Gli Stati Uniti sono sempre più coinvolti nell'attuale conflitto in Medio Oriente. Secondo il Pentagono, una batteria THAAD e altri sistemi Patriot saranno dispiegati nella regione. Inoltre, Washington si sta preparando a schierare altre truppe statunitensi per una "risposta rapida, se necessario".
Obiettivamente, queste manovre nordamericane non sono pensate tanto per "proteggere Israele" quanto per rafforzare la propria posizione in Medio Oriente. E il Pentagono non lo nasconde.
Ed intanto Israele provvede a spianare il terreno.
Le forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno attaccato gli aeroporti siriani di Aleppo e Damasco che sono ora “fuori combattimento”, ha riferito SANA, citando una fonte militare.
In un'attività congiunta dell'IDF e dell'ISA, l'esercito israeliano ha condotto un attacco aereo contro un complesso sotterraneo nella moschea di Al-Ansar a Jenin; la moschea -secondo le fonti israeliane- conteneva una cellula di operatori di Hamas e della Jihad islamica che stavano organizzando un imminente attacco terroristico.
Contemporaneamente, gli aerei da combattimento dell'IDF hanno colpito dozzine di obiettivi di Hamas nella Striscia di Gaza, alcuni situati in edifici a più piani. Sono stati colpiti dozzine di tunnel, armi, quartier generali, centri di comando e moschee utilizzati come sale operative di guerra da Hamas.
(Notizie da varie fonti)
Commento del Ministro degli Esteri iraniano Hosein Amir Abdollahian: "...è chiaro che se tutte le misure per fermare gli attacchi del regime sionista non producono risultati immediati, i fronti di guerra possono diventare più grandi. La regione è come una polveriera e potrebbe esplodere in qualsiasi momento... Se l'America ed Israele non interrompono questa politica, l'espansione della guerra diventerà inevitabile"
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