I
poteri finanziar-militari, repressivi e decerebranti, che guidano la
parte nord-occidentale del mondo hanno deciso che era giunta, nei
fatti, la fine di ogni pretesa di distinzione tra bene e male, giusto
e ingiusto.
Ritengono
di essere capaci ormai, grazie agli strumenti militare, sicuritario,
di spoliazione FMI e BCE e agli stregoni digitali, di organizzare i
controlli, i condizionamenti psicofisici e la trasformazione della
libertà in carcassa, in misura tale da poter abbandonare ogni
finzione, seppure di una democrazia tutta di fuffa.
Già
Facebook e gli altri ci hanno abituati a vedere bandita la nostra
scelta di opinione e la manifestazione della stessa. I media hanno
attribuito a Maduro la crisi economico-sociale del paese più
benestante ed equo del Continente e oltre, precipitata invece in
catastrofe per i
sabotaggi e le sanzioni genocide che, a partire da Obama, gli Usa si
permettono di infliggere ai paesi disobbedienti e che, da noi
condivise, causano più eccidi delle guerre per fame, freddo,
malattie,
ma dai pacifisti e sinistri vari sono sorvolate come male minore,
trascurabile.
C’era corruzione nel bolivarismo? C’era chi ha mollato, chi s’è
approfittato? Accusa mossa dal paese che su 176 è il 69° per
corruzione, dietro al Ruanda, è il lancio della prima pietra da
parte di Berlusconi. Dei lupi di Wall Street, degli zombie nelle
porte girevoli tra Cia, Pentagono e business, neanche a parlarne.
Un
Occidente capeggiato da uno Stato, fallito (20mila miliardi di
dollari di debito), ma armato più di tutti gli altri messi insieme,
utilizzato dal vertice della Piramide per togliersi dai piedi sempre
più umanità in eccesso e devastare più parti di pianeta, nel
tempo più breve di qualsiasi predecessore, persiani, romani,
mongoli, ottomani, musulmani, cristiani, nazifascisti, a Caracas ha
gettato la maschera definitivamente.
Salvano la faccia Russia, Cina,
altri minori. Non è poco. Ecco perché toccherà pompare il
palloncino Russiagate e attivare i ragazzi di bottega perché si
schiantino, e schiantino la loro integrità, contro la Russia in nome
della democrazia.
Fulvio Grimaldi - www.fulviogrimaldicontroblog.
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