giovedì 25 luglio 2019

Solidarietà al Partito Comunista di Ucraina perseguitato


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Appello urgente dei comunisti ucraini ai comunisti e ai democratici di tutto il mondo

Con un'inaudita sentenza che viola in modo flagrante i diritti umani e le libertà democratiche, la Corte Costituzionale dell'Ucraina ha sancito la validità delle odiose leggi che riscrivono la storia del paese, criminalizzando i comunisti e arrivando persino a sostenere, nel dispositivo, qualcosa che dovrebbe fare rabbrividire qualsiasi antifascista del nostro paese e del resto del mondo: “"Una delle ragioni principali delle enormi perdite umane nell'URSS, in particolare in Ucraina, durante la Seconda Guerra Mondiale risiede nel fatto che il regime nazista e il regime comunista avevano la stessa essenza antiumana".

Sono parole che dovrebbero suscitare l'indignazione di chiunque prova ribrezzo di fronte a uno sfrontato tentativo di riscrivere la storia della Seconda Guerra Mondiale e di distribuire spudoratamente le colpe dei crimini nazisti, equamente tra vittime e carnefici (con lo scopo evidente di rivalutare i carnefici, in particolare quei collaborazionisti ora riabilitati dalle autorità di Kiev che si resero responsabili dello sterminio di centinaia di migliaia di soldati dell'Armata Rossa, partigiani e civili, in particolare di religione ebraica). 

E' stupefacente che nel nostro paese, mentre imperversa una vergognosa campagna russofoba che si propone esclusivamente di accrescere la tensione per inasprire i rapporti con una Russia che rimane saldamente antifascista nelle parole e nei fatti (come dimostrano le numerose risoluzioni contro il risorgere e la glorificazione del nazi-fascismo presentate all'ONU, su cui i rappresentanti italiani hanno avuto la spudoratezza di astenersi), nessuno, tra i partiti politici presenti nelle aule parlamentari, si accorga di quanto di odioso avviene nella ex repubblica sovietica dell'Ucraina (che nel marzo del 1991, prima del colpo di Stato di Eltsin e dei rinnegati di Kiev e Minsk, aveva votato a stragrande maggioranza per la sua appartenenza all'Unione Sovietica), governata oggi da nostalgici che glorificano come eroi nazionali i suoi collaborazionisti con Hitler. 

Ed è addirittura scandaloso che la politica abbia quasi fatto finta di niente persino nel momento in cui, di fronte alla esemplare condanna a 24 anni di carcere del miliziano nazista della Guardia Nazionale Ucraina considerato responsabile dell'assassinio nel Donbass di un nostro connazionale, il reporter Andrea Rocchelli, le autorità di Kiev hanno solidarizzato con il condannato, definendolo un “eroe di guerra” (!!!). In questo caso, nessuna interrogazione è stata presentata e nessun cartello è stato innalzato nelle aule del parlamento, non un solo striscione è stato esposto sui balconi dei palazzi istituzionali e chi, nel 2014, dagli scranni del governo (e della presidenza della Camera) aveva solidarizzato con il colpo di Stato sostenuto da USA/UE/NATO, ora tace senza alcuna vergogna. 

Per parte nostra, nell'esprimere piena solidarietà al Partito Comunista di Ucraina continuamente perseguitato, ci auguriamo che almeno dalle forze comuniste italiane arrivino parole (e soprattutto fatti) a sostegno della lotta dei nostri coraggiosi compagni ucraini. 

Mauro Gemma 

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1 commento:

  1. Integrazione di Manlio Dinucci:

    “Contemporaneamente, Azov, Pravy Sektor e altre organizzazioni ucraine reclutano neonazisti da tutta Europa (Italia compresa) e dagli Usa. Dopo essere stati addestrati e messi alla prova in azioni militari contro i russi del Donbass, vengono fatti rientrare nei loro paesi, mantenendo evidentemente legami con i centri di reclutamento e addestramento. Ciò avviene in Ucraina, paese partner della Nato, di fatto già suo membro, sotto stretto comando Usa...”

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