lunedì 21 marzo 2022

Ucraina il risveglio nazista e la guerra ideologica

 

Ucraina. Bandiere naziste issate al vento

Gli ucro-nazisti devono risolvere un bel problema: come mettere a tacere le sempre più numerose testimonianze degli sfollati contro il battaglione Azov e consimili. Dalle prime sembra che emergano anche fucilazioni di civili. 

Teniamo conto che Mariupol è russofona.  Si dice che i Russi abbiano in mente un nuovo "processo di Norimberga". Vedremo.  Mariupol rischia di essere una delle battaglie più tremende degli ultimi tempi, come Aleppo. 

I combattenti sono in rapporto 1:1 (i manuali di guerra prescrivono che gli attaccanti siano invece da 3 a 5 volte di più), i combattimenti sono casa per casa e penso che non si facciano molti prigionieri. Il comando russo ha dichiarato ieri che 98 nazisti che erano scappati mischiandosi coi civili sono stati scoperti e passati per le armi e altrettanti ne ricercano. Non è difficile scoprirli perché di solito si sono fatti tatuare la svastica o un ritratto di Hitler o cose simili.  Hanno chiesto disperatamente che le forze ucraine nel Donbass spezzino da nord l'accerchiamento, ma Kiev ha risposto che non è possibile. 

Io penso che dopo la presa di Mariupol, Zelensky finalmente accetterà seriamente di trattare. A meno che non vogliamo perdere anche Odessa. E dopo l'utilizzo russo, inutile ma spettacolare, dei missili ipersonici per buttare giù un paio di centri radio, chi aveva orecchi per intendere ha inteso. Per primo Biden, che Putin, guarda caso, ieri ha descritto come un "politico d:esperienza". Ha poi detto che sta aspettando da Kiev un documento scritto con le proposte per una trattativa. E ha aggiunto che stavolta "deve essere serio". E non è escluso che la trattativa si tenga a Mosca (mi sa che Zelensky si senta più al sicuro lì che altrove, protetto dai servizi segreti russi). 

Detto incidentalmente, sull'incontro tra Xi e Biden ci sarebbe da scrivere una commedia surreale. 

Sperando che si arrivi alla pace, poi dovremo capire molto bene il futuro. Perché si sta passando da un'epoca a una nuova. 

Fa solo mente locale su una cosa: l'invasione dell'Ucraina (che usa le stesse giustificazioni che si è inventata anni fa Washington, "guerra preventiva" e R2P, "right to protect"), è di fatto la prima guerra dal 1945 che non è stata iniziata dagli USA. Ovvero, la Russia ha tolto agli USA il monopolio mondiale della violenza ("monopolio della violenza" è un termine tecnico). 

Ed è come se avesse dato il "liberi tutti": de-dollarizzazione dell'economia mondiale, gli Emirati che accolgono Assad col tappeto rosso, i Sauditi che accettano yuan per il petrolio, i BIRCS che non votano le sanzioni. 

Ma non è mica detto che agli USA tutto ciò dispiaccia veramente. Sapevano già che il gioco globalizzazione-finanziarizzazione stava per finire, bruceranno i "libri contabili" nel fuoco della guerra (le guerre servono anche a questo), stanno ricompattando il blocco occidentale che chiuderanno in una prigione asfissiante dove scaricheranno tutte le loro contraddizioni, tutta la loro "monnezza" che il resto del mondo non stava più accettando. E tutto sommato mezzo mondo è più gestibile di un mondo intero. Fino alla prossima crisi. 

Si capisce perché la regina Elisabetta aveva fatto trapelare che lei era a favore della Brexit. Adesso gli UK siedono alla destra di dio padre onnipotente, cioè del presidente degli Stati Uniti, senza più vincoli. L'imperialismo moderno l'hanno inventato gli Inglesi, mica Archimede Pitagorico.

Morale, se non bruceremo, come diceva Arrighi, negli orrori (o nella gloria) della guerra, avremo di fronte una nuova stagione di lotte sociali, però in un clima politico e culturale semi-fascista. Il prossimo green pass sarà basato sulle idee politiche. Si potrà dire di tutto ma non contraddire la strategia geopolitica e geoeconomica del manovratore. 

Piero Pagliani

Sfilata del battaglione nazista Azov


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