Per decenni, i paesi europei hanno condiviso una visione comune di un ambiente marino vicino a concentrazioni zero di sostanze sintetiche e vicino ai livelli di fondo delle sostanze presenti in natura. Gli sforzi per raggiungere questa visione sono avvenuti in parallelo con la scoperta estremamente rapida di nuove sostanze, seguita da una produzione sempre crescente e conseguente consumo di prodotti chimici.
L'Agenzia Europea per l'Ambiente ha prodotto il rapporto "Contaminants in Europes seas" con il quale compie un primo tentativo di disegnare un quadro della situazione dei mari che bagnano il nostro continente, individuando le "aree problematiche" e quelle che non lo sono, in termini di contaminazione da sostanze chimiche.
Allo stesso tempo, sulla base dei dati disponibili, il rapporto cerca di definire delle tendenze temporali riguardo ad alcune famiglie di contaminanti selezionati.
Fonte: Arpat
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