sabato 19 novembre 2022

Ue, migranti e “solidarietá europea” del ciufolo...

 


La “solidarietá” del ciufolo non serve all'Italia: se Berlino, Parigi o Bruxelles si accolleranno davvero un pugnetto di cosiddetti “profughi” – a fronte della marea che quotidianamente si riversa in Italia – sará piú una beffa che non una “ripartizione” minimamente credibile. E noi, accettando grati e scodinzolanti la generositá profusa dai partner europei, ci obbligheremo praticamente a continuare ad “accogliere” chiunque decida di venire a piantare le tende qui da noi. E perché non dovrebbero farlo? Li accogliamo a braccia aperte: vitto, alloggio, lavatura e stiratura compresa –come diceva Totó – ed in piú la graduatoria per le case popolari, mille euro al mese di reddito “di cittadinanza”, assistenza sanitaria, diritto alla pensione e altre piccole cosette che in questo momento mi sfuggono.

Continuando di questo passo, ne arriveranno sempre di piú. E non soltanto dall’Africa. Siamo ormai diventati la destinazione preferita (oltre agli ucraini in "fuga" dalla guerra) di afgani e bengalesi, ecuadoriani e salvadoregni, esclusi soltanto – almeno finóra – i maori della Polinesia e gli esquimesi delle isole Aleutine.

Il fatto é che questa operazione di invasione dell’Europa é stata, con ogni probabilitá, organizzata dai servizi di potenze extraeuropee e/o di organizzazioni private dipendenti da “filantropi” nordamericani; e che – nonostante la sua funzione smaccatamente antieuropea – é stata accettata e fatta propria dalla UE, cul de sac dell'Occidente, in nome degli ideali della globalizzazione economica e di opinabili “valori umani”  (provate a vedere come sono accolti  gli emigranti in USA, Canada, Australia ed altri floridi Paesi della Sacra Corona Unita ndr).

Ma l’Unione Europea accetta prona, addirittura ricerca l’invasione (per pareggiare il calo demografico e la carenza di forza lavoro bruto). Soltanto che, per non mettere in difficoltá i suoi soci di maggioranza (i governi di Germania e Francia) preferisce che l’ondata migratoria di bassa lega investa preferibilmente la sola Italia, cui é stato assegnato il compito di fare da base "accogliona".

L'attuale governo  potrebbe mettere in pericolo questo disegno. Basterebbe che pretendesse la ripartizione automatica, paritaria e immediata dei migranti fra tutti i paesi europei.

Naturalmente, é estremamente improbabile che un qualsivoglia  governo italiano abbia il coraggio di fare ció. Cosí come é altrettanto improbabile che l’Unione Europea ed i suoi soci di maggioranza accettino la regola di eguali diritti ed eguali doveri.

All’Italia sará data apparente soddisfazione: Francia, Germania, Olanda e onorata compagnía accetteranno un paio di migliaia di “profughi” (accuratamente selezionati, in modo da lasciare da noi delinquenti, disadattati e aspiranti terroristi), Meloni e Salvini potranno menar vanto col loro elettorato di avere costretto i partner europei a “non lasciare sola l’Italia”, e tutto continuerá come prima, con la finzione di un minimo di apparente decenza in piú.

Vorrei sbagliarmi, ma temo che finirá proprio cosí.

Michele Rallo




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