giovedì 1 febbraio 2024

Stavolta vi racconto una storia zen... “Tzuang Tzi raggiunge il Grande Tao”

C'era una volta in cui  interpretai un personaggio zen  al teatro  "Cinabro" di Calcata,  la prima si tenne il 4 dicembre 2008 e le repliche proseguirono sino a metà gennaio del 2009. 


Giuseppe Roveri e Paolo D'Arpini  in “Tzuang Tzi raggiunge il grande Tao” -
Foto di Gustavo Piccinini

Presentazione. Chi fa la parte di quello che fa la parte? 

Essere degli attori in questa vita, in cui noi tutti siamo  personaggi più o meno consapevoli  in una commedia, è già una bella prova. Ma chi non ha avuto la curiosità di sentire o vedere come la nostra recitazione è stata percepita dagli altri attori protagonisti? Quante volte ci siamo soffermati nel pensiero “vorrei vedere dopo che son morto come questo o quello si comporta…” o “come  è stato giudicato il mio operato, chissà se quando quello o quella mi parlava  era sincero o no?”. Queste ed altre domande appaiono nella mente di ognuno, è chiaro che queste sono speculazioni in cui si presuppone che gli altri personaggi del sogno possano avere intendimenti “propri” diversi dal solo ed unico sognatore ma è indubbio che dal punto di vista dell’io individuale questa curiosità viene percepita,   magari  sperando di poter ottenere una riposta coerente    da un ipotetico aldilà…

  In “Tzuang Tzi raggiunge il grande Tao” si narra  del saggio Tzuang discepolo di Lao Tzi  che, avendo avuto una diatriba con la moglie sulla ipotetica fedeltà delle donne (in caso di vedovanza), e volendo mettere alla prova quanto da lei affermato “che non si sarebbe mai più sposata per tutta la vita”, con i suoi poteri psichici “muore a volontà” ed il suo cadavere -come era consuetudine in  Cina per i nobili ed i maestri- viene conservato nella casa in un feretro per parecchi giorni di veglia. Nel frattempo lo spirito di Tzuang, sempre con l’aiuto dei suoi poteri… (continua in scena)

Paolo D’Arpini



Introduzione:

Fen Meng Long [ Fen sogno di drago ], attivo nella I° metà del XVII secolo, è l’autore della bellissima novella che rispettosamente abbiamo sceneggiato.

La storia, impeccabilmente architettata dall’autore, si dipana intorno ad episodi leggendari della vita del Grande Maestro Taoista Zhuang Zi, vissuto realmente nel III secolo a. C., ed autore del “Libro del fiore del sud”.
La storia sembra ruotare intorno a semplici precetti taoisti, ma una volta che ci è sembrato di cogliere il senso, ecco che il senso, a ben considerare, si scompone in una moltitudine di simboli …
I più attenti ed avveduti avranno il piacere, una volta correlati i contenuti simbolici, di scoprire il vero senso riposto della storia.


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