Ante scriptum: "...la lettera di Nicola Carfora a Hypnos, che segue, ci invita a esplorare le profonde verità metafisiche, a riflettere sulle trasformazioni delle credenze e a cercare l'illuminazione attraverso l'arte. Una lettera profonda e sincera che solleva domande importanti sulla natura dell'immortalità, il significato dei mandala occidentali e la necessità di risvegliare le nostre coscienze nell'era dell'ipnosi." (Gianfranco Marrocchi)
Per quanto riguarda l'eggregora antico-egiziana che trasmette l'idea dell'immortalità, è vero che questa consisteva in un privilegio riservato ai soli faraoni e ai più alti dignitari, come documentato dai testi delle piramidi, fino alla VI dinastia. Ma dopo la caduta della Vi dinastia, verso il 2400 a.C., grazie al papiro di Leida - pubblicato nel 1909 - sappiamo che avvenne quello che è stato chiamato " il tradimento dei misteri " dal quale tutti ebbero "democraticamente" accesso alla vita dell' aldilà, a condizione di saper recitare le formule magiche volgarizzate nei tanti papiri chiamati "dell'uscire verso giorno" ovvero verso la luce. Pertanto, le forze potenti che tramano per stabilire una immortalità riservata a loro, dovrebbero attivare ben altre vie.
E qui ci si potrebbe porre il quesito: c' è immortalità, o semplice sopravvivenza temporanea, e se sì, di elementi personali o impersonali, sulla base di quale dei tanti schemi della fisiologia occulta dell'uomo proposti dalle differenti vie esoteriche.
Inoltre mi viene spontaneo comprendere l'icona ultrafanica vivente Michael's Gate come mandala occidentale, pur se con una geometria diversa dal mandala classico orientale, e scorgere nei suoi colori un richiamo al "fuoco dei saggi" e una fonte energetica diretta a beneficio del meditante nel difficile percorso verso la rubedo.
Trovo molto perspicace la menzione dell' ipnosi, troppa, in cui versa la moltitudine degli esseri pellegrinanti, e l'invito al risveglio delle coscienze. E' un tema proprio di molte scuole antiche e moderne, più di tutte ne ha basato l'insegnamento la "quarta via", la quale ha espresso l'idea che l'uomo non vive, ma è vissuto e che con supremo sforzo, però, può prendere coscienza di sé. Ma aggiunge un fatto (che fortunatamente, per alcuni della detta scuola, non è un dogma) non c'è abbastanza conoscenza per tutti "; e qui rientriamo in una chiesuola esclusiva.
E qui ci si potrebbe porre il quesito: c' è immortalità, o semplice sopravvivenza temporanea, e se sì, di elementi personali o impersonali, sulla base di quale dei tanti schemi della fisiologia occulta dell'uomo proposti dalle differenti vie esoteriche.
Inoltre mi viene spontaneo comprendere l'icona ultrafanica vivente Michael's Gate come mandala occidentale, pur se con una geometria diversa dal mandala classico orientale, e scorgere nei suoi colori un richiamo al "fuoco dei saggi" e una fonte energetica diretta a beneficio del meditante nel difficile percorso verso la rubedo.
Trovo molto perspicace la menzione dell' ipnosi, troppa, in cui versa la moltitudine degli esseri pellegrinanti, e l'invito al risveglio delle coscienze. E' un tema proprio di molte scuole antiche e moderne, più di tutte ne ha basato l'insegnamento la "quarta via", la quale ha espresso l'idea che l'uomo non vive, ma è vissuto e che con supremo sforzo, però, può prendere coscienza di sé. Ma aggiunge un fatto (che fortunatamente, per alcuni della detta scuola, non è un dogma) non c'è abbastanza conoscenza per tutti "; e qui rientriamo in una chiesuola esclusiva.
Nicola Carfora
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