L’Agenzia internazionale dell’energia (espressione degli stessi paesi industrializzati dell’Ocse) è categorica: per avere una qualche speranza di contenere l’incremento della temperatura globale sarebbe necessario non estrarre un grammo di carbone e una goccia di petrolio, ovvero è necessario azzerare da subito qualsiasi nuovo investimento in combustibili fossili.
Invece il “Club del clima” del G7 va in direzione esattamente opposta: Spinta al nucleare, riattivazione di centrali a carbone e sostegno pubblico a nuovi investimenti nel settore del gas. Anzi, i primi 12 gruppi petroliferi al mondo (tra cui l’ENI) si avviano a spendere 100 milioni di euro al giorno da qui al 2030 per sviluppare nuovi giacimenti di gas e petrolio.
Rete Ambientalista
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