Da diversi mesi la Bce, come altre banche mondiali, applica il quantitative easing, ovvero acquista titoli di Stato dei Paesi europei, tra cui ovviamente l’Italia, e da qualche mese applica anche i tassi negativi ovvero punisce chi tiene grandi liquidità sui conti correnti. Ma queste misure finora non sono state risolutive, né in Europa né altrove perché non affrontano i problemi reali che affliggono le economie del Vecchio Continente.
Non permettono ai singoli Paesi di uscire dalla trappola fatale rappresentata da livelli insostenibili di tassazione, da un debito che continua ad aumentare e dalla prevalenza delle logiche e degli interessi del mondo finanziario e bancario. Né il quantitative easing ovvero l’acquisto di Titoli di Stato da parte della Bce né i tassi negativi hanno favorito la crescita reale.
Anzi, vanno nella direzione sbagliata. E’ come pensare di salvare un tossicodipendente dandogli ancora più droga. E’ quel che sta facendo Mario Draghi, che fa di tutto per lusingare i mercati finanziari. Missione compiuta, un’altra volta. Ma in tal modo si comporta come un pusher. E alla lunga non salverà l’economia europea.
Marcello Foa
Fonte: http://blog.ilgiornale.it
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.