...Non
apprezzo che si faccia pseudopoesia sulla “spinta
della disperazione”,
quando quella disperazione è invece solo l’imbroglio di chi sulle
deportazioni di popoli ci guadagna in soldi, falsa morale e
frantumazione sociale e culturale. O quando di disperazione vera si
tratta, la si veda solo all’arrivo in barca e mai alla partenza
dalle macerie di un paese squartato come la Jugoslavia, raso al suolo
come la Libia, insanguinato come l’Afghanistan, seviziato come
l’Iraq, inondato dalle bombe della superiore civiltà
giudaicocristiana e da turbe di cannibali mercenari, come la Siria.
O
alla partenza da un’Africa, dove il tuo villaggio ora si trova
sotto il bacino della diga costruita da noi, dove il tuo campo è
diventato il frammento di un’estensione agroindustriale su cui
imperversa, per questa e le generazioni future, la Monsanto con i
suoi strumenti di profitto e morte. O alla fuga dalla Palestina, Erri
De Luca, nel caso che il disperato sia scampato ai 180 palestinesi
inermi uccisi e ai 6000 feriti e mutilati durante una semplice marcia
per il Ritorno a casa (300 ammazzati e 29.000 feriti in tutta la
Palestina nel 2018); o alla brutale persecuzione e apartheid di uno
Stato per soli membri della stessa “etnia”, religione e lingua
(accanto a Stati arabi distrutti, che ospitavano tutte le etnie,
religioni e lingue).
Apprezzo
avere ricordato il politicamente corretto ghetto di Varsavia e non
apprezzo la sistematica, tribale, dimenticanza di De Luca delle
Aleppo, Tripoli, Baghdad, Gaza, Ramallah, Nablus, Hebron, Fallujah,
Belgrado assediate e maciullate con il pretesto che erano e sono
governate da personaggi che disturbano la criminalità
politico-economica organizzata globale.
Ricordo
il mio ex-compagno a LC, Erri De Luca, in uno spettacolo pubblico
anti-guerra, a cui chiesi come mai ai tempi di Lotta Continua
guidasse cortei al grido di “fe-fe-fedayin” e oggi
i resistenti li chiamasse “terroristi” e
stesse sempre e comunque con Israele
e
come mai, nel parlare contro le guerre, non si ricordasse quelle di
Israele contro
i
palestinesi e arabi tutti a forza di stermini bombaroli, fosforo
bianco, torture, distruzioni, assassinii mirati, devastazione e
rapine di terre a mano armata. Ribattè De Luca: “A
questo non rispondo”,
si alzò e fuggì. Poi fui affrontato duramente da alcuni suoi
sodali...
Fulvio Grimaldi - www.fulviogrimaldicontroblog. info
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