venerdì 15 settembre 2023

L'estinzione (o quasi) della specie umana come "soluzione"...



Esiste da tempo un ente che promuove l’estinzione della vita umana. Si chiama il Voluntary Human Extinction Movementil “Movimento per l’estinzione umana volontaria”. Fondato nel 1991, è tuttora attivo come una sorta di ONG che sostiene—esattamente come dice il nome—l’estinzione (o quasi) della specie umana, da compiere attraverso il rifiuto alla riproduzione: compresa, secondo qualcuno dei suoi aderenti più entusiasti, la sterilizzazione obbligatoria…

È una proposta che  abbraccia la logica di quella parte dell’opinione pubblica che ritiene che la Terra nasca come una sorta di Giardino d’Eden (l'equilibrio ecologico naturale…) e che il nostro peccato originale—da estinguere, per l’appunto—sia il consumismo, aggravato forse dall’aria condizionata e da pensieri politici ‘sbagliati’…

Intanto, secondo i calcoli dell’ONU, la popolazione umana dovrebbe avere quasi raggiunto il suo picco massimo e la natalità mondiale sarebbe entrata già in una fase di declino, un fatto che già si sta verificando in parecchi paesi, Italia compresa. Molti governi se ne sono accorti e cominciano a chiedersi chi è che, in futuro, dovrà andare a lavorare per poi pagare le tasse…

Oltre all’Italia, il caso che suscita più attenzione è quello della Cina. Attualmente, i cinesi sono circa 1,4 miliardi—quasi il 18% dell’intera umanità—ma, sempre in base a dati Onu, si calcola che la popolazione cinese dovrebbe dimezzarsi a 730 milioni entro il 2100. 

Vale la pena osservare che le entità pubbliche e private che avvertono ora della nuova denatalità sono le stesse che, per decenni, hanno lanciato l’allarme per la “sovrappopolazione”. Forse la lezione è che le statistiche sono un conto e i comportamenti umani un altro. Con un pizzico di fortuna, sopravviveremo anche a questo...

Stralcio di un articolo di  James Hansen 



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