. Poiché entrambe le fazioni ne sono strapiene, ignorando o sminuendo quelle non gradite. Bisognerebbe avere l’umiltà e la forza di ammettere che siamo in un momento di grande incertezza e confusione..."
Insomma stiamo vivendo una separazione, una sorte di "divide et impera", non si capisce bene da chi gestita, che in realtà non giova a nessuno!
Paolo D'Arpini
Parere pro veritate del prof. Giuliano Scarselli: https://m.facebook.com/photo.php?fbid=10225351040585069&id=1295168268&set=a.1506940115532&source=57&refid=52&__tn__=EH-R
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