il pastaio matt’ era un soggetto temuto da tutti i pastai, aveva un laboratorio con trafile in bronzo argento e oro, faceva centinaia e centinaia di formati e non li vendeva mai! matt’ aveva mille proposte di lavoro nei pastifici della zona che rifiutava tutte. preferiva lavorare da solo e mangiarsi tutto con gli amici. preparava la pasta con ingredienti segreti e per di più durante la notte, quindi non si era a conoscenza di utili informazioni per scoprire la ricetta segreta. per sentito dire, pare comunque che era la più buona di tutte, solo che la ricetta stava in un baule chiuso a chiave, inghiottito da una balena arenata su una spiaggia di un posto che nessuno ha mai sentito nominare su un pianeta sconosciuto… un giorno qualcuno decise di indagare sul segreto del pastaio matt’, dopo anni di ricerche si arrese per il fallimento della impossibile missione. la ricetta si è tramandata di padre in figlio
ed ora è di…
storia letta su una confezione di pasta
riportata cambiandone un po modi e tempi…
voglio… voglio… è che non lo so quel che voglio… vorrei qualcosa di bello in modo da poter dire: noi… noi vogliamo, come desiderio di empatia. tutto è relativo nel senso che il tutto si porta il tutto e l’uno si porta l’uno, il tutto e l’uno, l’uno e il tutto, l’uno e l’altro, oltretutto...
oltre il tutto! Yang (young) giovane
solesorrisomotore
colore splendente
telefono spento
nel mio vagare urbano apprendo da un muro: liberiamo la nostra mente prima che lei si liberi di noi dal brano tribù di piero pelù. su televideo leggo: più libri più liberi nella nuvola per un nuovo umanesimo in attesa della felicità Yn titolo di un film americano (uain) vino
spicchi di luce da trasmutare in transustanziali
sorrisi di compiacimento
Ferdinando Renzetti
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