Nel nostro paese il 25 Aprile e il 1° Maggio sono le due ricorrenze annuali più importanti introdotte per celebrare la lotta che le masse popolari conducono da 150 anni a questa parte per emanciparsi dalla borghesia e dal clero.
Quest’anno la celebrazione di queste due gloriose ricorrenze si scontra con la dura e triste realtà che stiamo vivendo: la soppressione da parte del governo Renzi di quanto restava ancora della Costituzione, dei diritti e delle conquiste che avevamo strappato alla borghesia e al clero, l’abbrutimento culturale e morale che, fomentato dalla borghesia e dal clero, guadagna terreno tra le masse popolari del nostro paese.
Ma sbaglia chi si lascia demoralizzare da questi eventi. Di fronte alle difficoltà, bisogna al contrario rafforzare la nostra volontà di lotta, la decisione nel perseguire la rinascita del movimento comunista, la certezza che se seguiamo la giusta via indicata dal nuovo Partito comunista italiano possiamo rimontare la china.
Il Renzi Matteo è impegnato a distruggere quanto resta delle conquiste economiche, politiche e culturali delle masse popolari nel nostro paese e a implicarlo sempre più nella guerra con cui la Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti europei, americani e sionisti devasta su scala crescente il mondo. Basta ricordare che ogni giorno
questa comunità di criminali solo nel Medio Oriente fa uccidere dai suoi mercenari, membri delle sue forze armate regolari o delle milizie private a cui appalta la sua guerra, centinaia di uomini, donne e bambini.
Quando i suoi portavoce esprimono cordoglio per i morti nel Mediterraneo, fanno della pura e cinica ipocrisia per attenuare l’indignazione che le loro azioni suscitano in ogni persona onesta. Quando Bergoglio proclama in pubblico il suo dolore per il massacro, anzitutto bisogna chiedersi perché non mobilita in massa i suoi fedeli contro i responsabili del massacro: i capi delle grandi potenze
europee, degli USA e di Israele.
Ma è puerile fare la morale a persone che non riconoscono alcuna morale umana. La loro commozione di fronte all’ecatombe di uomini, donne e bambini è solo commedia: speculano sull’emozione delle masse popolari, cercano di riguadagnare con le parole il consenso che hanno perso con la loro politica di crisi, di miseria e di guerra. In realtà ogni giorno con le armi uccidono direttamente sul terreno molte più persone di quante ne fanno affogare nel Mediterraneo o ne uccidono ai confini tra il Messico e gli USA.
Stralcio di un comunicato di
npci - nuovopci@autistici.org
Possiamo vincere! La vittoria dipende principalmente da noi!
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