Carissimi tutti, liberi e pensanti, come ci hanno insegnato i tarantini nella loro lotta per la vita, nell'affrontare un autentico sterminio della loro comunità. Quello che si progetta oggi contro l'umanità intera. Perché per la vita e per l'umanità, nel senso pieno della parola, è anche la nostra lotta. Ce l'hanno fatta diventare una classe di ultraricchi dal tasso di criminalità senza precedenti nella Storia, a forza di assalti a mano armata, farmaceutica, digitale, militare, mediatica.
Rastrellano gangster e terroristi per fingere una guerra di liberazione che non è che l'inizio della rivincita del nazismo, antica, perenne ambizione delle èlite psicopatiche e necrofaghe. Assoldano sguatteri della svendita dei diritti e delle ricchezze dei popoli e ne fanno ministri, premier, presidenti, generali.
Una Unione Europea, creata con un grande autodafe' per servire da base, sostegno e alibi culturale, per il rilancio imperialcolonialista statunitense, è ora pronta a immolare i propri popoli, in cambio del servizio di vivandiera.
Viviamo il momento più buio della Storia umana. Mai si era vista rigurgitare da un buco nero di esistenze fossili, di morti viventi, una tale ferocia contro l'uomo vero, l'essere umano vero.
Mai avevano raggiunto tali estremi di cinismo sanguinario, ottusità cerebrale, capacità di mentire, raggirare, subordinare la realtà nel suo contrario. Più che con i trucchi tecnologici, grazie alla passività indotta in tanti dall'idea che, da chi sta in alto, leader, presidente, papa che sia, debba discendere la luce della verità e del diritto. Non è mai stato così. È l'inganno più grande e ha funzionato tante volte.
Ma anche un inganno che è stato fatto saltare per aria tante volte, quando l'umano si è ripreso il suo posto nell'universo. E il suo posto è quello della dignità, della giustizia, della bellezza, dello stare insieme, della logica che ci mette in armonia con la realtà.
Realtà che, con l'imposizione della demenza, sanitaria, digitale, militare ci vogliono distruggere.
Napoleone, che pure qualcosa di buono ha portato tra gli straccioni di un mondo di diseguali, vedeva i secoli guardarlo dalle piramidi.
A noi basta essere guardati dagli spalti di Stalingrado per sapere come si deve fare, con chi è perché. Da quelle mura ci guardano orbite senza occhi, corpi senza arti, uniformi stracciate, ossa disfatte, ma anche fiori e alberi nutriti di corpi.
Quegli sguardi danno un senso alla nostra vita. Il senso più alto che ci sia stato dato. Voi siete qui perché lo sapete.
La battaglia è questa. C'è l'hanno imposta i rigurgiti della peggiore REVULSIONE culturale mai apparsa sulla Terra.
Dobbiamo accettare la sfida. Come a Stalingrado. Ne va della vita. Come a Stalingrado.
Amici, CE STANNO A RIPROVA'. LI FERMEREMO ANCHE STAVOLTA.
Fulvio Grimaldi
Questo è il mio messaggio alla manifestazione di Roma, SS Apostoli 9 apirle dalle 16.00. Lo leggerà Sandra, mia compagna e moglie alla quale ne devo buona parte dell'ispirazione.
Credo che questa di Roma, voluta da persone e gruppi di assoluta validità e rilevanza nel contrasto all'operazione bellico-sanitario-autocratica in corso, meriti ogni consenso, rafforzamento, continuità ed espansione. È un, iniziativa, insieme a tante altre meritevoli ed urgenti, che dovrebbero confluire in un movimento di massa, tale da bloccare questa muta di morti viventi che ci vorrebbero mangiare la vita con la libertà.
Questi analfabeti del pensiero e mummie del sentimento, si dibattono tra le rozze trovate con cui cercano di neutralizzare una società paralizzata da paure artefatte. Di idiozia provocatoria in farsa False Flag. Tra poco ci mostreranno un Putin pifferaio ologramma che trascina tutti i bambini ucraini verso l'abisso popolato da cromati bolscevichi.
Nel frattempo l'unico crotalo che è capitato dalle nostre parti non è
né bolscevico, né niente. Con le sue zanne tossiche rosicchiare ai nostri beni, alla nostra terra, alla nostra vita. Va messo in salotto da quel Zelenskij, fatto di nitroglicerina.
Ricordiamoci, non c'è guerra che questi sociologici abbiano scatenato con ecatombe di "donne e bambini" e civiltà rase al suolo, che non abbiano fatto precedere e giustificare da gigantesche menzogne e falsità, preparate da un giornalismo fattosi sguattero strillone. Maine, Perl Harbour, Golfo del Tonchino, Armi di distruzione di Massa, Gaza terrorista, donne lapidate, brogli elettorali, "dittatori " che ammazzano i propri popoli, palestinesi che lanciano sassi nervosi...tu, io, noi, loro, che sono cattivi, no vax, no pass, no Nato no Zelensky, NO NAZISTI DELLA NUOVA SPECIE.
Dall'ospedale d'eccellenza Spallanzani, venerdì 8 aprile 2022, ore 11.00.
Fulvio Grimaldi
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