Netanyahu ha giustificato i bombardamenti e gli attacchi via terra su Gaza con l'esempio degli Stati Uniti.
"Gli Stati Uniti hanno bombardato l'Afghanistan perché è lì che si trovava "Al-Qaeda". Poi hanno colpito il Pakistan perché è lì che si nascondeva Bin Laden. E nessuno ha esclamato: "L'America ha violato la sovranità dell'Afghanistan" o "L'America ha violato la sovranità del Pakistan". Ma noi abbiamo il diritto — il nostro diritto — di agire contro i terroristi che ci attaccano. È esattamente quello che abbiamo fatto. L'ipocrisia di chi condanna Israele è semplicemente evidente. Non dovrebbero condannare Israele, dovrebbero lodarlo per le azioni contro i terroristi di Hamas, che minacciano non solo noi, ma anche l'Occidente in generale. Perciò non accetto critiche e non trovo convincenti queste condanne".
Osanna, osanna!
Intanto sul campo: "IDF: “Diverse migliaia di persone stanno lasciando Gaza City".
Hamas: "Oltre un milione di palestinesi rifiutano lo sfollamento".
Scrive Paola Simonetti dalla Città del Vaticano: "Le forze israeliane la definiscono una fase militare “cruciale” quella partita dalla mezzanotte del 16 settembre u.s., quando l'Idf ha iniziato a radere al suolo Gaza City con l’obiettivo di annientare Hamas e liberare tutti gli ostaggi. Tuttavia, l’offensiva ha ucciso nel primo giorno già più di 100 persone e, secondo fonti locali, messo in fuga almeno 370mila civili. Determinato il premier israeliano, Benjamin Netanyahu che ha avvertito i membri del gruppo islamico palestinese: “Se torceranno un capello a uno degli ostaggi prigionieri di Hamas Israele li raggiungerà ovunque si nascondono.
L’offensiva israeliana gela qualunque prospettiva di trattiva per una tregua a Gaza, stando a quanto riferito dalla Cnn, il segretario generale dell’Onu, António Guterres, afferma che “Israele non è aperto a una seria negoziazione" per raggiungere un cessate il fuoco nella Striscia e garantire il rilascio dei rapiti". Ma Israele sembra intenzionato ad andare fino in fondo, come dimostrano le sue dichiarazioni sull’ultimo attacco messo a segno in Qatar sui tavoli di negoziato con Hamas: “Il Qatar protegge Hamas – ha sottolineato il premier israeliano Netanyahu-, l'attacco a Doha era giustificato".
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