mercoledì 9 marzo 2016

Intelligence su Turchia, Ue, Iran, Siria, Ucraina, USA e dintorni


Erdogan in pensiero

1) Il ministro degli Esteri turco, Ahmet Devutoğlu, si è incontrato col presidente iraniano Rouhani (5 marzo 2016). Evidentemente Erdoğan sta incominciando a impensierirsi dopo che la UE ha detto chiaro e tondo che la Turchia verrebbe lasciata sola dalla Nato se gli venisse in mente di fare la guerra con la Russia. Insomma, fratello Erdoğan ha capito che ha tirato troppo la corda. Inoltre i recenti colloqui tra UE e Turchia sono stati molto freddi. Voci ben informate ritengono che Erdoğan ha capito di essere isolato in Occidente ed è quindi preoccupato per la propria sorte. I media turchi lo vorrebbero morto, gli uomini d'affari lo vedono ormai come un grosso ostacolo e  mi sa tanto che la Magistratura e l'Esercito non vedono l'ora di vendicarsi delle epurazioni che hanno subito da parte sua.  Interessante è notare che questo riavvicinamento con l'Iran avviene contestualmente e in contrasto al tentativo arabo guidato dall'Arabia Saudita di isolare Hezbollah e il Libano. 


Ucraina isolata

2) La seconda notizia, che ritengo abbastanza sensazionale, è la dichiarazione della UE che l'entrata dell'Ucraina nella UE e nella Nato dovrà aspettare almeno un quarto di secolo (proprio così: 25 anni!).

3) Sul fronte ucraino segnalo tuttavia l'offensiva di alcuni deputati europei, capeggiati da deputati polacchi che fanno i favori a Kiev, di sanzionare personalmente Putin e altre personalità russe per il caso Shavchenko.  


Chi è Nadia Savchenko? Ex top-gun dell'aviazione ucraina, ex tiratore scelto, deputata del partito ultranazionalista Unione Panucraina "Patria", la Savchenko è detenuta in Russia con l'accusa di aver procurato volontariamente la morte di due giornalisti russi nel Donbass. Avrebbe aiutato il Battagione Aidar ad aggiustare il tiro delle proprie armi con la conseguente uccisione dei due giornalisti. Il Battagione Aidar è uno squadrone paramilitare accusato persino da Amnesty International di crimini di guerra, ed espressione dei partiti fascisti Settore Destro e Svoboda.

Sarà interessante vedere come si districherà la Mogherini da questa patata bollente. Le accuse russe sono serie e non campate per aria. La Savchenko rischia molti anni di carcere. Tuttavia godrebbe di immunità diplomatica, dato che è delegata ucraina al Consiglio d'Europa. Poiché la Russia conosce benissimo la posizione di questa detenuta, penso che l'immunità diplomatica non copra casi di omicidio volontario. Ciò su cui in effetti la UE potrebbe veramente eccepire è la legittimità della sua detenzione in Russia invece che in Europa (ma dove? in Ucraina? LoL :-)). Quindi una grana squisitamente politica che investe direttamente l'attuazione degli accordi di Minsk2.


Nel frattempo Kiev sta tastando il terreno con provocazioni militari per capire se può lanciare un'offensiva su Donetsk. La UE e gli USA gliela lasceranno tentare?
O meglio, qualcuno nella Nato e negli Usa darà il via libera a Kiev?

4) Infatti in campo imperiale la confusione e i contrasti aumentano, coi neocons e molti militari che cercano apertamente di boicottare la diplomazia di Obama. Buon ultimo il comandante in capo della Nato che continua ufficialmente a parlare della Russia come grande e continua minaccia. Come la mette allora col taglio del 5% delle spese militari decise dal governo russo proprio mentre gli Usa chiedono all'Europa di quadruplicarle? Chi è che minaccia chi?

Piotr



P.S.
Due noterelle per divertimento in cui metto a frutto un lungo soggiorno lavorativo a Istanbul, grazie al cielo prima del governo dell'AKP. Possono essere utili per chi non sa già.
"Erdo
ğan" si pronuncia "Erdo'an". La "g", se non mi ricordo male, è una ex aspirata ora soppiantata da una leggera chiusura della glottide con un prolungamento della vocale precedente. Similmente "Devutoğlu" si pronuncia "Devuto'lu". Se non sbaglio il suffisso "ğlu" significa "figlio di" (e non fate gli spiritosi!).

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