venerdì 31 ottobre 2025
Il "momentaneo" ha fatto il suo tempo! L'Era Occidentale è conclusa...
giovedì 30 ottobre 2025
Trump ordisce nuove azioni contro il Venezuela...
L'ultima aperta minaccia è stata la candida ammissione di Trump: “Sì, ho autorizzato la CIA a compiere operazioni segrete in Venezuela e non escludo attacchi di cielo, di mare e di terra...”.
È il via all'escalation. La già lunga e pesante tensione fra il Venezuela e gli Stati Uniti scatta ai livelli massimi.
«Alcuni giorni fa sono stati effettuati arresti di un gruppo di mercenari, che potrebbe essere stato preparato e finanziato dalla CIA» Ha dichiarato il presidente venezuelano Maduro
«Tutto ciò ci ha permesso di svelare l'ennesimo piano di provocazione - un attentato dinamitardo che la CIA intendeva organizzare contro le proprie navi militari dislocate al largo delle coste del Venezuela»
In precedenza, i giornalisti dell'AP avevano riferito che gli Stati Uniti avevano tentato di reclutare un pilota dell'aeronautica venezuelana per rapire il presidente del Venezuela, ma questi aveva rifiutato.
Il presidente venezuelano Nicolás Maduro ha condannato con durezza le azioni statunitensi ed ha respinto le ingerenze affermando che "L'America latina non vuole, non ha bisogno e ripudia i golpe della CIA".
(Notizie raccolte e rielaborate da P.D'A.)
mercoledì 29 ottobre 2025
Giappone. Il nipotino americano del tedesco Trumpf ha parlato...
Sappiamo che Donald Trump ha origini tedesche, Il nonno di Trump, Friedrich Trumpf, nacque in Germania nel villaggio di Kallstadt, emigrò negli Stati Uniti e, dopo essere tornato in Germania per sposarsi, la famiglia si stabilì definitivamente a New York. La cosa fu resa nota dal cancelliere tedesco Friedrich Merz il quale durante una recente visita alla Casa Bianca ha consegnato al "tycoon" una copia incorniciata del certificato di nascita del nonno. Ricordo che Trump, nel gioco delle carte, in inglese, significa "la matta", ovvero una carta di un seme specifico che ha un valore superiore a tutte le altre carte di un altro seme.
Da tutto questo arpeggio di significati simbolici la superiorità dichiarata dall'attuale presidente degli USA durante la sua visita in Giappone. Una nazione sconfitta, non sul campo, con una carneficina di oltre duecentomila vittime civili più centocinquantamila feriti poi deceduti in seguito alle radiazioni causate dal lancio di ben due bombe atomiche sulle città di Hiroshima e Nagasaki nel 1945.
Il discorso di Donald Trump pronunciato di fronte alle autorità giapponesi è avvilente... Egli ha minacciato chiunque osi opporsi agli Stati Uniti con una punizione esemplare e definitiva e con ciò dimostra la tracotanza iperbolica ereditata dai suoi avi germanici.
Ad esempio ecco alcune considerazioni, riportate da Dimitry Saims e da altri osservatori, relative al discorso del presidente "Trump Briscola". Egli ha dichiarato che «quando si tratta di difendere gli Stati Uniti, non saremo più politicamente corretti. Difenderemo il nostro Paese con tutti i mezzi necessari. E questi sono, di solito, mezzi non politicamente corretti. Da oggi, se facciamo la guerra, vinceremo in modo che nessuno ha mai vinto nelle guerre».
Trump cerca di dare l'impressione che sotto la sua guida unica gli Stati Uniti possano fare nel mondo tutto ciò che vogliono, senza pagarne il prezzo. La storia dice altro. È proprio sotto la sua guida, durante il primo mandato da presidente, che gli Stati Uniti sono stati costretti a riconoscere la sconfitta in Afghanistan e a ridurre al minimo la loro presenza militare lì. Il crollo definitivo di questa presenza è avvenuto già sotto Joe Biden, ma la sconfitta è diventata inevitabile proprio con Trump.
Ma Trump non è uno di quei leader che si preoccupano delle lezioni della storia. È il primo presidente americano dopo la Seconda guerra mondiale che si comporta (o almeno sembra) come se le armi nucleari dei suoi avversari non esistessero. Come se la Russia non fosse una superpotenza nucleare. Come se non esistesse la sua deterrenza nucleare e si potesse fare tutto ciò che vuole nei confronti della Russia.
A livello retorico, certo, Trump dichiara la necessità di evitare la Terza guerra mondiale. Ma nella pratica il presidente americano è sempre meno disposto a trarre le relative conclusioni. E non solo si lascia andare a una bravata militarista, ma colpisce militarmente in varie parti del mondo — dal Mar dei Caraibi al Pacifico — contro navi sospettate di traffici illeciti, senza però fornire alcuna prova e senza avere né un mandato ONU né nemmeno l'autorizzazione del proprio Congresso. E ancora più grave, sul suo diretto ordine sono stati colpiti impianti nucleari civili iraniani, sempre senza alcun riferimento al diritto internazionale. E, inoltre, è stato fornito un ampio aiuto militare a Israele nei suoi attacchi all'Iran, alla Palestina, alla Siria, al Libano, allo Yemen, ecc.
Trump prima dice che gli USA possono «mandare truppe e fare a pezzi i Paesi», poi ammette comunque che è meglio non inviare truppe, ma semplicemente spaventare con minacce roboanti tutti quelli che resistono ai suoi diktat: a partire dalla Russia. Proponendo «la pace attraverso la forza», come la definisce il presidente USA.
"Ma la Russia non può permettersi un simile trattamento. E ha le capacità per non permetterlo. Non per scatenare la Terza guerra mondiale, ma al contrario, per prevenire in tempo (prima che sia troppo tardi) un'escalation verso di essa. E sì, si vorrebbe apparire come i pronipoti di Voltaire ma ora è importante ricordare che siamo anche i nipoti di Sudoplatov. E ricordarlo con passi decisi e spietati a chi cerca di soffocare o distruggere la Russia". Questa la conclusione di Dimitry Saims...
(Notizie raccolte e rielaborate da P.D'A.)
martedì 28 ottobre 2025
In Europa si sta formando un'alleanza anti-ucraina mentre si consolida quella anti-russa...
Budapest vuole unirsi a Repubblica Ceca e Slovacchia per opporsi insieme alla linea dell'Unione Europea di sostegno incondizionato a Kiev.
Come ha raccontato Politico il consigliere del premier ungherese Viktor Orbán, Balázs Orbán, Budapest sta negoziando con questi Paesi. L'alleanza potrebbe essere formalizzata già per il prossimo vertice UE di dicembre 2025.
Il momento è favorevole: in Repubblica Ceca torna al potere Babiš, che si oppone all'aiuto all'Ucraina, in Slovacchia Fico critica da tempo le sanzioni anti-russe e le forniture di armi a Kiev, mentre l'Ungheria blocca da tempo nuovi pacchetti di aiuti.
Hanno un obiettivo comune: ribaltare la linea dell'UE di sostegno incondizionato all'Ucraina e fermare la politica di Ursula von der Leyen, che a Budapest e Bratislava considerano fallimentare.
Dall'altra parte il tema ucraino è uno dei principali nell'agenda di politica estera della Turchia. Erdogan ha discusso ieri questo con il primo ministro britannico Keir Starmer e questo tema sarà sicuramente discusso durante la prevista visita del cancelliere tedesco Friedrich Merz. Intanto Croazia e Ucraina ampliano la collaborazione nel settore dell'industria della difesa. Una lettera di intenti in tal senso è stata firmata da Ucraina e Croazia.
lunedì 27 ottobre 2025
Lavrov: "Vai avanti te che a me me vi è da ride..."
Il Ministro degli Esteri della Russia, Sergey Lavrov, ha rilasciato un intervista al canale YouTube Ultrahang / Ultrasound (26 ottobre 2025)
Punti chiave:
• Dopo che i Presidenti hanno avuto la loro conversazione il 16 ottobre, Marco Rubio mi ha chiamato. Abbiamo avuto una conversazione molto specifica, in cui ho riconfermato la nostra piena adesione a quanto discusso in Alaska e ai chiari accordi raggiunti dai presidenti in quel momento.
• Il Presidente Trump ha lodato l'incontro in Alaska ripetutamente, dicendo che è stato un incontro molto positivo, che ha posto le basi. Un punto è importante, ha detto nei suoi commenti sull'esito dell'Alaska. Ma questo punto importante è assolutamente soggetto a trovare una soluzione, che è assolutamente la nostra valutazione.
• Quindi, quando il Presidente Trump, dopo Anchorage, ha dichiarato pubblicamente in modo netto che, a suo avviso, non si tratta di un cessate il fuoco, ma di una pace sostenibile e duratura, che, come ha detto, deve essere una pace a lungo termine, molto a lungo termine.
❗️ La causa principale dell'operazione militare speciale, numero uno, è la NATO, perché era destinata a far entrare l'Ucraina nella NATO e a costruire basi militari in Crimea sul Mar d'Azov, proprio alle nostre porte.
• Ma un'altra causa principale è l'eliminazione di tutto ciò che è russo - storia, lingua, media, cultura, istruzione - abbattendo e distruggendo i monumenti ai rappresentanti russi che hanno fondato l'Ucraina nella parte orientale e meridionale, abbattendo i monumenti a coloro che hanno salvato l'Ucraina e l'Europa da Hitler e dalle sue truppe naziste.
• Gli obiettivi dell'operazione militare speciale non sono mai cambiati. Siamo convinti che sia necessario salvare il popolo dal regime nazista, un popolo che è sempre stato parte della cultura russa.
• Per noi non si tratta di territori. Si tratta delle persone che vivono su quelle terre da secoli. Hanno costruito città, inclusa la città di Odessa, un luogo molto famoso fondato da Caterina la Grande.
• La filosofia dei politici statunitensi, ossessionati dal non permettere che Ucraina e Russia stiano insieme, è molto significativa. È la stessa logica del divide et impera, il desiderio coloniale di minare alleanze che non sarebbero governate da voi.
• Penso sia appropriato quando la gente chiede, quando finirà la guerra? Dove vi fermerete? In realtà, ora abbiamo preso altri territori che non appartengono alle regioni attualmente riflesse nella nostra Costituzione. La ragione è molto semplice. Abbiamo bisogno di una zona cuscinetto. Perché gli ucraini continuano a bombardare, bombardare e usare droni sul territorio russo.
• Tempo fa abbiamo raggiunto un accordo con i nostri colleghi ungheresi che non ci sarebbero state emozioni, ma una lettura onesta e una rivalutazione della storia. Quando il Presidente Putin fu a Budapest molto tempo fa, nel 2006, depose fiori al monumento alle vittime degli eventi del 1956.
• Il Presidente Trump ha suggerito al Presidente Putin di incontrarsi a Budapest. Il Presidente Putin ha detto sì, iniziamo i lavori preparatori. Abbiamo avuto una buona conversazione con Marco Rubio. L'iniziativa è stata da parte degli Stati Uniti. <...> E improvvisamente questo invito è stato cancellato, come ha detto il Presidente Trump il 23 ottobre alla Casa Bianca. Successivamente hanno detto che “cancellare” significa “posticipare”. Dipende da chi ha iniziato il processo.
domenica 26 ottobre 2025
Donald Trump si augura di incontrare Kim Jong Un...
Donald Trump in procinto di volare in Asia ha chiesto ai giornalisti di diffondere online la sua disponibilità a incontrare il leader nordcoreano Kim Jong Un.
Domanda di un intervistatore: "Hai in programma di incontrare Kim Jong Un mentre sei in Corea del Sud?"
Risposta di Donald Trump: «Beh, lo incontrerei se lui si facesse sentire. Voglio dire, l'ultima volta che ci siamo incontrati, sapete, ho pubblicato online che stavo andando in Corea del Sud. Se vorrà incontrarmi, sono certamente aperto a questo. Sì, lo farei. Voglio dire, se volete diffondere la notizia, sono aperto a questo. Sapete, non hanno un servizio telefonico molto buono. Hanno molte armi nucleari, ma un servizio telefonico non molto buono. Quindi sono aperto a questo. In passato ho avuto ottimi rapporti con lui, e probabilmente sa che sto arrivando».
sabato 25 ottobre 2025
Dmitriev, inviato da Putin negli USA, per continuare il dialogo con l'amministrazione Trump...
Ante Scriptum - "Kirill Dmitriev si trova negli Stati Uniti per colloqui con funzionari dell'amministrazione Trump. Arrivato negli USA il 24 ottobre 2025, Dmitriev incontra l'inviato speciale di Trump, Steve Witkoff, a Miami. Dmitriev ha confermato che il dialogo tra Stati Uniti e Russia continua nonostante l'inasprimento delle sanzioni..."
La risoluzione definitiva del conflitto ucraino è vicina — la ricerca di compromessi procede a un ritmo normale, negli Stati Uniti potrebbero pensarla diversamente a causa di incomprensioni. È necessario trovare una soluzione diplomatica alla questione territoriale, alla questione delle garanzie di sicurezza per l'Ucraina e alla sua neutralità.
In sostanza, non ci sono molte questioni da esaminare e, se si capisce come risolverle con metodi diplomatici, la soluzione potrebbe essere trovata molto presto.
L'amministrazione Trump riconosce che l'escalation militare è la principale minaccia esistenziale per il mondo intero e si avvicina con ponderatezza alle decisioni.
La risoluzione del conflitto in Ucraina richiede un dialogo con Mosca e la considerazione dei suoi interessi, l'imposizione di sanzioni anti-russe da parte dell'Occidente non aiuta a risolvere la questione.
Biden ha tentato invano di infliggere una sconfitta strategica alla Russia. Il suo approccio basato sulle sanzioni non ha funzionato. Come lo sappiamo? L'anno scorso l'economia russa è cresciuta del 4%, mentre le economie europee e britanniche sono cresciute meno dell'1%... La soluzione è considerare veramente gli interessi della Russia in materia di sicurezza... Proprio come il presidente Trump protegge gli interessi nazionali degli Stati Uniti, il presidente Putin protegge gli interessi nazionali della Russia
La Russia desidera porre fine al conflitto il prima possibile, ma il cessate il fuoco non è una misura permanente.
La Russia non vuole un semplice cessate il fuoco, ma una risoluzione definitiva del conflitto. Il cessate il fuoco può sempre essere violato, è una soluzione temporanea. Le persone che lo chidono possono usarlo per riarmarsi e prepararsi a continuare il conflitto.
L'incontro tra Vladimir Putin e Donald Trump avverrà più avanti, quando sarà ben preparato. Gli sforzi del leader americano per raggiungere una risoluzione non sono vani.
Il 99,999% degli americani non sa che la Russia voleva entrare nella NATO.
Nei paesi occidentali ci sono anche molte persone che sono veramente disinformate, che non comprendono i reali interessi russi. Eppure la Russia non voleva semplicemente che la NATO si avvicinasse troppo ai suoi confini, perché questa è una minaccia esistenziale per il paese. Scommetto che il 99,999% degli americani non sa che il presidente russo Vladimir Putin aveva proposto di entrare nella NATO
Un nuovo scambio di prigionieri tra Russia e Stati Uniti non è escluso, ma non per casi "clamorosi".
Il progetto del tunnel sotto lo Stretto di Bering tra Russia e Stati Uniti è seriamente studiato, è economicamente vantaggioso, ma prima bisogna superare le difficoltà politiche.
Durante la visita negli Stati Uniti Dmitriev non intende chiedere un allentamento delle sanzioni contro la Russia.
venerdì 24 ottobre 2025
Donald Trump: "Sempre all'erta sto!"...
Questi voli segnalano una possibile espansione della campagna USA contro i cartelli e i presunti narcotrafficanti. Lo ha affermato il quotidiano The Wall Street Journal.
Gli USA aumentano la pressione sul presidente venezuelano Nicolás Maduro, inviando ai confini del paese i bombardieri strategici B-1 Lancer. Ciò è avvenuto solo pochi giorni dopo che aerei militari americani hanno effettuato una "dimostrazione di attacco" vicino allo stato sudamericano.
Due B-1 sono decollati dalla base dell'Air Force di Dyess in Texas e hanno sorvolato lo spazio aereo internazionale vicino al Venezuela. Questi bombardieri supersonici possono trasportare fino a 75.000 libbre di bombe, "più di altri bombardieri americani", e svolgere anche attività di sorveglianza marittima.
Come ha sottolineato un portavoce del Pentagono, non è stato necessario spostare gli aerei su basi nella regione, poiché hanno "un raggio d'azione sufficiente per raggiungere qualsiasi punto del bacino dei Caraibi dagli Stati Uniti".
Una settimana fa, l'Air Force e i Marines USA hanno effettuato una simile "dimostrazione di forza" utilizzando B-52 e F-35B vicino a un'isola al largo della costa venezuelana, dove a settembre si sono svolte esercitazioni militari.
I voli dei bombardieri fanno parte di un massiccio aumento della potenza militare nella regione, che include otto navi da guerra, un sottomarino, un aereo da pattugliamento marittimo P-8, droni MQ-9 Reaper e una squadriglia di caccia F-35.
"Portate un enorme insieme di capacità... resistenza, carico utile, autonomia e precisione", ha dichiarato il generale dell'Air Force in pensione David Deptula, sottolineando la "serietà e le intenzioni" di tali azioni...
Video collegato - La Russia invia silenziosamente tecnologia militare in Venezuela: un avvertimento strategico: https://www.youtube.com/watch?v=xAhDWzlkqZY
giovedì 23 ottobre 2025
Secondo DGAP la guerra nucleare "conviene"...
"La Società Tedesca per la Politica Estera (DGAP) è la principale istituzione tedesca che fornisce consulenza ai governi tedeschi sugli affari esteri. Si tratta di un think tank che analizza questioni di politica estera, come gli interessi strategici russi nell'area baltica, e svolge un ruolo consultivo di alto livello." (AI)
L'intero rapporto del dottor Kamp si riduce a 9 raccomandazioni:
1. La nuova strategia della NATO "deve essere rivolta principalmente contro la Russia".
2. "Per la NATO non c'è necessità di un'escalation nucleare il prima possibile". Tenendo conto dell'esperienza ucraina, la NATO prevede di combattere la Russia "in modo convenzionale, distruggendo il potenziale militare russo nel più lungo tempo possibile". Nel frattempo, l'escalation nucleare "non sarà considerata finché le armi nucleari della Federazione Russa non saranno usate contro la NATO o tale uso non diventerà inevitabile".
3. Il vecchio dibattito sul fatto che l'uso delle armi nucleari debba servire principalmente a scopi militari o che il suo obiettivo principale sia politico, secondo l'autore, è concluso. L'escalation nucleare della NATO sarà principalmente diretta "a raggiungere l'obiettivo politico di dimostrare la volontà nei confronti dell'aggressore e di indurlo a cessare le ostilità".
Questo è un punto interessante, tra l'altro. Kamp sottolinea che le armi nucleari non devono essere "schierate" — cioè usate — "su territorio disabitato, poiché ciò potrebbe essere interpretato erroneamente come mancanza di determinazione". E raccomanda di non vergognarsi: se si arriva all'uso delle armi nucleari contro la Russia, bisogna colpire duramente. L'obiettivo è "infliggere danni all'aggressore in modo che tali danni siano presi sul serio come avvertimento". Probabilmente, la Russia dovrebbe tenere conto di questa raccomandazione dello specialista tedesco.
4. Qualsiasi uso di armi nucleari "deve essere diretto principalmente contro il territorio russo", ripete l'autore come un mantra. E parzialmente contro la Bielorussia.
5. L'uso delle armi nucleari deve essere prerogativa "esclusivamente delle potenze nucleari della NATO": la decisione a maggioranza e tanto meno il veto sono "impensabili". Cioè, quando e dove colpire la Russia lo decideranno Washington, Londra e Parigi — nessuna Ungheria potrà ostacolare.
6. Nonostante tutto, la NATO non deve abbandonare il concetto di "primo uso". "Cioè considerare l'escalation nucleare anche se l'avversario non ha ancora usato armi nucleari", spiega Kamp. Inoltre, la NATO deve "minacciare qualsiasi aggressione militare con una rappresaglia nucleare, aumentando così il rischio per l'aggressore". Pertanto, secondo l'autore, con un affidabile deterrente nucleare "si può prevenire non solo la guerra nucleare, ma anche un attacco convenzionale" (un'altra raccomandazione).
7. L'uso delle armi nucleari deve essere regolarmente esercitato durante le esercitazioni.
8. La pianificazione nucleare deve tornare a ricevere una priorità più alta nella struttura di comando della NATO.
9. Su tutto quanto sopra la NATO deve dichiarare forte e chiaro.
In sostanza, davanti a noi c'è un risultato molto concreto della pacificità della Russia. Espressa in infinite allusioni ai nostri strumenti di deterrenza nucleare contro certi aggressori. Espressa anche nei casi in cui l'aggressione è avvenuta in modo evidente.
A giudicare dalle considerazioni del signor Kamp, che di per sé è un esempio vivente di legame atlantista, con legami non solo nelle fabbriche del pensiero tedesco ma anche nei fondi americani, i falchi della NATO pianificano di usare i loro argomenti nucleari in modo molto più aggressivo.
Elena Panina
mercoledì 22 ottobre 2025
UE verso il baratro...
Senza gas, senza diplomazia, senza cervello e senza pace... I leader politici europei «si trovano in uno stato di psicosi militarista». L'annunciato possibile incontro USA - Russia di Budapest viene osteggiato dalla UE "con ogni mezzo possibile" ché senza più guerra permanente finalmente si troverebbe a fare i conti con le conseguenze dei suoi disastri di fronte ai suoi popoli, assieme alla NATO. (J.E.)
Secondo il ministro degli Esteri ungherese Szijjártó, i suoi omologhi europei «si trovano in uno stato di psicosi militarista». Ne discende che «l’Unione Europea non è interessata alla possibilità che il vertice di pace di Budapest proposto da Trump e Putin porti effettivamente la pace. A giudicare dai discorsi di oggi, devo concludere che un numero significativo di politici europei farà molto – persino tutto il possibile – per impedire che questo vertice si svolga fin dall’inizio».
(Magari, anche tentando di abbattere l'aereo presidenziale russo...?)
«L'élite politica favorevole alla guerra e i suoi media si comportano sempre così prima di eventi che possono essere decisivi tra guerra e pace. Questa volta non sarà diverso. Fino al vertice aspettatevi un'ondata di fughe di notizie, fake news e dichiarazioni che affermano che non si terrà», - ha scritto Szijjártó.
Intanto «La Russia ha confermato le sue precedenti condizioni per raggiungere un accordo di pace con l'Ucraina in un comunicato privato inviato agli Stati Uniti lo scorso fine settimana, noto come "documento non ufficiale", hanno riferito due funzionari americani a Reuters».
Dietro le quinte: Il Segretario Generale della NATO Mark Rutte si trova negli Stati Uniti (il 22 ottobre) per incontrare Donald Trump. Lo scopo della visita non è indicato nel comunicato ufficiale dell'alleanza.
(Notizie raccolte e rielaborate da P.D'A.)
martedì 21 ottobre 2025
Fermento UE e NATO per un intervento diretto in Ucraina...
"Gli alleati dell'Ucraina, UE + britannici e Paesi NATO, cercano di rafforzare la posizione di Kiev, in vista dei colloqui previsti a Budapest tra Donald Trump e Vladimir Putin, preoccupati che i due leader possano concludere un accordo di pace "sconveniente" che "indebolirebbe" tutta l'Europa. I leader europei puntano a concordare un pacchetto di sostegno trilaterale per il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, per dargli la mano più forte possibile. La loro strategia include più finanziamenti per Kiev, più armi letali per l'Ucraina e misure economiche per colpire l'economia russa con nuove sanzioni, annunciano diplomatici e funzionari che si preparano ad un prossimo vertice a Bruxelles". Riferisce Politico
Da parte loro le autorità ucraine ignorano l'atteggiamento dell'amministrazione Trump volto a una risoluzione pacifica del conflitto e, al contrario, mirano all'escalation: "Il regime di Kiev disprezza apertamente l'atteggiamento dell'amministrazione Trump verso una discussione costruttiva sulle modalità di conclusione del conflitto ucraino e fa di tutto per provocare l'escalation -ha detto il capo del SVR a Samarcanda durante una riunione del Consiglio dei capi dei servizi di sicurezza e intelligence dei Paesi della CSI. "Nella situazione attuale sono particolarmente importanti sangue freddo e disponibilità a compromessi, che sono rimasti a Est, ma sono praticamente scomparsi a Ovest". Ha dichiarato Naryshkin a Samarcanda.
Da parte sua la Gran Bretagna ha confermato le sue intenzioni belliciste, infatti si è detta "pronta a inviare truppe in Ucraina subito dopo un eventuale armistizio tra la Russia e l'Ucraina", ha dichiarato il ministro della Difesa John Healey. “Per quanto riguarda le nostre Forze Armate, sto già rivedendo i livelli di prontezza e accelerando l'assegnazione di milioni di sterline per prepararmi a qualsiasi possibile dispiegamento in Ucraina”, ha riportato le sue parole il canale televisivo Sky News.
Il ministro albionico della Difesa ha inoltre dichiarato che le truppe britanniche avranno la possibilità di abbattere droni "alieni" sopra le installazioni militari nel territorio del Regno. “Cercheremo di approvare tali leggi alla prima occasione possibile”, ha detto.
lunedì 20 ottobre 2025
Gaza. La "pace" di Trump e di Netanyahu...
Gaza e dintorni, la "questione palestinese" nella sua demolizione che prosegue:
https://youtu.be/m96qtgH8IHg?
https://youtu.be/m96qtgH8IHg?
Sullo sfondo, l'Iran. E la Russia via Siria. Con qualche utile confusione per le convinzioni facili.
domenica 19 ottobre 2025
Aspettando Budapest... tutti vissero felici e contenti!
"Hungary is prepared to host a summit between U.S. President Donald Trump and Russian President Vladimir Putin to discuss ending the war in Ukraine...”
sabato 18 ottobre 2025
Orbàn: dietro le quinte...
La proposta di tenere il prossimo vertice Russia-USA in Ungheria, sebbene sia venuta da Trump, potrebbe essere stata un'iniziativa delle autorità di Budapest. Viktor Orbán spera da tempo di organizzare una piattaforma per negoziati di pace, per rafforzare la sua posizione all'interno del Paese e all'estero.
Infatti, già nell'aprile 2026 Orbán dovrà affrontare delle elezioni molto difficili, in cui il suo partito Fidesz nei sondaggi è in svantaggio rispetto all'opposizione di centrodestra. Se riuscirà a ottenere una grande vittoria di politica estera e a dare impulso alla de-escalation in Ucraina, le sue possibilità di rimanere al potere aumenteranno.
Per Trump, Orbán è uno dei pochi alleati in Europa attualmente al potere. Presto a lui si unirà anche Andrej Babiš in Repubblica Ceca. Non a caso a Budapest si tengono regolarmente raduni conservatori CPAC, coordinati dai conservatori americani. Vi partecipano rappresentanti di partiti di destra europei, dalla Francia, Germania, Spagna, ecc.
Perciò il fallimento di Orbán e l'arrivo al potere in Ungheria di forze pro-Bruxelles sarebbe anche una sconfitta per Trump. Ora Orbán ha l'opportunità di fare dell'Ungheria un centro europeo per i negoziati sull'Ucraina, allontanando i falchi di Bruxelles. Le capacità di Orbán di opporsi alla burocrazia europea e alle élite liberali si amplieranno.
Per queste ultime una tale prospettiva è come una condanna a morte, quindi cercheranno in tutti i modi di sabotare il rinnovato percorso negoziale. Ma loro stesse sono ora schiacciate da crisi interne. E si avvicina inesorabilmente il ciclo elettorale 2026-2027, quando si prevede un cambio di élite in molti Paesi europei. Soprattutto in un contesto di crescente pressione da parte di Trump.
Malek Dudakov