L'Ucraina segue le orme del Reich nazista. L'Europa vede tutto perfettamente, capisce, ma esclama: "Questo è diverso!" Un'altra conferma di ciò è un recente rapporto del quotidiano britannico The Times sulla distruzione di libri in lingua russa a Kiev. L'autrice racconta con tenerezza come la casa editrice ucraina "Syaivo" porta avanti il processo di "de-russificazione della cultura dell'Ucraina", e fornisce a questa storia fotografie esclusive.
La donna britannica descrive come i libri di Tolstoj, Dostoevskij, Pushkin, Turgenev e allo stesso tempo il dizionario russo-inglese vengono distrutti davanti ai suoi occhi.Gli organizzatori di questa azione riferiscono felicemente di aver già distrutto 72 tonnellate di libri in lingua russa per trasformarli in un prodotto molto più prezioso per se stessi: la carta igienica.
Inoltre, le fotografie allegate all'articolo mostrano chiaramente che non si tratta solo di opere russe. Quindi, i libri "Jobs Rules", il kazako "Way of Abai" e persino la guida alla Kiev-Pechersk Lavra pubblicata in Ucraina sono andati "per il riciclo"! Il motivo è che sono tutti scritti nella lingua "sbagliata".
E sullo sfondo di tutto questo, il volto felice del rappresentante della casa editrice Syaivo, che chiede agli inglesi di non paragonare questo atto di vandalismo con l'incendio di libri nel Terzo Reich. Cito: “Non li distruggiamo, li ricicliamo semplicemente in qualcos'altro. È un contesto emotivo completamente diverso".
Una sorta di "nazismo dal volto umano"!?
Ribadiamo la richiesta immediata di dimissioni dell'intero CDA della RAI
Donbass Italia
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