domenica 6 novembre 2022

La macchina UE finisce allo sfaciacarrozze...?



La Von der Leyen non se n’é forse ancora accorta, impegnata com’é a giocare alla guerra. Non se n’é accorta  ma quel che resta del nucleo centrale dell’Unione Europea é prossimo al tracollo. Adesso, le conseguenze economiche della guerra  che Washington e Londra – con l’Unione Europea bovinamente al séguito – conducono contro la Russia, rischiano di portare in superficie il finora sommerso contrasto tra i vari stati europei.

(...) Principale nodo del contendere – va da sé – é il problema del gas. Ma, a ben guardare, sullo sfondo v’é anche un problema geostrategico d’ordine generale, sempre legato alle conseguenze della guerra. Se i nord- americani riusciranno ad imporre la totale interruzione dei rapporti economici fra Europa e Russia, la Germania dovrá giocoforza volgersi verso altri teatri.

Vedasi la recente visita di  Scholz  in Cina:   https://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2022/11/la-germania-tenta-un-avvicinamento-con.html

Ora, cosa significa questo per gli equilibri europei? Significa che al vertice della UE si profila adesso un brusco vuoto di potere, e che la donnetta di Bruxelles e la sua incredibile corte dovranno sempre piú spesso entrare in contrasto con i singoli governi nazionali.

 La Meloni avrá un’occasione d’oro per dimostrare alla UE che veramente “é finita la pacchia”, e che la Commissione Europea deve rimangiarsi tutte le manovre che sono state orchestrate  contro gli interessi italiani. Penso, in primissimo luogo, alla crociata contro l’agroalimentare italiano e la dieta mediterranea, accusati con molta fantasia di essere “cancerogeni”.

Certo, non ci sogniamo di immaginare che dietro questa crociata vi siano motivi diversi dalla semplice preoccupazione per la salute dei cittadini europei. Ma sta di fatto che questa produzione é vitale per la nostra economia. Senza di essa l’Italia sarebbe letteralmente sul lastrico, pronta per essere cucinata a fuoco lento dai figli di troika che vogliono farci fare la fine della Grecia.

Ecco, questa é l’occasione buona per un esordio scoppiettante della Meloni nei palazzacci europei. Un’occasione che non deve assolutamente lasciarsi sfuggire. Se dovesse chinare il capo a Bruxelles o se dovesse apparire arrendevole e remissiva, la sua personale credibilitá ne uscirebbe irrimediabilmente distrutta.

Stralcio di un articolo di Michele Rallo



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