martedì 7 novembre 2023

“Hollywoodland” e George Soros, il “filantropo” ...



Soros è spesso bersaglio di attacchi antisemiti, in quanto ebreo, ma la sua fondazione, la Open Society Foundation, non si è mai apertamente schierata a sostegno di Tel Aviv. Anzi, nel tempo ha contribuito al finanziamento di Hamas e di altre organizzazioni definite “terroriste” da Israele. Ma questi atti controversi lasciano più dubbi che certezze. D'altronde si sa che Hamas, nacque su stimolo del Mossad e con il suo assalto del 7 ottobre 2023 ha contribuito a dare una giustificazione allo sterminio compiuto in questi giorni a Gaza.

Insomma le campagne filantropiche sorosiane (di facciata), avrebbero un recondito fine. Come avvenne per le campagne “ambientaliste” di Greta e le petizioni per il bene collettivo di Avaaz, da lui sostenute. Ma di Soros veramente non ne possiamo più... questo è peggio di Peter Sellers nella parte del soldato che muore mille volte e sempre si rialza nella famosa scena di Hollywood Party. Ma le battaglie più intriganti del “banchiere di satana” (vedi malefatte certificate qui: http://it.wikipedia.org/wiki/George_Soros) sono quelle che porta avanti  per i diritti globali, dei gay, degli animali, della democrazia (soprattutto quella dei “democratici” nordamericani), dei rinoceronti, dei pinguini, delle foche monache, della libertà di eiezione, etc. etc.

Tutto ciò mi fa propendere per la tesi che indubbiamente si, la filantropia di Soros serve a coprire questioni strategiche per i suoi affari, per la politica degli USA, dell’occidente ed in ultima analisi per Sion.

Chiudo con le parole di Giorgio Gaber “non è mica normale che un comune mortale per le cazzate tipo compassione e fame in India c’ha tanto amore di riserva che neanche se lo sogna che viene da dire. Ma dopo come fa a essere così carogna?”

Paolo D’Arpini










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