giovedì 27 marzo 2014

Un parere su Matteo Renzi, il rottamatore delle Province

L’Italia è morta, viva l'Italia. 
Il rottamatore riesce nell’impresa. Finalmente renzie si può fregiare a pieno titolo del nomignolo che sin dall’inizio della sua carriera nefanda gli è stato affibbiato, quello di “rottamatore”. Sì, ora se lo merita senza ombra di dubbio, è riuscito a compiere l’opera per la quale è stato inviato. Facendo ricorso alla fiducia, il senato ha approvato un testo che di fatto trasforma le province in «enti territoriali di area vasta» affidandone le funzioni alle «città metropolitane».
L’Italia è sfranta… rottamata! Basta bene comune, basta identità locale, basta senso della comunità, basta tradizioni culturali…. diventiamo tutti cosmopolitani. Insomma la dismissione delle province ha dato il colpo finale all’italianità. Abbattere le province non giova e non serve a nulla dal punto di vista del risparmio economico e dell’efficienza amministrativa. Le province sono un legante necessario fra i comuni che si identificano in un determinato luogo, con un proprio capoluogo riconosciuto.
Avrebbe dovuto eliminare i carrozzoni del sottogoverno e fonte di spese abnormi, zavorra istituzionale in contrapposizione allo Stato, trattandosi di staterelli nello Stato: le regioni. Le regioni sono il vero male dell’Italia, la fonte di ogni corruzione e dell’esaustione di ogni socialità comunitaria. Le regioni costituite a tavolino che non rappresentano l’identità bioregionale dei luoghi. Le regioni che prese una per una costano ciascuna come un governo centrale. Le regioni che soddisfano i bisogni della mafia e dell’individualismo pecoreccio della politica, quello dei posti al vertice gestionale sul territorio.
Piango su me stesso e sulla povera Italia. Purtroppo. Piango su me stesso perché ho votato alle primarie del PD per renzie segretario, nella tenue speranza che potesse sanare gli errori della obsoleta e stantia classe dirigente dalemiana. Piango per le piccole comunità che si definivano “in provincia di..”. Che ora non avranno più nome né forma. Saranno come il “genitore 1 e genitore 2” che non significano nulla, che possono essere maschio femmina gay transgender alieno animale zombie golem. Fine dell’umanità e fine dell’italianità…..
Infine renzie può rappresentare la vera faccia ghignante di cui si è fatto portatore: rottamatore.

Paolo D’Arpini - Referente Rete Bioregionale Italiana
Portavoce European Consumers Tuscia
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