Tony Curcio, attivista vercellese di AVI Associazione Vegani Italiani, continua lo sciopero della fame iniziato domenica 23 giugno per protestare conto la sperimentazione dei macachi che inizierà dopo l’estate presso l'Università di Parma in collaborazione con il Dipartimento della Facoltà di Psicologia dell'Università di Torino.
La coraggiosa decisione di Tony sta interessando i media locali e nazionali, mentre attivisti di ogni città si recano a Parma, vicino a piazza Garibaldi e al Municipio, per sostenerlo.
Il progetto di sperimentazione prevede di effettuare sui primati un'operazione chirurgica atta a provocare una lesione della corteccia visiva primaria, che si trova all'interno della parte posteriore del cranio. L’esperimento sarà protratto nel tempo, sarà invasivo e procurerà un grado di sofferenza grave e quindi non autorizzabile dal Ministero ai sensi della legge italiana (art 15, comma 2 del D.Lgs. n.26/2014) su un gruppo di 6 macachi.
Lo scopo dei ricercatori è quello di sviluppare un protocollo riabilitativo per pazienti affetti da cecità corticale di origine traumatica, ovvero il modello che valideranno sarà utile solamente per persone il cui scotoma (difetto visivo) è di origine traumatica, una percentuale minima rispetto a pazienti ciechi dalla nascita o a seguito di patologie. Come ancora riportato sul modello di richiesta dell'autorizzazione reso pubblico, gli interventi riabilitativi si baseranno su approcci comportamentali e di stimolazione magnetica transcranica (effettuata posizionando dei potenti magneti in prossimità della cute), entrambi procedimenti non invasivi, addirittura quest'ultima viene utilizzata per il trattamento della depressione.
Tony Curcio, che da otto giorni beve solo acqua senza alcuna integrazione, è stato visitato il 29 giugno dal medico che quotidianamente gli misura i parametri vitali: sono ancora nella norma anche se ha riscontrato rapidi cali glicemici. Dopo la visita Tony Curcio ha dichiarato: “Sono determinato a proseguire il mio digiuno severo senza l’integrazione di zuccheri suggeritami dal medico. Per questi primati e per tutti gli animali di ogni specie prigionieri nei laboratori chiedo, come tanti attivisti e antivivisezionisti, di concentrare il progetto su studi con i volontari umani affetti da scotoma di origine traumatica che si sono già resi disponibili. Che senso ha effettuare prima uno studio sui primati, per poi doverlo traslare sull'uomo? Gli attivisti - prosegue Curcio - si domandano anche perché sopprimere gli animali al termine dell'esperimento visto che i ricercatori affermano che i macachi saranno in grado di condurre una vita normale dopo aver procurato loro una lesione. Se queste affermazioni fossero vere la domanda iniziale non trova una spiegazione”.
Per interviste a Tony Curcio contattare Animal Press
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