Rimango del parere che non si possono mettere sullo stesso piano gli oppressori e gli oppressi. Il generale israeliano 15 anni fa disse; "li faremo tornare all' età della pietra"; intendeva con l' uso delle armi. Ma Israele è dal 1948 che agisce in tutti i modi per annullare i palestinesi, ed il suo principale successo è stato di averli divisi politicamente.
Quindi io non me la prendo con le vergogne di Hamas, e nemmeno con quelle ancor più grandi dell'ANP, ma con Israele e solo con Israele, che ha TUTTA la responsabilità di quanto è accaduto dal 48 ad ora. Poi nemmeno i palestinesi sono stinchi di santo, ma se gli basta molto poca virtù per distinguersi dai loro oppressori, bene, loro tutti ne hanno da vendere, a confronto. Noi che per l' ennesima volta ce ne stiamo qui in poltrona a guardare dobbiamo smetterla di parteggiare per questa o quella fazione palestinese perché così facendo contribuiamo alla divisione che Israele fortissimamente vuole. I palestinesi, compresi tutti i loro sottogruppi, dovremmo considerarli palestinesi e basta, rifiutandoci persino di nominarle, le fazioni in cui sono stati divisi. Si sono lasciati dividere? Si, e come la mettiamo con i pezzettini della sinistra italiana, che si dividono benissimo anche senza 71 anni di "aiutini" come quelli che i generosi, etici, democratici israeliani fanno ai palestinesi?
Secondo me occorre sostenere l' unità politica di tutti i palestinesi, come fece Vittorio Arrigoni quando scelse coscientemente di sacrificarsi uscendo dal silenzio dell'attivista internazionale per appoggiare apertamente il nascente "movimento 15 marzo" di allora (quello del documento del "vaffan...o", e successivi), allora come oggi fatto di giovani che chiedevano proprio l' unità politica di tutti i palestinesi (anche allora repressi sia da ANP che da Hamas).
Ma questo dev'essere solo un corollario, perché l'azione principale, di gran lunga prevalente, quel che a mio avviso dobbiamo fare tutti, in tutto il mondo, è dire NO a Israele, ogni giorno, a partire da ognuno di noi, nel nostro piccolo.
Filippo Bianchetti
Commento di V.B.: "Sante parole quelle di Filippo Bianchetti. Le condivido pienamente. Hamas e ANP hanno sicuramente commesso errori, ma c'è un unico responsabile delle sofferenze palestinesi: Israele e la sua ideologia colonialista e sionista. Leggo che l'autore dell'articolo sotto indicato è stato responsabile delle relazioni esterne di un'associazione "Euro-Med Monitor for Human Rights". Bisogna sempre diffidare quando le critiche vengono da associazioni "umanitarie" occidentali ben finanziate: l'inganno e la manipolazione delle coscienze sono le armi tipiche di queste associazioni al servizio dei potenti della Terra..."
RispondiEliminaCommento di Fernando Rossi:
"Tanti giornalisti e politici della lobby sionista, o loro dipendenti, che ora taceranno o difenderanno i nuovi crimini dei sionisti in Palestina: - non vedono l'apartheid: - fingono di non sapere che Israele, non l'Iran o la Corea del Nord (che nella loro storia hanno fatto una sola guerra per difendersi da una aggressione altrui), si è già dotata di oltre 200 bombe atomiche; - considerano bombe e razzi israeliani 'ntelligenti'; - dovendo dare nortizia di uccisioni di dirigenti e combattenti palestinesi, fatte in varie parti del mondo o in Palestina, parlano di omicidi 'mirati'; - non parlano degli arresti indiscriminati, delle torture e delle continue vessazioni e umiliazioni con cui cercano di costringere i palestinesi ad abbandonare le loro terre e le loro case..."