Oggi la situazione del Kosovo ridiventa esplosiva dopo che gli abitanti serbi delle regioni settentrionali si sono opposti all’insediamento forzato di tre sindaci albanesi votati solo dal 3% della popolazione in tre cittadine della regione serba. Il tentativo è stato appoggiato dalle truppe di occupazione della NATO, tra cui anche truppe italiane.
Ricordiamo che il Kosovo fu strappato alla Jugoslavia nel 1999 con un’aggressione militare del tutto illegale della NATO che si tradusse in 78 giorni di feroci bombardamenti su ciò che rimaneva della Federazione Jugoslava, con la distruzione sistematica di infrastrutture civili e fabbriche, e l’uccisione di molti civili. L’Italia, allora guidata da MASSIMO D’ALEMA, e con SERGIO MATTARELLA come Ministro della Difesa, fu il fulcro dell’attacco. Gli aerei della NATO partirono tutti da basi italiane.
Dopo il cessate il fuoco il Kosovo fu occupato da truppe della NATO, tra cui anche truppe italiane. Gli USA costruirono nel paese la loro più grande base in Europa – BONDSTEEL – tuttora operante. Il governo fantoccio del paese fu affidato a bande di tagliagole e narcotrafficanti. A testimonianza di questo basti ricordare che persino i tribunali internazionali controllati dalla NATO sono stati costretti a mettere sotto accusa - tra gli altri - anche i due principali capi politico-militari kosovari, THACI e HARADINAJ, per uccisione di oppositori politici, traffico di organi di prigionieri uccisi, narcotraffico, estorsioni, commercio di armi e auto rubate, sfruttamento della prostituzione, saccheggi...
Vincenzo Brandi
Segnalo l’ultimo libro scritto da ENRICO VIGNA sul Kosovo per conto della casa editrice Città del Sole: "KOSOVO 1999. ALBANESI E MILIZIE KOSOVARE DI AUTODIFESA CHE HANNO LOTTATO PER LA JUGOSLAVIA – un aspetto di storia mai raccontata" - Il ricavato della vendita del Libro andrà alle organizzazioni di soccorso SOS KOSOVO-METRONIA e SOS JUGOSLAVIA/CIVG ITALIA.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.