martedì 12 aprile 2022

Ucraina. Le cause pregresse di un conflitto

 


Per capire le vere cause della terribile guerra in corso è necessario risalire a 30 anni fa quando il presidente sovietico Gorbachev promosse la fine della “guerra fredda, sciolse il Patto di Varsavia che univa i paesi alleati dell’URSS, e favorì la riunificazione della Germania. In cambio i presidenti degli USA Reagan e Bush senior ed il Segretario di Stato Baker si impegnarono a non far avanzare l’alleanza nord-atlantica (OTAN) verso Est.


Inoltre, già l’8 dicembre 1987 il presidente USA Reagan e quello sovietico Gorbacev avevano firmato l’importante trattato detto INF (Intermediate-range Nuclear Forces Treaty) che prevedeva la reciproca eliminazione dei missili nucleari “tattici” capaci di colpire gli obiettivi avversari nel raggio di qualche centinaio di kilometri. Negli anni successivi le due superpotenze distrussero anche a vicenda un gran numero di missili nucleari.

Tuttavia le promesse fatte dagli USA non furono mantenute. Nel corso degli ultimi 30 anni l’OTAN ha attuato una politica aggressiva ed ostile contro la Russia e ha inglobato 12 nuovi paesi dell’Est Europa, tra cui la Polonia, L’Estonia, la Lituania, la Lettonia, la Slovacchia, la Romania, circondando la Federazione russa con una corona di basi militari che hanno provocato grandi preoccupazioni in Russia

Solo l’Ucraina, un paese la cui storia è fortemente legata alla storia russa da mille anni, era rimasta neutrale ed il governo russo non aveva fatto nessuna azione ostile nei suoi confronti e non aveva avanzato alcuna rivendicazione territoriale. Ma nel 2014 si sono verificati due fatti nuovi che hanno molto preoccupato i Russi.  

In Ucraina è stato attuato un colpo di stato contro il governo legale del presidente Yanucovich che era stato eletto in regolari elezioni. Questo colpo è stato organizzato dagli USA (come risulta dalle intercettazioni telefoniche mai smentite tra la vice-segretaria di stato Victoria Nuland e l’ambasciatore USA a Kiev) e attuato da due partiti nazisti organizzati militarmente (Pravi Sector e Svoboda) e da cecchini provenienti dalla Georgia e altri paesi. Le formazioni paramilitari naziste sono le eredi delle formazioni che durante la Seconda Guerra Mondiale combatterono dalla parte di Hitler e massacrarono centinaia di migliaia di Ebrei. I partiti di sinistra sono stati posti fuori legge ed i militanti di sinistra sono stati perseguitati come ad Odessa dove decine di persone sono state uccise o bruciate vive nell’incendio appiccato alla Sede dei Sindacati.

Contemporaneamente il presidente Obama ha manifestato la volontà di ritiro americano dal trattato INF di eliminazione dei missili. Il 2 agosto 2019 gli Stati Uniti hanno formalmente revocato il trattato. Questo ha creato una situazione potenzialmente esplosiva in quanto, se fosse stata inglobata nell’OTAN anche l’Ucraina, gli USA avrebbero potuto installare i loro missili a medio raggio in prossimità della frontiera russa e i missili avrebbero potuto colpire le principali città russe in 4 o 5 minuti.

Non è inutile ricordare che il presidente Kennedy minacciò di scatenare una guerra mondiale nel 1962 quando l’URSS minacciò di installare missili a cuba a 90 miglia dalle coste della Florida e che la guerra fu evitata solo perché il presidente sovietico Krushchev saggiamente ritirò i missili.

Si può quindi capire la crescente preoccupazione dei dirigenti russi e le loro ripetute richieste di venire ad un accordo sulla neutralità dell’Ucraina, e di una serie di garanzie riguardanti la popolazione russa dell’Ucraina orientale fortemente discriminata e perseguitata Questa popolazione si era ribellata al colpo di stato chiedendo o l’annessione alla Russia (come nel caso della Crimea), o una forte autonomia (come nel caso del Donbass). Questa autonomia è stata riconosciuta riconosciuta dagli accordi di Minsk-2 del 2015 ottenuti con la mediazione della Cancelliera tedesca Merkel. Ma gli accordi di Minsk non sono stati rispettati e la popolazione del Donbass è stata attaccata militarmente e bombardata con migliaia di morti.

Il 15 dicembre 2021 la Federazione Russa ha presentato ufficialmente delle proposte molto ragionevoli (neutralità dell’Ucraina e rispetto degli accordi di Minsk). Sarebbe bastato per evitare la guerra che il presidente Biden avesse dichiarato che l’Ucraina non sarebbe mai entrata nella NATO, ma Biden si è rifiutato di farlo, ed anzi la sua prima provocatoria dichiarazione sulla Russia dopo la sua elezione è stata: “Putin è un killer”. Il vero scopo degli USA è infatti quello di indebolire la Russia e ridurla uno stato vassallo. Probabilmente iniziando la guerra, dopo che tutte le sue richieste di trattative erano state respinte, il governo russo è caduto in una trappola abilmente preparata dagli USA.

La guerra certamente sta causando sofferenze del popolo ucraino (compresa la componente russofona) e porterà gravi privazioni al popolo russo a causa delle sanzioni, ed a gravi conseguenze anche per l’Europa Occidentale la cui economia è fortemente legata agli accordi energetici con la Russia. Ma prima di condannare la Russia come aggressore, consiglio di rivolgersi per informazioni agli abitanti della Jugoslavia, Iraq, Libia, Afghanistan, Siria, tutti paesi finiti negli anni scorsi sotto le bombe o gli attacchi via terra degli USA e della NATO.

Se si vuole uscire da questa angosciosa situazione si deve arrivare ad una seria trattativa in cui siano contemperate le esigenze di sicurezza e benessere di tutti, della Russia, dell’Ucraina, della componente russofona dell’Ucraina, e di tutti gli altri popoli europei. Un’iniziativa può partire solo dall’Europa, perché gli USA ed i loro alleati dell’UK non sono interessati a far cessare una guerra che danneggia solo la Russia, il popolo ucraino e l’Europa Occidentale. Anche il governo di estrema destra ucraino che invoca l’intervento dell’OTAN che porterebbe alla Terza Guerra Mondiale, non aiuta la pace. Anche le continue fake news su massacri e stupri compiute dai Russi non aiutano la pace. Ricordiamo tutte le notizie false di massacri e su armi di distruzione di massa diffuse dalla Nato e dagli USA che poi si sono rivelate completamente false (come il massacro di Timisoara attribuito a Ceausescu, il massacro di Racak attribuito ai Serbi, il possesso di armi di distruzione di massa attribuito a Saddam, ecc.). Speriamo che alla fine il buon senso, la paura di un drammatico aggravarsi della situazione militare ed economica e la volontà di pace dei popoli prevalgano.

Vincenzo Brandi

 


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