mercoledì 4 dicembre 2024

Petizione LEAL per abolire l’obbligo dei test sugli animali...



La petizione di LEAL Lega Antivivisezionista “NO VIVISEZIONE Aboliamo l’obbligo dei test sugli animali” chiede a tutti i cittadini di unirsi e con una firma dal sito leal.it, chiedere con forza che anche in Italia, come negli Stati Uniti, venga introdotta la non obbligatorietà dei test sugli animali e di esprimere il proprio rifiuto nei confronti della sperimentazione animale. La scienza moderna offre alternative valide e più etiche per una ricerca che non richiede l’uso di animali vivi e che abbandoni pratiche obsolete e crudeli.

In Italia, l’obbligo di testare farmaci e sostanze sugli animali persiste, nonostante i significativi progressi verso metodi scientificamente innovativi: modelli matematici computerizzati, organoidi e organi su chip, solo per citarne alcuni. Metodi che offrono soluzioni più etiche e più efficaci per la ricerca, considerato che le differenze genetiche tra specie compromettono l’affidabilità dei test sugli animali. Chiediamo che anche l’Italia segua le orme degli Stati Uniti dove, nel 2022 grazie all’introduzione del FDA Modernization Act 2.0 è stato eliminato l’obbligo di testare i farmaci sugli animali prima della sperimentazione umana, lasciando spazio a test scientificamente più avanzati promuovendo e finanziando l’uso di alternative alla vivisezione.

Gian Marco Prampolini presidente LEAL commenta: “Superare l’ostacolo dell’obbligatorietà dei test sugli animali sarebbe un significativo passo verso il cambiamento nella pratica della sperimentazione. Un impegno che deve essere concertato dalla comunità scientifica, dalle istituzioni regolatorie e dalle industrie per promuovere la ricerca e lo sviluppo di metodi sostitutivi. È fondamentale che gli istituti di ricerca investano in innovazioni scientifiche e che, a tutti i livelli, si lavori verso una maggiore accettazione di proposte normative per facilitare un radicale cambiamento nella pratica della sperimentazione animale”.

Le firme saranno inviate a  Giorgia Meloni - Presidente del Consiglio, Annamaria Bernini - Ministro dell'Università e della Ricerca, Orazio Schillaci - Ministro della Salute, ed altri...

Silvia Premoli - Ufficio Stampa LEAL








Per firmare la petizione: https://leal.it/petizioni/

martedì 3 dicembre 2024

5 dicembre: Giornata mondiale del suolo...


Il 5 dicembre cade la GIORNATA MONDIALE DEL SUOLO. Sappiamo bene quanto sia importante la cura ed il rispetto per questo bene insostituibile e quanto, purtroppo, il suolo sia invece in pericolo, oggetto di deturpazione, sfruttamento e mercificazione, in modo spesso indiscriminato, in tante parti del mondo, come spesso accade anche nel nostro paese. Gli effetti sono sotto gli occhi di tutti: dissesto idrogeologico, deforestazione, consumo di suolo ecc. Italia Nostra Castelli Romani propone al pubblico una iniziativa di informazione e riflessione in particolare, in compagnia di Gabriel Marrugo, rappresentante ONPOC Organizzazione Popoli Originari della Colombia, una testimonianza importante perchè proveniente dalla comunità indigena locale delle foreste della Colombia, un attivista che ha subito diversi attentati insieme alla sua gente, vittima di massacri e deportazioni coatte. Gabriel Marrugo è accompagnato da Roberto Salustri, Coordinatore Guardiani delle Foreste ed ecologo. Avremo l'occasione anche di fare alcuni riferimenti alla nostra realtà locale dei Castelli Romani con Tiberio Scozzafava, ricercatore e studioso di geopedologia. Info: Enrico Del Vescovo, 3331135131. Vi aspettiamo !

Il 5  dicembre 2024,  ore 18:00, presso il Centro Socio-culturale Viale Dusmet n.20 (accanto alla Biblioteca comunale) Grottaferrata.



lunedì 2 dicembre 2024

Trentino crudele. L'orso M91 giustiziato senza appello...

 


Nella notte del 1 dicembre 2024 l'orso  M91 è stato abbattuto in Trentino. l’autorizzazione è stata firmata dal presidente della Provincia Autonoma di Trento Maurizio Fugatti, e l’uccisione ha avuto luogo nel comune di Sporminore, come parte delle disposizioni della legge provinciale 9/2018. La condanna è stata eseguita a poche ore dal provvedimento senza dare la possibilità di impugnazione alle associazioni. La Provincia di Trento ha giustificato l'abbattimento sostenendo che M91 aveva mostrato comportamenti pericolosi.

Ma -a parere degli scriventi-  l'orso non ha mai mostrato aggressività.  M91 era stato coinvolto in un incontro con un turista senza reagire in modo violento, nonostante le provocazioni. Le associazioni LEAL, LEIDAA e OIPA commentano: “Interverremo nelle opportune sedi giudiziarie per dimostrare l'illegittimità del decreto con conseguente danno alla fauna selvatica e uccisione di un animale (protetto) non necessitata”.

M91 era un giovane orso di circa due anni, monitorato attraverso tecnologie come il radiocollare. La decisione di abbatterlo è stata presa a dispetto delle necessità di preservare la fauna selvatica e nella fattispecie rappresenta l’ennesima sfida da parte della Provincia a chi con serietà e professionalità tutela animali e ambiente”.
 
Silvia Premoli - LEAL Lega Antivivisezionista
Ufficio Stampa, Comunicazione





domenica 1 dicembre 2024

Taiwanesi... più cattivi degli squali...

 


Gli squali  regolano le popolazioni di altre specie e garantiscono l’equilibrio dei nostri ecosistemi marini. Senza di loro, i mari rischiano di perdere il loro equilibrio naturale, divenendo sempre più impoveriti e vulnerabili.

Abbiamo visto da vicino una pesca brutale che impiega i cosiddetti "palangari": cavi lunghi chilometri con migliaia di ami affilati, che catturano indiscriminatamente ogni forma di vita marina.

Durante la spedizione, abbiamo documentato l’attività di un peschereccio taiwanese che, in sole 25 ore, ha catturato e ucciso 84 squali. Un numero agghiacciante, che rappresenta una delle tante operazioni di pesca intensiva nell’alto mare, in zone dove nessuna legge protegge la vita marina e il profitto conta più della sopravvivenza della fauna.

In questa sorta di “far west” degli oceani, la pesca industriale colpisce non solo gli squali ma anche altre specie protette, come le tartarughe.

Giuseppe Ungherese - Greenpeace Italia