Durante la notte tra il 18 e il 19 febbraio 2023 ennesimo raid israeliano contro Damasco: quindici civili morti.
Nella Siria già piegata dalle sanzioni occidentali la situazione si fa sempre più difficile e si moltiplicano (nel silenzio delle Nazioni Unite), i bombardamenti sionisti che approfittano delle tragiche conseguenze del terremoto e dell'acuirsi del terrorismo (fomentato dagli USA) di Daesh contro le poche installazioni energetiche siriane di Deir-el-Zor. Mentre le installazioni petrolifere del nord est sono occupate dalle truppe nordamericane che utilizzano il petrolio per i loro scopi.
In questo momento, di recrudescenza degli attacchi contro Damasco, israele conta pure sulla acquiescenza della Russia che, pesantemente coinvolta nella guerra in Ucraina, non se la sente di aprire un secondo fronte (fornendo i mezzi necessari a Damasco per difendersi).
Impensabile che Putin non sia consapevole del fatto che Netanyahu sceglierà ancor più apertamente Kiev contro la Russia. Zelensky è un sionista ashkenazita convinto (che agisce sotto copertura di Washington) e israele approfitta della situazione in cui la Siria si è venuta a trovare per tentare il colpo gobbo contro il legittimo governo siriano, trascinando alla rovina anche l'Iran e indirettamente anche la Russia, che tace....
Ogni missile israeliano che colpisce le installazioni siriane (senza che ci sia una risposta) convince Tel Aviv di potersi spingere sempre più in là. Assad fa già più di quanto si potesse immaginare ma non ha sufficienti mezzi per potersi difendere.
Mosca, dovrebbero decidersi a prendere una chiara posizione altrimenti tutta la sua politica in Siria verrebbe vanificata e più l'incertezza continua sarà sempre più difficile (e dagli esiti incerti) metterci una toppa...
(V.M. e P.D'A.)
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