La parola "Olistico" deriva dal greco "Olos" che significa "Tutto, intero, totalità". Nella filosofia olistica l'Uomo è visto come un'Unità, nella quale gli aspetti fisici, mentali, emozionali e spirituali non possono essere scissi ed analizzati separatamente − come di solito accade nella nostra civiltà contemporanea − ma osservati nella loro totalità. Non è possibile, infatti, prendersi cura soltanto di alcuni di questi aspetti − magari trascurandone altri − ma occorre avere attenzione per ogni parte di noi, poiché tali parti sono strettamente correlate tra loro.
Ciò significa che non è sano − e forse per certi versi versi nemmeno possibile − occuparsi, ad esempio, del solo elemento fisico, a discapito delle componenti emozionale, mentale e spirituale, proprio perché noi siamo la risultante di tutti questi fattori.
Siamo perciò esseri complessi, i cui molteplici aspetti sono strettamente correlati fra loro. Ne deriva che, per rendere la nostra vita sana e felice, è necessario che tutti gli elementi di cui siamo composti siano in rapporto di reciproco e armonico equilibrio.
La Rete Olistica Adriatica (ROA), così chiamata perché nata a Pescara sul mare Adriatico, ma che vuole essere un punto di riferimento per il Mondo Olistico in tutt'Italia, nasce il 12.12.2012 da un'idea di Michele Meomartino − scrittore, organizzatore di attività culturali e Presidente del Centro Olis di Montesilvano (PE) − subito condivisa da Alberto La Morgia − Ingegnere, Counselor Relazionale e Coordinatore di attività olistiche e che da quasi trent'anni si occupa di meditazione Sahaja Yoga. ROA, presentata ufficialmente il 2 marzo 2013 presso l'Auditorium "Castellammare" di Pescara, è costituita da varie associazioni, gruppi e singoli operatori di differenti orientamenti che si impegnano, nel rispetto delle singole specificità, a creare sinergie e collaborazioni nel variegato e spesso frammentato mondo olistico. Scopo della ROA è di contribuire a costruire una Nuova Umanità, più ricca di relazioni e di cura, più giusta e solidale, più libera e responsabile e anche più gioiosa e amorevole.
La rete che, ad oggi, conta oltre 100 adesioni provenienti da diverse regioni italiane, è un semplice ed efficace strumento di servizio, dove la circolarità e la condivisone delle informazioni offrono a tutti la possibilità di individuare interessanti sinergie e fattive collaborazioni. Una ricerca che non esclude un sano e benefico esercizio di amicizia.
Qualche anno fa il Prof. Enrico Cheli, il Dr. Nitamo Montecucco, con la partecipazione di Ervin Laszlo e Paul H. Ray, hanno presentato il libro “I Creativi Culturali”, una sorta di sondaggio sociologico per stabilire quanti fossero in Italia i cosiddetti Creativi Culturali, cioè i creatori attivi di una nuova cultura, della quale anche il settore olistico è considerato espressione. Ebbene da questo studio è emerso un numero incredibilmente alto di creativi culturali: il 35% della popolazione italiana! Reputando il risultato così ottenuto un possibile errore di stima, il sondaggio è stato ripetuto più volte, ma l'esito è restato invariato e ha raggiunto a fine 2012 la soglia del 40% con tendenza a crescere ancora.
Se poi, a questo dato, già di per se così significativo, si aggiungesse quello di coloro che, pur non essendo direttamente parte di questo settore, simpatizzano per i Creativi Culturali/Ricercatori Spirituali la percentuale sale ad oltre l'80%.
Il Mondo Olistico non è perciò una nicchia, ma una realtà capillarmente diffusa all'interno della popolazione, sebbene non ancora rappresentata adeguatamente nella cultura e nelle istituzioni pubbliche.
Nel comune intento di “Crescere insieme consapevolmente” (come indicato nel logo stesso della ROA) la Rete Olistica Adriatica vuole dunque rappresentare e dare voce in maniera strutturata e organizzata a questa parte così significativa della cultura e della spiritualità emergente.
Alberto La Morgia
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