Un contributo alla lettura della legge n. 68 "Disposizioni in materia di delitti contro l'ambiente" è venuto in questi giorni dall'Ufficio del Massimario della Corte di Cassazione, che ha pubblicato una relazione sulla nuova normativa a firma del Consigliere Pietro Molino.
Nei giorni successivi all’approvazione della Legge sui delitti ambientali, abbiamo riportato letteralmente i nuovi delitti in danno dell’ambiente introdotti nel Codice Penale, indicando che la previsione di un nuovo autonomo titolo, era una delle novità, non l’unica, contenuta nella nuova normativa. La legge n. 68 contiene infatti elementi di novità anche in altri ambiti che interessano più direttamente le Agenzie Ambientali ed il ruolo degli operatori dediti al controllo ambientale.
Appena nata, la legge ha da subito avuto contrari e favorevoli, le due posizioni si sono contrastate ed il dibattito è tuttora aperto. Abbiamo cercato di darne una "piccola testimonianza" attraverso la rassegna stampa sugli ecoreati.
Molte le questioni dibattute, non risolvibili in prima battuta, per comprendere cosa sarà di questa nuova normativa dobbiamo aspettare l’applicazione da parte della giurisprudenza e l’interpretazione della dottrina.
(Fonte: Arpat)
Nei giorni successivi all’approvazione della Legge sui delitti ambientali, abbiamo riportato letteralmente i nuovi delitti in danno dell’ambiente introdotti nel Codice Penale, indicando che la previsione di un nuovo autonomo titolo, era una delle novità, non l’unica, contenuta nella nuova normativa. La legge n. 68 contiene infatti elementi di novità anche in altri ambiti che interessano più direttamente le Agenzie Ambientali ed il ruolo degli operatori dediti al controllo ambientale.
Appena nata, la legge ha da subito avuto contrari e favorevoli, le due posizioni si sono contrastate ed il dibattito è tuttora aperto. Abbiamo cercato di darne una "piccola testimonianza" attraverso la rassegna stampa sugli ecoreati.
Molte le questioni dibattute, non risolvibili in prima battuta, per comprendere cosa sarà di questa nuova normativa dobbiamo aspettare l’applicazione da parte della giurisprudenza e l’interpretazione della dottrina.
(Fonte: Arpat)
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