I
media asserviti, pieni di “dottor linguetta” (siamo al 74° posto
nella classifica relativa alla libertà di stampa, dopo lo Zimbawe),
ci stanno riempiendo di fumo, anzi stanno creando una vera e propria
cortina fumogena, come facevano le navi da guerra nelle due Guerre
Mondiali, per nascondere la posizione della nave. Nave che oggi si
chiama Verità.
Il
Segretario del partito sceglie i candidati. Ovvio che scelga gli
obbedienti, gli affidabili, gli ossequiosi. Fuori i piantagrane,
indipendentemente dal quoziente intelligenza. Fuori chi osa pensare
con la propria testa. Devono essere talmente coperti ed allineati da
vestire i miserabili panni del “franco tiratore” ad ordine del
Segretario.
Nel
nuovo Parlamento (Camera e nuovo Senato) si avrà un solo ramo
elettivo: la Camera. Ma con un premio di maggioranza tale che di
fatto meno di un terzo degli elettori (un terzo, si badi bene, dei
votanti, cioè del 50% circa, cioè di fatto del 15% degli aventi
diritto) avrà la maggioranza assoluta.
Quindi
avremo una blindatura a priori della fiducia al Governo.
Il
Senato sarà, absit injuria verbis, un coacervo di uscieri, che si
gingilleranno con la marginalità della forma del convivere della
Società.
Così
concepito e controllato il nuovo Parlamento nominerà il nuovo
Presidente della Repubblica (di fatto nominato dal Segretario del
partito di maggioranza), che avrà fra le sue prerogative, la nomina
di buona parte del nuovo Senato, la nomina del Presidente della nuova
Camera (quella legislativa; e sappiamo che, ad esempio, la
compilazione del calendario dei lavori è un atto importantissimo
della vita politica), nomina i Giudici Costituzionali, nomina i
membri laici del CSM (Consiglio Superiore della Magistratura).
Il
nuovo presidente del Consiglio avrà potere di revoca dei Ministri.
Di
fatto verranno esclusi i partiti minori, con esclusione di milioni di
elettori, cioè si conculcherà ogni vera opposizione.
Tutto
questo porterà il Governo ad agire al di sopra di ogni vero
controllo.
Se
si volesse operare una vera svolta, un vero cambiamento si potrebbe
(restando nell’ambito della “democrazia parlamentare”) rendere
la Camera dei Deputati eletta con stretto sistema maggioritario, ed
il Senato eletto con stretto sistema proporzionale. In più si
dovrebbe rendere il Senato rinnovabile per il 50% (la metà) ogni tre
anni. Senato che non potrebbe essere sciolto dal Presidente della
Repubblica, Senato che avrebbe la prerogativa di poter mettere in
stato di accusa il Presidente della Repubblica stesso. Non potrebbe
legiferare ma potrebbe porre il veto sulle leggi approvate dalla
Camera, ed avrebbe il compito di decidere sulla eleggibilità e sulla
decadenza di deputati e senatori, parteciperebbe alla elezione del
presidente della Repubblica e vigilerebbe (commissioni) sull’attività
parlamentare. In più nominerebbe sia parte dei Giudici
Costituzionali, sia di parte del membri del CSM.
Così,
in estrema sintesi, si salvaguarderebbe la forma “democratica
parlamentare”.
Invece
stanno usando l’apripista Renzi per costruire una forma di
dittatura mascherata. Renzi funge da spazzino del presente sfasciato
Stato. Ma il prossimo Capo del Governo sarà un uomo caro ai “poteri
forti”, un macellaio che ci porterà allo stato, anzi, peggio,
della Grecia, ostaggio dei poteri finanziari. Sarà una dittatura
legittimata dalle leggi democratiche, con lo scopo preciso di
svendere quel che resta dello Stivale. Sarà un uomo caro alla
BCE, gradito al FMI,
prono alla Goldman
Sachs, al solito. Di
becchini, di iene, di sciacalli, che si vendono per un piatto di
lenticchie, è pieno il mondo e l’Italia in particolare.
Ma
attenzione! La Storia, persona seria e che non fa sconti, insegna che
sempre la corda troppo tirata si spezza. E siamo vicini alla rottura:
si vedono già molte sfilacciature.
E
quando la corda si spezza appaiono sulla scena uomini spicci, con la
cintura sopra la giacca e stivali o scarponi. Uomini che non vanno
per il sottile.
La
“democrazia parlamentare” ancora una volta ha dimostrato essere
talmente il male
assoluto
da costringere i suoi lecchini, i suoi sostenitori più radicali a
rinnegarla di fatto e a tentare di modificarla in altro, in qualcosa
di diverso. In una dittatura mascherata, appunto.
Non
hanno il coraggio di ammettere che era tutto sbagliato, che era tutto
una falsa montatura, un fantasma inesistente.. Dovrebbero avere il
coraggio virile di riconoscere che avevano ragione, e tanta, i due
Innominabili del secolo scorso. Dovrebbero riconoscere che la
carneficina ordinata dai “poteri forti” contro Germania ed Italia
fu un errore epocale dettato dalla paura del nuovo. Dovrebbero
riconoscere che le idee nuove proposte erano una bomba messa sotto la
poltrone dei privilegi, dell’usura, dell’egoismo, della falsità,
dello sfruttamento.
La
Storia comincia a vendicarsi.
Aspettatevi
di rivedere, e sarebbe proprio ora, uomini con la cintura sopra la
giacca,
Per
fare, finalmente, pulizia.
Un
modo spiccio ci sarebbe: uscire dall’Euro.
Se
esce l’Italia, l’Euro muore.
Se
muore l’Euro, salta il mondo come lo conosciamo.
E
non sarebbe rimpianto.
Fabrizio
Belloni
Cell.
348 31 61 598
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