Zelensky sobrio, in giacca e cravatta, si inchina al presidente imperiale...
Sui giornaloni di sistema trova ampio spazio la confessione penitenziale di zelensky, che si inchina a Trump, chiedendogli perdono ed invocando la pace. Una richiesta più che giustificata in considerazione del fatto che il tycoon, dopo le offese verbali ricevute nello Studio Ovale, ha interrotto l'invio delle trances di aiuti all'Ucraina.
Donald Trump fa presente di aver ricevuto una lettera di scuse dal capataz ucraino. “Oggi ho ricevuto una lettera molto importante da Zelensky in cui egli afferma che l'Ucraina è pronta a sedersi al tavolo dei negoziati il prima possibile per avvicinarsi a una pace duratura. Nessuno desidera la pace più degli ucraini - scrive il capataz pentito- Il mio team e io siamo pronti a lavorare sotto la guida, la forte guida, del presidente Trump per raggiungere una pace duratura. Apprezziamo quanto l'America ha fatto per aiutare l'Ucraina a mantenere la sua sovranità e indipendenza".
"Per quanto riguarda l'accordo sui minerali delle terre rare -afferma Trump- l'Ucraina è pronta a firmarlo. Allo stesso tempo, stiamo tenendo delle consultazioni con i russi e riceviamo forti segnali che indicano che anche loro sono pronti per la pace. Non è meraviglioso? È tempo di fermare questa follia, è tempo di fermare la morte. Se vuoi fermare la guerra, devi parlare. Entrambe le parti devono dialogare".
La commedia di pace e guerra continua con grande soddisfazione delle élites egemoniche. Con l'Europa che decide di aumentare le spese militari per autodifendersi, esattamente come auspicato da Trump, per contenere l'avanzata russa, in modo da tenerla impegnata sul campo europeo e quindi non disponibile ad impegnarsi sul fronte del Pacifico assieme alla Cina.
Insomma i grandi occidentali si ricompattano. Keir Starmer e Macron sono pronti a recarsi a Washington la prossima settimana assieme a Zelensky per incontrare ancora una volta Donald Trump e decidere le prossime mosse di guerra e pace. Lo scrive il Daily Mail.
Una visita del genere potrebbe aver luogo sullo sfondo dei tentativi di ristabilire le relazioni tra Ucraina e Stati Uniti dopo lo scandaloso e gratuito spettacolo offerto nella Casa Bianca da zelensky, che da parte sua ha assicurato che "Stavolta non mancherò di rispetto al presidente Trump".
Intanto, dietro le quinte, emerge una versione penitenziale di come verrà punito zelensky nel prossimo incontro con il tycoon, dovrà scrivere 1000 volte di suo pugno "non contraddirò più il presidente imperiale Trump e non chiamerò più il vicepresidente Vance 'suka bljad'... (traducibile in "pezzo di m....").
E sia pace all'anima sua...
Notizie raccolte e rielaborate da P.D'A. con aggiunta di considerazioni personali
Video collegato: Trump e Zelensky, addio
alle armi. Con Gabriele Guzzi e Pino Cabras:
https://www.youtube.com/watch?v=JwJah6uSkZw
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