giovedì 19 ottobre 2023

L'Italia ai ferri e il trattato di "sudditanza"... (chiamato "di pace")



...si dice che la soggezione/sudditanza dell’Italia nei confronti degli USA deriverebbe da “clausole segrete” annesse al cosiddetto “Trattato di pace” del 10 febbraio 1947.

Tali “clausole segrete” in realtà non esistono e se pure fossero mai esistite sarebbero già da tempo fondatamente contestabili in base al principio rebus sic stantibus di diritto internazionale che disciplina la validità dei Trattati o Accordi, pubblici o segreti che siano.

Peraltro, il decorso del tempo e, appunto, la modifica delle situazioni di fatto, rende lo stesso “Trattato di pace” del 1947 non più espressivo di obblighi e vincoli attuali.

Tra i tanti esempi a titolo dimostrativo della possibilità per l’Italia di assumere una posizione autonoma e divergente rispetto a quella degli Stati Uniti ed anche degli Stati nostri ex nemici della seconda guerra mondiale, non vi è soltanto il bellissimo episodio di Sigonella dove il Presidente Bettino Craxi oppose un netto “no” alle pretese USA, e Ronald Reagan dovette calare la testa.

Vi sono altri episodi e, per venire all’attualità, la posizione italiana non è mai stata così servilmente allineata a un obbligatorio appoggio a Israele nella sua contesa con la Palestina.

Basta ricordare le posizioni di assoluta autonomia e indipendenza, specie in politica estera, tenute dal Presidente Aldo Moro come anche dal Presidente Giulio Andreotti e dallo stesso Enrico Berlinguer alla cui Salma rese pubblico e personale omaggio il Presidente dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP) Yasser Arafat.

Se l’Italia volesse, potrebbe ben intimare agli USA e alla NATO, come ora ha fatto l’Arabia Saudita nei confronti degli americani, la smobilitazione delle circa 120 basi militari USA e NATO presenti sul territorio nazionale.

Se l’Italia avesse un governo decente farebbe valere non soltanto il suo “no” in sede di Unione europea (dove frequentemente la regola di voto è l’unanimità) ma anche la sua posizione geografica strategica nel settore mediorientale, nordafricano e anche balcanico.
Se l’Italia avesse un governo decente e non un governo di servi felici di servire coltivando una folle prospettiva nazionale di “cupio dissolvi”.

Farebbe bene la “torrinara” a leggere gli interventi di Benedetto Croce, di Vittorio Emanuele Orlando e di tanti altri ancora (e antifascisti) in sede di Assemblea Costituente quando si votò per la “ratifica” del c.d. Trattato di pace.

La verità è che  abbiamo perso la dignità.

Augusto Sinagra 
 

 

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