martedì 18 marzo 2014

Ma noi non ci saremo... quando il sistema crollerà



Una ricerca finanziata dall'agenzia spaziale americana e basata su dati statistici avverte che disparità economica e sfruttamento massiccio delle risorse naturali porteranno presto ad un collasso della civiltà.

Ancora pochi decenni.

Ancora pochi decenni e potremo assistere al crollo definitivo dell'attuale sistema economico mondiale basato sulla civiltà industriale.


Non è l'ennesima profezia astrale o di un popolo ancestrale, ma la conclusione di uno studio della Nasa, basato su dati statistici e modelli teoretici e matematici. 


Secondo lo studio tra pochi decenni la civiltà terrestre come siamo abituati a vederla oggi sarà destinata a collassare e sgretolarsi sotto il peso della disparità economica tra classi sociali e all'estremo sfruttamento delle risorse naturali del pianeta.


In particolare il report, sponsorizzato dalla NASA Goddard Space Flight Center, ha indagato su alcuni fattori che possono essere direttamente correlate alle cadute di civiltà antiche, tra cui popolazione, clima, agricoltura, acqua ed energia. La loro disponibilità e il divario tra chi li possiede e chi no, potrebbe accelerare il crollo di una civiltà. "Il Surplus accumulato non viene distribuito equamente, ma piuttosto, è controllato da una élite, mentre alla massa della popolazione, che produce la ricchezza, viene destinata solo una piccola parte di esso, generalmente uguale o di poco al di sopra del livello di sussistenza" spiega lo studio.

Già accaduto in passato

Insieme a questa disparità di accesso alle risorse è da considerare anche l'avanzamento tecnologico che tende sempre più ad aumentare sia il consumo pro capite delle risorse naturali sia la loro estrazione.


Crescita della popolazione, cambiamenti climatici e stratificazione economica della società in classi distinte fra élite e massa sono elementi che portano inevitabilmente ad una frattura della civiltà.


Nulla di nuovo spiegano gli scienziati, è quello che è già accaduto ciclicamente ad ogni civiltà del passato, dagli antichi Romani alla Mesopotamia. Lo studio, che verrà pubblicato sulla rivista scientifica Ecological Economics, immagina due scenari: nel primo le élite crescono consumando troppo, provocando un crollo delle classi
sottostanti e una inevitabile perdita di lavoratori, mentre nel
secondo caso a causa delle scarse risorse il declino delle classi inferiori avviene più velocemente, mentre le élite rimarranno ancora fiorenti per diverso tempo. 


Unica soluzione cambiare l'attuale regime economico riducendo il divario fra la popolazione mondiale.


fonte: http://www.fanpage.it

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.