lunedì 9 giugno 2014

La visione olistica sincretica contrapposta a quella monistica gerarchica



LA QUESTIONE CHE SI PONE SEMPRE E INEVITABILMENTE è il sostanziale CONTRASTO fra una visione della vita (alias weltanschauung) di carattere OLISTICO (CON AFFINI INTERPRETAZIONI FILOSOFICO-RELIGIOSE CHE RISALGONO AI PRIMORDI DELLA STORIA UMANA, mettendoci dentro la tradizione esoterica, quella pitagorica, ermetica... fino a Dante ed ai Fedeli d'Amore), e quella, al contrario, che nasce da pulsioni notevolmente ed abominevolmente terrestri ed alla quale assegniamo il ruolo delle religioni, laddove queste prevedono una GERARCHIA (ovviamente prefissata da Lorsignori, leggere di Golding: Il signore delle mosche. Premio Nobel). 

Ovviamente ci sono religioni e religioni. Alcune facilitano l'ascesi, altra la conculcano, alcune facilitano guerre e distruzioni, altre sono pacifiste etc...da notare che il kattolicesimo, fra tutte è la religione che si è macchiata del maggior numero di turpitudini. Ci sono libri a iosa. E NON solo: il cristianesimo, l'abbiamo già scritto, è quella religione che ha torturato, massacrato, ucciso per il solo fatto che qualcuno osasse mettere in dubbio....... NON CHISSà QUALI VERITà, MA LA PAROLA DI COLORO CHE SI SONO ARROGATI IL COMPITO DI DIFFONDERE quello che ritenevano fosse la LEGGE divina alla quale TUTTI dovrebbero sottostare. 

Ovviamente, anche la Massoneria pretende di essere in linea con la TRADIZIONE esoterica-ermetica. Tuttavia basta conoscerne la storia per capire che si tratta di concezioni spurie. C'è un parallelismo impressionante fra il rapporto Massoneria-Tradizone ermetica e Chiesa vaticana-Cristianesimo essenziale, tra cui mettiamo il Cristianesimo mistico o quello iniziatico. ( Leggere a tla proposito il libro di J.Evola: SCRITTI SULLA MASSONERIA, ed. Settimo Sigillo, 1984.

Ma non è questo il punto, perché OGGi siamo in condizione di RAGIONARE, e prima NO! [Perché oggi abbiamo gli strumenti culturali che fino a qualche decennio fa NON avevamo. Abbiamo studi sul funzionamento della Mente che prima non c'erano. Conosciamo le regole della dialettica ed abbiamo preso conoscenza di nuove scienze, come l'Antropologia e l'antropologia culturale e la semantica. Abbiamo anche strumenti che ci permettono di conoscere il passato meglio di prima e possiamo anche fare valutazioni sulle invenzioni che riguardano non solo i MITI RELIGIOSI, ma anche le esigenze di carattere intellettuale e sociale che li hanno creati. Ma non basta ancora: Abbiamo preso coscienza della PSICOSOMATICA e delle interpretazioni che a questi fenomeni sono dati dalla CULTURA POST-QUANTISTICA. (Ovviamente, queste cose sono informazioni che bisogna possedere prima e poi saper interpretare). le nostre conoscenze della altre religioni, quelle degli altri popoli, ci permettono di fare i paragoni e capire molte cose in merito, anche perché siamo usciti da quel complesso di superiorità dell'uomo bianco che è il retaggio più idiota delle culture anglosassoni.

Possiamo conoscere la morfologia della DIMENSIONE MITICA.
(Cioè: SE NON SI SA INTERPRETARE IL SIGNIFICATO DEL mito, ANZI, PEGGIO, SI PRENDE IL mito PER VERITà RIVELATA, PEGGIO, PER AVVENIMENTI realmente akkaduti ( MA COSA SIGNIFICA LA PAROLA "REALMENTE"??? Vorrei che qualcuno me lo spiegasse...) DI RECENTE IN UN OPUSCOLO-MESSALE ERA SCRITTO....."CRISTO è REALMENTE RISORTO"....( ma chi ha scritto questa frase forse voleva innanzitutto convincere sè stesso......) si finisce in un modo solo: nel fanatismo religioso. 

Chiarisco meglio: se NON si sa interpretare il significato profondo del MITO, si ricade AL DI FUORI DEL PENSIERO, cioè della riflessione cosciente, ed allora si crede ( credo quia absurdum...facile capire che questa frase ha un solo significato, che è puramente dialettico: NON potendo argomentare ti impongo di pensare che tutto quanto è assurdo deve essere creduto proprio perché non può essere frutto della critica cosciente.)

E si arriva alla DICOTOMIA che vuole sempre imporre questa gente: o si crede o NON si crede, quasi che il CREDERE sia la "CONDITIO sine qua NON" della VITA, tanto interiore che esteriore. Si tratta di una dialettica di stampo Beckettiano ( Aspettando Godot) un dialogo dell'assurdo e nell'assurdo. Ma noi siamo qui, definendoci uomini politici perché nella decadenza attuale vogliamo edificare la POLIS. E questa non può edificarsi che utilizzando strumenti critici attuali. e rifuggendo da vecchie e stantie mitologie alle quali credono solo, e molto svogliatamente, i vecchietti che vanno alla messa la domenica.

NOI SIAMO SICURI CHE DALL'INVISIBILE NASCE IL VISIBILE e non il contrario, perché sappiamo i moti dell'animo e della coscienza e conosciamo tante cose, proprio dalle vicende attuali della Chiesa. Durante il Vaticano II avevo rapporti con prelati che mi dicevano quel che stava realmente accadendo. In quel periodo ha circolato anche un libro dal titolo: COMPLOTTO CONTRO LA CHIESA. Pertanto la questione era sotto gli occhi di tante persone interessate. 

Il fatto che la Chiesa si sia UNIFORMATA ai risultati di quel falso concilio,(e sappiamo anche perché falso)..è indicativo. Ogni organismo si dimostra smepre concretamente per quel che è. Inoltre, ogni tempo ha la sua forma idonea al TIPO UMANO MAGGIORITARIO. Ma l'uomo massa non siamo NOI, noi siamo la minoranza mentre la Chiesa è INTEGRATA totalmente nel processo di MASSIFICAZIONE, voluto dall'economia finanziaria, dalle multinazionali, dalle industrie belliche etc..etc..etc... . 

Giorgio Vitali

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