lunedì 18 marzo 2019

Via della Seta, o via dell’elettrosmog? E' solo questione di 5G...



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Ennesimo scazzo: 5Stelle pro memorandum con Xi Jinping (sai che export!), Salvini e tutto il monopolarismo contro (ci comprano e ci spiano. Gli americani invece…). Se dovessi scegliere, a dispetto di quanto aggiungo dopo, non avrei dubbi tra chi dal 1949, con invasioni militari, sanzioni e colpi di Stato, ha aggredito una sessantina di paesi, dalla Corea al Venezuela, facendo una cinquantina di milioni di morti (solo da effetti diretti) e chi, al di là dell’ assediarmi con prodotti di schifo, non ha fatto nulla di male né a me, né ad altri e neppure ha mosso guerra a nessuno. Cosa , questa, che al sovranista Salvini rende del tutto preferibile gli Usa alla Cina. 

Comunque sempre globalizzazione è, che, come s’è visto, alla vita, ai territori, alle comunità, alla cultura, all’identità, porta a nulla di buono. 8000 chilometri di interconnessioni saranno pure utili, ma chilometro zero è meglio.

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5G, la morte che non cammina sul filo
Abbiamo visto il tabù innominabile dei ragazzini per il clima e dei loro sponsor: i nomi dei delinquenti. C’è un altro tabù, ugualmente scaltro e con esiti parimenti letali. Il 5G. Ciò per cui si accapigliano nordamericani e cinesi è lui, il 5 G e su chi ci faccia i soldi e a spese di chi, facendosi pagare l’ipervelocità delle connessioni (100 volte più veloci dell’attuale 4G) dagli utenti e facendone pagare il costo ultimo, l’avvelenamento elettromagnetico, a tutti. Compreso il miliardo, un sesto della popolazione mondiale, che muore di fame e stenti nelle bidonville, ma ha comunque uno smartphone in famiglia e un’antenna sulla testa.

Da noi il 5G è già sperimentato in varie località, compresi gli stadi di Roma e Udine che, essendo spesso densamente popolati, offrono un ottimo risultato in termini di efficacia e vittime. Verranno installate, al posto di fibra e cavi, che sono del tutto inoffensivi alla salute delle creature, centinaia di migliaia di nuove antenne, una per palazzo, ogni 250 metri, perché l’ultravelocità fa onde più corte e copre poca distanza. Ognuna di queste emetterà ininterrottamente potenti radiazioni elettromagnetiche ad altissima frequenza e altissima intensità. Quelle che già col 2G, 3G, 4G, erano state scoperte nocive all’udito, al cervello, agli organi. 

Usavano frequenze tra 1 e 5 gigahertz. Le 5G vanno dai 24 e i 90 gigahertz. Più alta la frequenza e più nociva per i viventi. Ma le radiazioni non si vedono e così la gente non ci fa caso. E pensare che in un’università israeliana hanno scoperto che il corpo umano fa pure lui da antenna e assorbe alla grande radiazioni 5G.


Fulvio Grimaldiwww.fulviogrimaldicontroblog.info

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