mercoledì 6 settembre 2023

Il sacrificio ed il profeta dell'amore...



Lascio a Mauro Biglino, conosciuto da tutti gli studiosi della religione ebraica e successivamente cristiana, e a Gaston Bouthoul, esperto  in infanticidio ed in infanticidio differito, LA SPIEGAZIONE DI COME I riti SI SIANO STRUTTURATI NEL TEMPO SULLA BASE DELL'UCCISIONE DEI PIU'  DEBOLI. FERMO RESTANDO CHE -dal punto di vista evolutivo- SAREBBE POSSIBILE RITUALIZZARE ALTRI COMPORTAMENTI, mente invece si insiste pervicacemente sulla ritualità legata alla richiesta di FAVORI in cambio di sacrifici, di animali e di umani, anche simbolici.

Da questo punto di vista occorre citare un concetto ricavato da E.G.Parini, Sapere scientifico e modernità, Carocci, 2006: "Malgrado il "progresso scientifico" che dovrebbe rappresentare il progresso della razionalità fino alla relatività, il filosofo Umberto Galimberti ha messo in evidenza il concetto di superstizione scientifica: "Il fondamento della superstizione scientifica non è scientifico, ma fideistico; a generarlo però non è la scienza stessa, ma i suoi MITI. 

Si assiste così al paradosso di un mondo che, demagicizzato dalla scienza, subentrata alla vecchia magia, è di nuovo rimagicizzato in forme diverse perché rivestite dalla spoglie della scienza, ma sempre riconducibili all'essenza del magico." 

La questione della tensione, o del rapporto dialettico tra scienza moderna e mentalità tipica di un'epoca è ancora oggetto di approfondite riflessioni. Il processo di razionalizzazione in Occidente, studiato da Weber, è quello all'interno del quale la scienza si sviluppa. In questa dialettica, come osservato dagli epistemologi, l'intuizione, l'immaginazione e la fantasia giocano un ruolo ancora determinante. 

Per cui diventa un FATTO concreto l'aspetto della persistenza, nell'essenza stessa del RITO, del sacrificio CRUENTO o simulato, ma sempre di sacrificio si tratta. Contrariamente all'aspetto "accattivante" e "propagandistico" del cristianesimo come presunta e propagandata religione dell'AMORE, che da umanistico diventa universale, la REALTA'  CONCRETA si sostanzia (substantia) come in tutte le religione, nel RITO FONDAMENTALE, in questo caso La Santa Messa... 

Durante la quale viene sacrificato, alla maggior Gloria di un ipotetico Signore, un'entità vivente qualificata come il Figlio di quel Signore. In più l'agghiacciante frase: *Agnello di Dio che togli i peccati dal mondo*, è un richiamo feroce all'uso di sgozzare il vivente più debole in assoluto, per compiacere chissachì. 

Pertanto è assolutamente inutile qualsiasi obiezione relativa all'ATTO SIMBOLICO, che sarebbe privato dall'uccisione concreta, perché il RITO in sè giustifica una crudeltà inutile e legata a credenze di stampo magico; e non solo, è proprio la componente magica, presente in tutti i riti, (beato chi ci crede...)  a rendere concreto l'atto tragico per eccellenza...

Ma un conto è la tragedia legata alla fatalità, come voleva il TEATRO GRECO che non è così assassino come la sceneggiata cristiana, ed un conto è l'aspetto rituale che diventa CONCRETO nella prosecuzione del Rito. Che si accompagna anche all'IRONIA dello scambiarsi un "segno di pace" di fronte all'atto di scannare  l'innocente per definizione. 

RIPETO: il fatto che questo comportamento rituale sia apparentemente simbolico Non cambia la sostanza di una presunta religione basata COME NELLE SOCIETA'  PRE-CIVILIZZATE, sull'uccisione rituale di esseri viventi senzienti. 

Giorgio Vitali  


Post Scriptum

Sta il fatto che "queste religioni" fanno coincidere l'atto fondamentale del rapporto con la divinità con l'ATTO dell'offerta in dono AL DIO (per dio!) di un vivente ucciso all'uopo. Questa è pura...BARBARIE.. . .e non mi stupisce che le associazioni ambientaliste ed animaliste Non abbiamo MAI rilevato questa apparente incongruenza... (GV)

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