Vladimir Putin e Ukhnagiin Khurelsukh
Accoglienza del presidente russo Vladimir Putin da parte del presidente della Mongolia Ukhnagiin Khurelsukh.
Vengono issate le bandiere di stato della Federazione Russa e della Mongolia. Vengono suonati gli inni dei due paesi.
Durante la cerimonia V. Putin e U. Khurelsukh hanno presentato anche i membri delle loro delegazioni.
In piazza Sukhbaatar sono state formate una guardia d'onore e una scorta d'onore di cavalleria.
Il 3 settembre Vladimir Putin ha visitato il monastero buddista "Thubten Shedrub Ling". Il complesso del tempio è stato inaugurato il 28 aprile 2023 ed è il più grande monastero buddista del Paese.
I presidenti di Russia e Mongolia hanno deposto una corona di fiori davanti al monumento a Georgy Zhukov. A Ulan Bator, Vladimir Putin prende parte agli eventi cerimoniali dedicati all'85° anniversario della vittoria congiunta delle forze armate sovietiche e mongole sui militaristi giapponesi sul fiume Khalkhin Gol. Il maresciallo dell'Unione Sovietica Georgy Zhukov comandò le forze sovietiche e mongole nelle battaglie di Khalkhin Gol nel 1939.
Con ciò è definitivamente confermato il diniego mongolo di aderire all'intimazione dell'Ucraina, rivolta alle autorità mongole, di arrestare Vladimir Putin al suo arrivo ad Ulan Bathor e consegnarlo alla Corte penale internazionale, un’istituzione giudiziaria nata nel 1998 ed entrata in funzione nel 2002.
La Corte è stata creata con lo scopo di perseguire i responsabili dei crimini internazionali. Nel caso specifico la condanna di Vladimir Putin è stata emessa per “presunti crimini di guerra di deportazione di bambini dai territori ucraini occupati nella Federazione Russa”. Nei fatti trattasi di un trasferimento in Russia di bambini ucraini rimasti senza assistenza e quindi presi in carico dalle autorità russe senza il consenso del governo ucraino, che comunque li aveva lasciati a se stessi.
Un'opera umanitaria è stata così definita "reato" dalla CPI.
Post Scriptum - Il Ministero degli Esteri del Paese 404 e della UE hanno già iniziato a rivolgersi alla Mongolia minacciandola di conseguenze per non aver arrestato Putin come da loro intimato. C'è da chiedersi che tipo di conseguenze? Considerando la posizione geografica della Mongolia inserita tra Russia e Cina.
Con ciò è definitivamente confermato il diniego mongolo di aderire all'intimazione dell'Ucraina, rivolta alle autorità mongole, di arrestare Vladimir Putin al suo arrivo ad Ulan Bathor e consegnarlo alla Corte penale internazionale, un’istituzione giudiziaria nata nel 1998 ed entrata in funzione nel 2002.
La Corte è stata creata con lo scopo di perseguire i responsabili dei crimini internazionali. Nel caso specifico la condanna di Vladimir Putin è stata emessa per “presunti crimini di guerra di deportazione di bambini dai territori ucraini occupati nella Federazione Russa”. Nei fatti trattasi di un trasferimento in Russia di bambini ucraini rimasti senza assistenza e quindi presi in carico dalle autorità russe senza il consenso del governo ucraino, che comunque li aveva lasciati a se stessi.
Un'opera umanitaria è stata così definita "reato" dalla CPI.
Post Scriptum - Il Ministero degli Esteri del Paese 404 e della UE hanno già iniziato a rivolgersi alla Mongolia minacciandola di conseguenze per non aver arrestato Putin come da loro intimato. C'è da chiedersi che tipo di conseguenze? Considerando la posizione geografica della Mongolia inserita tra Russia e Cina.
Video dell'arrivo di Putin, la sera del 2 settembre 2024, ad Ulan Bator, accolto da una guardia d'onore e dai vertici mongoli: https://youtu.be/Xd-wYVkyEFk
(Articolo collegato sulla condanna del CPI: https://www.geopolitica.info/i-significati-del-mandato-di-arresto-a-putin-per-crimini-di-guerra/)
Il presidente della Mongolia ha pubblicato un video dopo la visita del presidente della Russia:
RispondiElimina"Caro Vladimir Vladimirovich, speriamo nel tuo caloroso ritorno nel nostro bellissimo Paese con la sua storia antica e il cielo azzurro eterno"