martedì 20 febbraio 2018

Il mondo come noi lo conosciamo ha i giorni contati... per surriscaldamento o per glaciazione


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Pubblicato sulla  rivista inglese “Nature Comunications” uno studio sull’anomalo riscaldamento delle acque marine. Per il prof. Ian Hall dell’Università di Cardiff , che ha partecipato alla ricerca, “l’atmosfera si sta riscaldando molto più velocemente del previsto e ciò sta determinando la variabilità degli oceani in maniera estremamente preoccupante”.

Tutt’altra l’interpretazione sul cambiamento climatico in corso  presentata tempo fa da John Bates, funzionario all’interno del prestigioso NOAA, che contesta decisamente l’aumento della temperatura sulla Terra, asserendo che per far “contenti” i leader del mondo green i reali fatti sono stati censurati o nascosti. In parole povere questo tizio ci dice che da 15 anni, la temperatura della Terra non è più cresciuta, si è arrestata, e che questi dati sono stati volutamente tenuti nascosti, quindi l’accordo di Parigi sul clima è una truffa vera e propria. Anzi la Terra va verso una nuova era glaciale…

Ma tralasciando le interpretazioni personali di John Bates e venendo invece allo studio dell’Università di Cardiff, c’è da capire come si è giunti a questa conclusione preoccupante. Da almeno quindici anni i ricercatori dell’università hanno monitorato ecosistemi marini e terrestri e alla fine hanno compreso che sta avvenendo qualcosa che altera la vita di alghe, molluschi e insetti. Ad esempio a causa dell’aumento della temperatura delle acque del lago Myvatn, in Islanda, è scomparsa dal 2013 un’alga unica al mondo perché formava delle bolle verdi grandi come un pallone da calcio che riuscivano anche a galleggiare. Al posto di questa rara manifestazione della natura sono comparse alghe tossiche (cianobatteri) che hanno reso la superficie del lago inospitale alla vita acquatica e ai volatili. Per gli scienziati ciò è opera della variazione di temperatura del lago. Ancora più grave è che a causa dell’anticipo delle stagioni per il riscaldamento globale, le api escono dai loro alveari prima del dovuto saltando così la fase di impollinazione di alcune piante. Sempre gli scienziati hanno notato che la famosa farfalla californiana Euphydryas editha, ha cominciato a percorrere rotte migratorie diverse, sempre più a nord, verso aree più fresche. Ma gli esempi sul comportamento di altri insetti, molluschi e anche uccelli sono talmente tanti che per gli scienziati è in atto uno spostamento di habitat sempre più a nord del pianeta e chi non lo può fare, vedi alghe marine e piante terrestri, soccombe.

Se questo andamento o, meglio, fuga verso zone meno colpite da mesi estivi torridi e siccitosi continuerà ancora, per gli scienziati USA il nostro Mondo ha i giorni contati…”


Filippo Mariani

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(Accademia Kronos)

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