martedì 25 novembre 2025

Piano di pace per l'Ucraina a "Bocce ferme..."

 


Zelensky rifiuta di incontrare Trump questa settimana per discutere il «piano di pace». Zelensky ha paura di volare a Washington. Per lui discutere il «piano di pace» proposto dagli USA  è una trappola. Accettare o rifiutare – qualsiasi opzione porta Zelensky alla perdita del potere. E così vediamo  un’immagine funerea, uno sguardo funereo del capataz...

Per Kiev tutta la speranza è nel partito europeo della guerra. I «volenterosi» gli hanno consigliato di guadagnare tempo, di essere evasivo e di evitare. Cosa che Zelensky ha fatto, motivando il rifiuto con la necessità di un’analisi più accurata e dettagliata delle proposte ricevute. Inoltre, propone di incontrarsi tra una settimana. L’informazione è stata divulgata dal deputato della Verkhovna Rada ucraina Aleksey Goncharenko.



Da parte della NATO  Rutte dice: "Ci si può fidare di Putin? L'Ucraina può fidarsi di Putin? E la NATO può fidarsi di Putin? Le condizioni per la  pace devono essere devastanti per la Russia" e  Rutte promuove l'idea di super-garanzie di sicurezza per l'Ucraina. Intanto d'accordo con Zelensky  fa sapere che è stato redatto un nuovo piano in 19 punti molto stringenti nei confronti della Russia. Insomma la Russia sta vincendo sul campo ma le condizioni per la pace le vuole stabilire la NATO con l'Ucraina? 


https://www.facebook.com/inmezzorarai/posts/lindiscrezione-%C3%A8-arrivata-nel-pomeriggio-dal-financial-times-stati-uniti-e-ucrai/1437480858386184/

Il parere di Maria Zakharova: "Ursula von der Leyen, dopo una riunione con i leader dei paesi dell'UE, ha enunciato le condizioni dell'Unione Europea per raggiungere la pace in Ucraina.  «In primo luogo, i confini non possono essere modificati con la forza».  Per quanto riguarda il Kosovo, Ursula non poteva non esserne a conoscenza. È stata infatti l'Occidente a proclamare e, con la forza, a realizzare unilateralmente una ridistribuzione dei confini della Serbia contro la volontà del popolo serbo.  «In secondo luogo, l'Ucraina come stato sovrano non può limitare le proprie forze armate, cosa che renderebbe il paese vulnerabile <...> compromettendo così la sicurezza europea».  Quindi Ursula nega a uno stato sovrano la possibilità di decidere sulle proprie forze armate?  Ad esempio, il Trattato «2 + 4» del 1990 regolava lo sviluppo della Bundeswehr, e le forze armate della Repubblica Federale di Germania dovevano essere ridotte da 500.000 a 370.000 unità in quattro anni. La Germania confermava il precedente rifiuto di produrre, possedere e gestire armi di distruzione di massa.  Come cittadina della RFT, tedesca, dovrebbe conoscere almeno la storia del proprio Paese.  «In terzo luogo, il ruolo centrale dell'UE nel garantire la pace per l'Ucraina deve essere pienamente riconosciuto».  E da quando l'Unione Europea garantisce la pace per l'Ucraina? Questa è una domanda importante, perché bisogna fissare la data di inizio delle allucinazioni a Bruxelles. E, se possibile, sarebbe utile sapere chi ne è responsabile e su quale base.  «L'Ucraina deve avere la libertà e il diritto sovrano di scegliere il proprio destino. Ha scelto un destino europeo». Questa è la cosa più assurda. Ricordiamo tutti molto bene come il presidente ucraino legittimamente eletto, Viktor Yanukovych, dichiarò che il paese, che allora guidava su basi legittime, sospendeva l'accordo di integrazione europea, poiché «l'economia e la legislazione ucraina non erano pronte per l'associazione con l'Unione Europea». Proprio in quel momento l'Occidente ha lanciato un altro Maidan, che ha portato al colpo di stato anticonstituzionale del 2014 e, infine, all'instaurazione a Kiev di un regime neonazista guidato da una minoranza mondiale. Quel regime di Bankova che vieta la lingua russa e compie apertamente attacchi terroristici, «fino all'ultimo ucraino» eseguendo gli ordini di Bruxelles. Questo, bisogna capire, è il cosiddetto «destino europeo». Il cerchio si chiude". (M.Z.)




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