domenica 29 settembre 2024

Chi decide la politica d'Israele: Washington o Tel Aviv?

 


Il Pentagono sta considerando l'idea di trasferire nuove forze in Medio Oriente dopo l'assassinio di Hassan Nasrullah da parte di Israele. Lo ha riferito la televisione NBC.

L'esercito israeliano ha annunciato il blocco militare del Libano e ha anche notificato ufficialmente alla parte libanese il divieto di atterraggio di aerei cargo provenienti dalla Siria e dall'Iran all'aeroporto di Beirut.

Israele si prepara ad una "invasione terrestre limitata" del Libano meridionale - funzionario americano su ABC News

Hamas ha annunciato la creazione di un fronte unico con Hezbollah.

Il segretario alla Difesa americano Austin: "Washington è determinata a impedire all'Iran di espandere il conflitto in Medio Oriente".  (Divano dello Stato Maggiore)

L'IDF annuncia l'eliminazione di Hassan Khalil Yassin, membro di alto rango dall'intelligence array di Hezbollah, responsabile dell'identificazione di obiettivi civili e militari.

Nel primo pomeriggio (del 28 settembre), con la direzione dell'IDF Intelligence Directorate, l'IAF ha eliminato Hassan Khalil Yassin, in un attacco nell'area di Dahieh a Beirut. Yassin era a capo di un dipartimento responsabile dell'identificazione di obiettivi civili e militari, sul confine settentrionale e nel profondo del territorio israeliano.  (IDF)

Durante la notte tra il 28 e 29 settembre 2024 un'altra serie di attacchi aerei israeliani ha colpito la capitale libanese Beirut.

Secondo quanto riferito dal portavoce dell'IDF, nelle ultime ore l'aeronautica israeliana ha attaccato dozzine di obiettivi in tutto il Libano. Gli obiettivi degli attacchi erano i lanciatori puntati sul territorio israeliano, edifici dove erano immagazzinate armi e installazioni militari di Hezbollah.

Nel frattempo, l'Iran ha chiesto la convocazione di una riunione del Consiglio di sicurezza dell'ONU a causa degli attacchi israeliani a Beirut. Lo afferma una lettera del rappresentante permanente della Repubblica islamica presso l'ONU al presidente del Consiglio di sicurezza e al segretario generale dell'ONU.  (Svezhesti/Soloviev)



Foto da Vatican News


Un parere sulla situazione:
"Israele si sta palesemente suicidando.
Ma, a suicidio avvenuto, non bisognerebbe dare la colpa a un uomo solo.
Perché finirà così, come con Mussolini.
Si darà la colpa solo a Netanyahu.
In questo modo, con un colpo di spugna, tutti gli altri saranno assolti.
In Israele e altrove.
"Era un pazzo criminale, non è colpa nostra."
Dimenticando tutto il supporto e la briglia sciolta che ha avuto, sia in patria sia in Occidente.
Non bisognerebbe dare la colpa a un uomo solo perché non bisognerebbe dimenticare che un uomo solo non è, e non è mai stato.
Perché ha un governo e la maggioranza di un popolo che lo sostiene. E anche quasi tutto l'Occidente.
La cosa più notevole è che anche gli Usa si stanno suicidando.
Perché sta diventando universalmente visibile che non sono loro a proteggere Israele.
Sono i sionisti a dominare gli Usa."
Come un carrettiere che bastona e strapazza l'asino carico di una soma così pesante che gli consente solo di ragliare di dolore e fatica.
Sta avvenendo qualcosa di nuovo per miliardi di persone.
La consapevolezza che gli Usa sono controllati dalla lobby sionista.
La novità non è il fatto in sé; è la consapevolezza allargata del fatto.
E non ci sono direttori di giornali o intellettuali da talk show che possono più nasconderlo, con acrobazie nei titoli, negli articoli, o contorcimenti verbali nei discorsi televisivi.
Viviamo tempi eccezionali.
(F.A.)


Integrazione: "Nel suo recente discorso all'assemblea dell'ONU, da lui definita "una palude antisemita",  Netanyahu dimentica che i semiti sono quei popoli che appartengono al ceppo semitico, cioè gli Arabi, gli Aramei, gli Assiri, i Cananeo-Fenici, e gli ebrei originari che abitarono nella Palestina ed omettendo quanto riguarda i sionisti occupanti israeliani (che essendo massimamente di origine Kazara non possono essere definiti semiti) e le popolazioni semitiche del Medio Oriente, il primo ministro israeliano nel suo discorso si è rivolto ai Paesi di vera matrice semitica: “Se ci colpite, noi colpiremo voi”. Netanyahu ha anche detto che Israele “si batte per la "pace”. Israele ha stabilito la pace una volta e la ristabilirà con tutti i mezzi ed a ogni costo...”, ha aggiunto, evidentemente riferendosi al genocidio in corso..." (P.D'A.)

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