lunedì 22 luglio 2019

Ecco perché Facebook censura gli articoli di Paolo D'Arpini



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Qualche amico mi chiede “come mai Facebook ti censura? Non mi sembra che i tuoi articoli siano volgari, tendenziosi o trattino argomenti scabrosi, forse si tratta di un errore, hai provato a scagionarti presso l'ufficio competente?” -  Beh, a riprova dell'inutilità di qualsiasi spiegazione  da parte mia riporto un dialogo relativo ad un argomento “controverso” riportato su Il Giornaletto di Saul di qualche tempo fa  (Articolo oscurato da Facebook del 20 luglio 2018):

Care, cari, mi è accaduta una cosa un po' strana, ma a pensarci bene l’avevo prevista. Ho condiviso in un gruppo chiuso il post: “Il popolo eletto ha la sua terra promessa, finalmente! - Scrive E.G.: “Ve la faccio breve. Il parlamento israeliano ha approvato una legge che definisce lo Stato d'Israele uno Stato esclusivamente ebraico, ecc. ” (...) - Ebbene ho avuto la riprova che i miei pensieri erano fondatamente giusti nel definire le persone. Nel post condiviso, alcuni si sono indispettiti per il post “antisemita”. Cosa c’è di strano Paolo-Saul? Ricordi quando ti dissi che non mi sarebbe mai stato concesso di dire ciò che tu avevi scritto?! Ciò è valso per molto meno… Oggi ho avuto conferma che ciò che noi non percepiamo come buono, travia costantemente i nostri pensieri, s’insinua in ogni piega del nostro essere e cospira con l’aiuto dei sentimenti per screditare il pensiero altrui. Ma ti giuro che mi sto divertendo molto a percepire il cristallo al centro della terra e mi sembra che mi chieda qualcosa…”

Mia rispostina: “...inutile sforzarsi di voler affermare una qualsiasi verità oggettiva in questo mondo. Ogni esperienza ha valore per noi stessi, talvolta può essere riconosciuta o apprezzata da altri che sono con noi in sintonia. Il coraggio di manifestare ciò che si ritiene giusto senza trarne vantaggio personale, anzi magari ricevendone danno, è comunque un aspetto della nostra evoluzione "spirituale", lo scrivo fra virgolette perché in realtà si tratta solo di crescita in intelligenza e coscienza. Noi siamo ciò che siamo sempre stati e sempre saremo, nel momento in cui potremo pienamente manifestarlo in una forma chiamiamo quella manifestazione una espressione della "Coscienza universale" (jnani, realizzato, illuminato, buddha, etc.). Il gioco della coscienza pur non ammettendo sostanziali cambiamenti nel nostro vero stato interiore ci porta ad assumere delle sembianze utili a interpretare parti nella commedia della vita...”

Paolo D'Arpini - spiritolaico@gmail.com

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Commento di J.M.: 

“Del resto era prevedibile vista l’origine…
Controllori e/o padroni di Google: Sergei Brin e Larry Page
Facebook: Mark Zuckerberg
Youtube: Sysan Wojcicki, che si dichiara “fiera delle sue origini..”
New York Times, comprato nel 1895 dalla famiglia Zuckerberg, che è riuscita in breve a sbarazzarsi, con metodi mafiosi, di testate concorrenti non ortodosse (per dettagli leggersi il librino a proposito di Henry Ford, quello delle macchine). Attualmente sotto controllo e padronanza di 8 famiglie iper-sioniste.
Stesso per CNN, ABC, NBC etc. per non parlare di Hollywood.
Sia pure con lentezza da far apparire supersonica la velocità della lumaca, il mondo alla larga sta abbandonando i notiziari di regime per le notizie indipendenti in rete. Il che, tra l’altro, incide sui redditi dei conglomerati che imboccano il popolo con fandonie. Ergo la censura.
Già la maggior parte di videos critici dell’ordocapitalimso e del sionismo sono oscurati in Europa. E quando non censurati in America, sono ostracizzati da Google, quindi praticamente introvabili.
Se, collettivamente, il popolo dell’Occidente avesse il modo di dimostrare che ha le palle, avrebbe da tempo chiesto che le reti di comunicazione sociale fossero temporaneamente nazionalizzate, invece di essere totalmente in mano di sappiam ben chi..."

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