lunedì 30 settembre 2013

Israele - Le radici dell’ebraismo e la devianza sionista


Un detto popolare recita “Il mattino ha l’oro in bocca”. Dev’essere vero poiché stamattina mi sono svegliato di buon’ora, fuori era ancora buio, un buio che però annunciava la luce, l’imminente aurora… Mi son svegliato al rimbombo del tuono ed al flash di un lampo. L’estate è finita, l’autunno con le sue piogge prende il sopravvento.

Mi piace l’autunno, sarà perché son nato agli inizi dell’estate, il 23 giugno, e dopo tanto caldo l’aria fresca è desiderabile. Ogni cosa segue un suo percorso ciclico. E sarà così anche per il sionismo, ora che apparentemente questo “potere distintivo” del nostro secolo sembra giunto al culmine ecco che giungono le avvisaglie del suo declino.

Ma iniziamo con il cercare di capire come e quando è nato questo sionismo.

Solitamente si ritiene che esso sia originato da un filone di pensiero, sorto all’interno della comunità ebraica, verso i primi anni del secolo scorso (od alla fine del precedente) ed abbia trovato una sua prima attuazione concreta nella fondazione di Israele. Questo fatto è stato comunque accompagnato da una forte crescita dell’influenza di un certo “ceto” ebraico nel campo economico e della finanza mondiale. Il nido in cui tale influenza ha potuto svilupparsi si trova negli USA, il cuore dell’America, ed in parte anche in Inghilterra. Fu proprio in seguito a questa forte influenza che l’Inghilterra acconsentì alla cessione della Palestina, al termine del secondo conflitto mondiale, affinché gli ebrei (vittime di persecuzioni e sterminio) potessero fondare (o rifondare) una loro patria. La famosa “terra promessa”… Ed il ritorno in quella casa ideale avvenne con una celere penetrazione e occupazione del territorio palestinese, considerato “proprio”.

E la nascita d’Israele, il necessario caposaldo per creare un precedente e stabilire un percorso futuro, sancì di fatto l’attuazione del sionismo. Una terra è come un tempio, se si possiede un tempio la religione viene santificata altrimenti è solo un’ipotesi. E l’identità sionista aveva ed ha bisogno proprio di questo: un tempio simbolo dell’avverarsi delle promesse del dio Jawè. Un ritorno alla casa madre dopo la diaspora provocata dalla distruzione del tempio ad opera di Tito.

Ma attenzione la diaspora ebraica in realtà non fu causata specificatamente dalla distruzione di Gerusalemme. Questo fatto militare contribuì soltanto ad incrementare un processo che era già avvenuto ed era in corso da secoli. La diaspora, od il nomadismo, degli ebrei era una componente della loro cultura, L’origine semitica pastorale di questa tribù patriarcale e la tendenza a vagare cercando nuovi pascoli era ben radicata nel dna ebraico. Il popolo ebraico, suddiviso in varie famiglie, era già sparso in tutto il mondo conosciuto allorché alcune sue bande presero ad insediarsi in Palestina, contrastando e sottomettendo gli agricoltori autoctoni, quelli che avevano costruito le prime città dell’antichità (ricordate la storia di Gerico?).


Questa spinta espansionistica e la considerazione di avere un diritto, garantito dal loro dio, di appropriarsi dei beni altrui, ed inoltre la “distinzione” settaria che rendeva gli ebrei diversi da ogni altro popolo fece sì che nella loro cultura si affermasse la convinzione, un credo,  che poneva il popolo eletto ad di sopra di ogni altro essere umano. Non me lo sto inventando, basterà leggere la bibbia e la torah per rendersene conto. Ma questo ora non c’entra con il mio discorso.. ritorniamo al tema principale. Comunque un’ultima considerazione mi sia consentita. Per gli ebrei il fatto di considerasi appartenenti ad una “unica” cultura, condivisa per trasmissione genetica, fece sì che il legante religioso fosse abbastanza forte da mantenere il senso della nazione e della comunità, pur non vivendo nella stessa terra. E questo è un punto saliente. Ma questo attaccamento ancestrale alle proprie radici etniche non è ancora la causa originaria del sionismo… Tutt’altro! Infatti per i veri ebrei, quelli nati e vissuti secondo la tradizione, il sionismo viene visto come una sorta di devianza, una eresia. Come lo fu l’eresia cristiana e maomettana. Infatti sappiamo bene che queste due religioni sorsero come varianti dell’ebraismo.

Ma cosa e chi intendo per “ebrei veri”? Non intendo riferirmi semplicisticamente a quegli ortodossi, con barboni e palandrane nere, che folkloristicamente si lamentano al muro del pianto, mi riferisco in generale a tutta la “gens” di origine ebraica, sia quella antecedente che quella successiva alla “diaspora” (del ‘70 d.C.). Sono i discendenti degli ebrei sparpagliati in tutto il mondo conosciuto dell’antichità, dalla Persia alla Grecia, dall’Egitto all’Italia, etc. ma tutti questi ebrei, meglio: i loro discendenti, sono oggi una minoranza ristretta della comunità internazionale giudea.

In verità questi ebrei “originali” sono oggi fra i più accaniti oppositori del sionismo. Ed il motivo è semplice: il sionismo nasce da elementi non ebraici. Il sionismo sorge in un contesto razziale diverso da quello ebraico, è il risultato di una rivalsa storica da parte di “conversi” di origine caucasica turcomanna, che abbracciarono nel 740 della nostra  era (sotto il Khagan Bulan) la “fede” del popolo eletto (per un malaugurato errore di alcuni rabbini), semplicemente per convenienza politica, per questioni di potere, per mantenere una differenziazione fra i due blocchi “religiosi” che allora si contendevano il dominio della terra: i musulmani ed i cristiani.


Questi “conversi”, un intero popolo, i kazari, formarono la componente ebraica dell’Europa orientale. Il sionismo comincia da loro, anche se non era ancora chiaro come modello. Infatti si sa che gli ultimi saranno i primi e che i nuovi aderenti ad un credo divengono spesso i più fanatici, anche perché sanno di non averne realmente diritto e quindi se lo conquistano con un reiterato zelotismo ed odio sia nei confronti degli opponenti originari, i cristiani ed i musulmani, sia contro i loro “fratelli maggiori” gli ebrei originari. Sono i successori di questi kazari, sedicenti ebrei (cosa contraria alla legge giudaica), che oggi compongono la schiera dei banchieri e finanzieri che dirigono la politica e l’economia e che hanno creato il fulcro sionista in Israele e che sono diventati la “maggioranza” del popolo eletto….

Tanto per fare chiarezza…

Saul Arpino













domenica 29 settembre 2013

Espionnage contre l'infiltration sioniste en Afrique

A l’aube de lundi 23 septembre 2013, une force de l’armée kényane, assistée par environ vingt commandos israéliens, a lancé une deuxième attaque contre les combattants du mouvement des Shebabs somaliens, qui se retranchent dans un centre commercial depuis samedi dernier.
L’intervention militaire israélienne dans cette opération est significative, puisque c’est la première fois qu’« Israël » annonce officiellement l’envoi d’un groupe de commandos dans un pays de la Corne de l’Afrique, où l’entité sioniste a toujours démenti toute présence de ses forces. En effet, « Israël » a toujours nié avoir une présence sur le terrain dans cette région du monde, depuis l’attaque menée par les forces érythréennes contre les iles Hneich du Yémen dans les années 90 du siècle dernier, la division du Soudan, et la grande présence israélienne dans le sud de ce pays ; mais aussi depuis le lancement du barrage « Annahda », que compte construire l’Éthiopie sur le Nil Bleue, et de ce fait, menacer la sécurité stratégique de l’Égypte en matière de ressources hydrauliques.
Cette opération militaire israélienne dans la Corne de l’Afrique, en face des côtes de la Somalie où se situe un passage stratégique pour le pétrole et les marchandises, est survenue après des décennies à l’infiltration israélienne secrète et organisée dans cette importante région du monde, considérée comme la porte du Golfe et du Moyen Orient, et comme clé pour le commerce avec les pays de l’occident, notamment ceux de l’Amérique du Nord.
Les « Israéliens » ont profité de la faiblesse de l’Égypte dans les dernières décennies pour étendre leur pouvoir dans les pays de la Corne de l’Afrique. En l’absence de toute politique égyptienne vis-à-vis de l’Afrique, « Israël » a entamé ses opérations de vente d’armes, d’appui logistique et d’entrainements, et ses projets agricoles de grande envergure dans cette région.
En 2009, le ministre israélien des Affaires étrangères, Avigdor Lieberman, s’est rendu au Kenya, dans une visite visant à couronner le pouvoir israélien croissant dans ce pays.
Des journalistes africains ont indiqué à Al-Ahednews que le ministre israélien était alors accompagné d’une grande délégation d’hommes d’affaires israéliens. L’intention était d’ancrer la coopération agricole et de transmettre à l’Afrique les expertises israéliennes dans ce domaine.
Toujours selon les sources africaines, la délégation regroupait une équipe du Mossad et de l’institution Sibat, laquelle organise l’exportation des armes israéliennes. La délégation renfermait de même un représentant de la compagnie d’aviation israélienne.
Le site d’information français « La Tribune juive » avait annoncé en décembre 2012, qu’« Israël » a bâti une base militaire en Érythrée dans le but de surveiller les mouvements de l’Iran dans la mer rouge. Ce site avait attribué à des sources diplomatiques des propos, selon lesquels, des unités de la marine israélienne sont installées dans les deux golfes (Dehlok et Massawa) en Érythrée et une base d’espionnage israélienne est construite au sommet du mont « Amba Sawra ».
Les industries militaires israéliennes vendent à des pays, tel l’Éthiopie et le Kenya, des drones depuis l’année 2008, par l’intermédiaire d’un homme d’affaire israélien nommé Samuel Sterne. Cet homme dirige des affaires en Centre Afrique.
Le montant des ventes d’armes israéliennes à ces pays est estimé à 800 millions de dollars par an. L’entité sioniste vend des armes et des munitions à l’État du sud du Soudan, à l’Éthiopie et au Benin.
Source: Alahed

Appello per una vita senza OGM... Se vogliamo ancora vivere!


OGM - Se questa è agricoltura!


Carissimi collaboratori del fronte ZERO OGM.

Dopo la pubblicazione del Decreto Interministeriale, che vieta le coltivazioni di OGM in Italia, anche se per solo 18 mesi, a partire da Agosto 2013, contro gli OGM è necessario:

1. Raccogliere le firme per una legge di iniziativa popolare che vieti tutte le importazioni di alimenti e/o sementi OGM e loro derivati e che istituisca il referendum consultivo obbligatorio (ai sensi della Dir 2001/18 CE in materia) e mai tenutosi, sugli OGM

2. Mobilitare il Movimento 5 Stelle per la raccolta di firme e tutte le forze sociali e politiche interessate a salvale la Cultura,  l'Agricultura, la Salute e l'Ambiente Nazionale dalle contaminazioni da OGM. Per la raccolta di Firme sui referendum è previsto il relativo rimborso dei costi.

3. Istituire anche la raccolta di firme on line sui punto 1, con copia del documento di identità  

4. Avviare un'immediata azione Legale per la distruzione dei campi OGM Transgenici e /o Clearfields, illegalmente seminati in Italiae per le azioni Civili e Penali contro le ditte produttrici di OGM e loro distributori, e verso coloro che hanno seminato illegalmente OGM.

5. Raccolgere le risorse economiche per le immediate azioni legali ed istituzionali in materia di OGM, attingendo alle risorse parlamentari disponibili da parte del Movimento 5 Stelle e loro collegati (Beppe Grillo e Casaleggio Associati). Coinvogere nel sosteglio economico le ditte ditributrici di alimenti Biologici in Italia, Ecor, Natura Si, Alce Nero, Probios, e tutte le altre ditte associate ad Assobio - Federbio

"L’'inviolabilità della Memoria Genetica di tutti gli Organismi Viventi (DNA), regolata da Leggi fisiche perfette è sancita dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, per il rispetto della Vita" 


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Giuseppe Altieri, Agroecologo


Loc. Viepri Centro 15, 06056 Massa Martana (PG)
tel 075-8947433 (347-4259872)

sabato 28 settembre 2013

Politica domestica - Berlusconi, sic transit gloria mundi... ricordi?




Verso l'Isola di  Sant'Elena


Vorrei anch'io esprimere un mio parere sul cavaliere. Non avrei voluto parlarne affatto poiché mi sembra ovvio che il personaggio è ormai "fuori onda" da ogni verso lo si guardi. E di lui comunque ho già scritto peste e corna, nel corso degli ultimi anni e decenni.... Non mi va ora di fare la lista, sarebbe disdicevole. 


Vorrei solo ricordare un fatto che mi colpì molto. Allorché si decise in alto loco di far fuori il regime libico di Gheddafi, per le solite ovvie ragioni "democratiche" (petrolio, emissione di moneta aurea che destabilizzava il dollaro, posizionamento antisionista, etc. etc.), ed a quel tempo il berlusca era un grande ammiratore e sostenitore dell'amico Gheddafi (accolto a Roma con onori imperiali), in men che non si dica il nostro voltagabbana si aggiustò alla situazione, sputando con disprezzo sul piatto sul quale stava ancora mangiando, concedendo le basi per bombardare la Libia e partecipando attivamente ai raids aggressivi. Poi quando la ciurmaglia assatanata  fu convogliata -su indicazione alleata- nel luogo dell'agguato al "duce libico"  e fu fatto scempio del poveretto ormai inerme, straziandone il cadavere all'inverosimile...*  il commento del berlusca fu: "Sic transit gloria mundi...".  

Sic et simpliciter!  E con ciò egli liquidò il lubrico evento. 


Sic transit gloria mundi... caro berlusca... Ma tu almeno sei vivo e vegeto, addirittura prometti di risposarti, insomma pan e vino non ti manca, ma non accetti che la gloria del mondo si discosti da te... Che incongruenza... A Napoli, in altri tempi, avrebbero detto: "Ma vattinne..." 


Paolo D'Arpini



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Commento ricevuto: "Se non ricordo male, in quei giorni, per farlo decidere in fretta verso l' "unica scelta giusta" (!!), ricevette un serio avvertimento (altrimenti detto "offerta che non si può rifiutare"): in poche sedute di Borsa i titoli delle sue aziende crollarono... Sorvolando, in quanto fuori tema, su ciò che da questo episodio ne consegue (libertà dei mercati   e non pilotabilità degli investitori) va rilevato che in quella circostanza S.B. fu costretto ad acconsentire sotto ricatto. Contestualmente riceveva forti pressioni anche dall'apparato mediatico del PAI (partito americano italiano), agente Napo in testa. Per quei paradossi difficili da spiegare, io che disprezzo e insulto B. da sempre (ben prima della sua "discesa in campo" 1993), mi trovo a comprendere e giustificare almeno in quella occasione il suo agire. Non aveva alternative, fu costretto..." (Mauri E Monti)

Mia rispostina: "Fu poco dignitoso però.... Mentre ora fa di tutto per uscirne fuori "dignitosamente" ti pare?"


Replica di M.E.M: "Certo, è così... Mi ha meravigliato solo che attraverso il suo imponente apparato mediatico non abbia fatto trapelare qualcosa a parziale discolpa... Forse che assieme agli avvertimenti economici abbia ricevuto anche qualche minaccia di morte dalla cupola banko-atlantica ? Non è dato sapere. Stiamo comunque sempre parlando di un piccolo uomo, un satrapo di provincia (pur con ragguardevole abilità da piazzista, affaristica e da intrattenitore) cui i poteri forti hanno tarpato le ali non appena ha provato a deviare dai "binari" prestabiliti."

Mio commentino: "..chi si fa burattino deve ballare come la mano comanda..."


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Ultime notizie del giorno: San Gennaro ha fatto la Grazia!  


E vai… siamo ancora on the road – La Jena per La Stampa: “Ecco, la musica è finita, gli amici se ne vanno, che inutile governo, amore mio…” – Il filo a cui il governo era appeso si è rotto con la nota che Berlusconi ha rilasciato in serata: «L’ultimatum di Letta è inaccettabile e irricevibile, i ministri del Pdl diano subito le dimissioni». Appello raccolto a stretto giro da Alfano che ha confermato la volontà sua e dei colleghi di lasciare in massa. Crisi di governo dunque. Prima ancora che Letta potesse andare in Aula per la “conta” con il voto di fiducia…”

venerdì 27 settembre 2013

Wake up America... enough of your slumber

Americans are finally starting to wake up to the stark reality. The Israeli regime must be erased from the sands of time. If the US really wants peace and security it is time to throw away what is left of the NecCon’s mini-World War they had engaged in after 911 and concentrate on one threat… Israel.
But this will not be easy. Like cancer can start in one place and then spread itself throughout the body to overwhelm its defenses, Israeli espionage has used a similar tact. Poisonous spider bites work similarly. I know, as two years ago I got a brown recluse spider bite, and a year later another by a black widow.
The brown recluse bite, at the beginning of the third day when I finally realized it was worst than a red ant bite I though it was, my heavily swollen right hand was beginning to go into paralysis. When I picked up my car keys they slipped out of my hand onto the floor. And when I picked them up they slipped out again. The light came on that I was in a serious situation with a major poison spider bite.
Fortunately my Afghanistani doctor down the street was very experienced in these bites. The told me that if I had waited one more day I would have been hospitalized and kissing away a lot of money. He explained that after the poison formed a red spot and a pimple at the bite, it spreads throughout the whole body so your white blood cells were running all over trying to fight it. The bite area was then left undefended and the flesh there would just begin to die and rot with gangrene.
Americans live under an analogous attack with Israeli espionage and terrorism here. Sure, they have certain key targets that they strike, like with military and nuclear espionage. But their political espionage spreads far and wide so the are everywhere. I can give you one shocking example of how bad it has been.
The peak of Israeli espionage was in the 1980’s when they began their big push to build their own military industrial complex to be able to export high value items, and actually compete with America. Israel has to real port and is unsuited for any kind of regular major industry. So one of it’s major exports is death and mayhem.
At the peak of their offensive in the ’80’s, 50% of the FBI’s counter intelligence resources are occupied in ‘blocking’ Israeli military espionage as they were stealing everything here they could get their hands on. This even projects in early development which they then tried to bring to market sooner, or with a better version. Think miniaturization of nuclear weapons to get my drift here.
Mind you, this was still right in the middle of the Cold War days where the FBI had their hands full with traditional counter espionage concerns. Part of the disaster here, like the brown recluse spider bite, while the FBI’s resources were overstretched, Jonathan Pollard was able to destroy a whole generation of American Intelligence effort and expenditures.
Pollard was tasked by the Israelis for getting first strike capability for the Russians by compromising our nuclear force, along with as much damage to our overseas spy networks. He turned in a stellar performance. He was able to penetrate the navy’s nuclear submarine codes, and defeat the ground based missiles. That left only the B-52’s as a deterrent, something much easier for the Soviets to contend with it they could concentrate all of their resources against them.
Pollard was also killed our Eastern European spy networks. Over a 1000 CIA agents and assets were arrested and many executed. Why did Israel do this? They were playing a double game on us with the Russians. They want a million Soviet pretend-a-Jews allowed to immigrate to Israel so the Zios could kick a corresponding number of Palestinian low level workers out of those job slots, and also help stem the changing birth demographics. Now you know why the Pollard file is still classified and why the Intel community has fought his release so hard whenever it came up.
But you also saw how deep the political espionage has run when you look as the Who’s Who of the American political establishment who have signed on to the Free Pollard movement, including the likes of Hillary Clinton and even ex-CIA director James Woolsey, who knows what the Israelis really did to us.
The Zios gave the Soviets the best first strike opportunity they had ever had. And such Intel is never sought to put up on the shelf to use for a rainy day. They knew that codes would eventually be changed and new security measures put in place. They had to use it, or loose it…so we must assume they were planning a first strike, and Israel was cut in on the deal.
To defeat Israeli espionage in America, all of their dual citizen and political assets have to be rooted out and destroyed. The problem there is they are so substantial that the country would be shocked beyond belief at the depth of the betrayal. For quite a while now the main justification (other than shame) for keeping the lid on all this is that the shock to public trust in government would be so deep as to actually be deemed a major national security threat. Imagine that!
That is the wall of silence this has all been hidden behind, and why our government as never warned the American people about the constant attack we have always been under by the Israeli’s and their traitor helpers here. This lack of warning, and concern by even the mainline veterans orgs, has kept Americans dumb and happy (or unhappy) about this national security disaster.
But fortunately the tide is turning. When AIPAC deployed its 250 man A-team in its much publicized raid on Congress to make them tow the line on supporting Obama’s Syria strike, they found that Americans had gotten there ahead of them with their huge outpouring of contempt at what they felt was another staged intervention event. AIPAC got crushed, but their media buddies kept the extent of the rebuff off the front page news.
Reeling from that defeat, and in a panic to put something on the table to show that AIPAC was still feared on Mid East issues, we saw their expected pivot away from Syria and shift to bring Iran back onto the bogeyman threat table. But there was only one problem. The ‘bomb, bomb Iran’ hoax had already been beaten to death with a long history of crying wolf about their ‘having a bomb in six months’.
American Intel was watching their initial moves, a push to have a strike option put into a UN resolution, and even getting Obama to say so stupidly on a Sunday night that he was still willing to use military force to ’succeed’ with Iran, only to announce on the following Wednesday that he was open to a diplomatic solution. Mr. Nobel Peace prize was ‘open to it’ only after he had been forced to be.
In a last ditch effort the Zios bet the farm on a big UN move, and they picked last year’s cartoon character, Bibi the Bungler, to put on another comic attack as he took four flat tires off the Zio-Con mobile and replaced them with four more flat tires. The Intel community was shocked at the stupidity and even Israelis were publicly condemning the dead end strategy of the Likud gang.
The plan to rekindle the Iranians as holocaust deniers and nuclear extortionists went down in flames, but with a different after effect than we have seen in the past. There is a different tone in the air, where a light has come on and people are now asking,
“Why do we ALLOW the Zios to do this to us? Rather than being reactive to their moves, why shouldn’t we start getting proactive and begin shutting them down.” This is a huge shift in thinking, but one many of us have been pushing for a long time.
The only part of America’s regime change foreign policy that we really need, the biggest threat we must eliminate, is the militant Zionist regime in Israel and the army they have forward deployed in the US. It should be our number one national security priority but that will not be easy.
We already see some smoke and mirrors attempts in Congress to play good guys on issues like the NSA massive domestic data gathering. This week they played two cards, a bill to stop the NSA from collecting such data, and an ‘independent investigation’ of all NSA’s spying activities.
Right at the top of their ‘independent’ list was suspected Israeli spy Richard Clarke of Bush (43) fame. While at the Pentagon, and involved in 911 and regime change planning he was under investigation by the FBI for spying for Israel. In a typical move, the Bush regime quickly transferred him over to the White House where FBI agents could no longer interview him without the President’s permission. How is that for a little quick obstruction of justice, and all perfectly legal?
This really angered the loyal FBI people so they turned to what they have had to do in the past to stay on top of spies who have very high political protection. Although that could never use the information they gathered in court because it would be inadmissible, they put a ‘watch’ on Clarke through communications surveillance and even had some White House people wear wires to get the good stuff. Loyal Secret Service people have helped out in the god awful situations when there are protected traitors at the top.
By the way, Jonathan Pollard’s real handler was not in the Israeli embassy as reported for cover. He was in the White House, guiding him as to what documents to get, what their names were and how they were filed. Pollard never would have known what existed and where it was without someone steering him.
The key person to run such an operation would have been someone like a high National Security Council official. We have never heard an actual name mentioned, yet. Such infiltrator people are groomed for years to maneuver into such a position. Our sources are solid on this, including one of the people who wore a wire.
I share this with you today as it has already been revealed at Veterans Today past articles, but I ask you to sharpen your wooden stakes because we now have the momentum to take the fight to the Zionists…and terminate it. And as I have covered above they have a significant political human shield protecting them up to now has really been impenetrable.
But the past fears of the Zionist Lobby here are now crumbling before our eyes, and it is the duty of all loyal Americans and institutions to support those who had stuck their necks out to get us to this point. We have to get the weed killer out and get on with the business that needs to be done, and maybe we can then recover some of the lost pride of being an American again because of these traitors.

JWD/SL – Jim W. Dean


Source: http://www.presstv.ir/detail/2013/09/26/326182/its-time-to-kill-zionist-vampire/
Jim W. Dean comes from an old military family dating back to the American Revolution. His father was a WWII P-40 and later P-51 Mustang fighter pilot. Jim’s mother was a WWII widow at 16, her first husband killed with all 580 aboard when the SS Paul Hamilton, an ammunition ship with 7000 tons of explosives aboard, was torpedoed off the coast of Algiers. He has appeared on PBS most recently on the Looking for Lincoln documentary with Prof. Henry Lewis Gates and lectured at the Army Command and General Staff School at Fort Gordon. His current writing focus is on national security, intelligence, black and psyops, military/Intel history including personal video archives, and the current wars. Jim Dean is the managing editor of Veterans Today.

giovedì 26 settembre 2013

Armi chimiche, biologiche e nucleari – In israele il più grande deposito “segreto” del Medio Oriente


Il Castello del mago - Dipinto di Franco Farina


Gli ispettori Onu, che controllano le armi chimiche della Siria, avrebbero molto più da fare se fossero inviati a controllare le armi nucleari, biologiche e chimiche (NBC) di Israele. Secondo le regole del «diritto internazionale», non possono però farlo.
Israele non ha firmato il Trattato di non-proliferazione nucleare, né la Convenzione che vieta le armi biologiche, e ha firmato ma non ratificato quella che vieta le armi chimiche. Secondo «Jane’s Defense Weekly», Israele – l’unica potenza nucleare in Medio Oriente – possiede da 100 a 300 testate e relativi vettori (missili balistici e da crociera e cacciabombardieri).
Secondo stime Sipri, Israele ha prodotto 690-950 kg di plutonio, e continua a produrne tanto da fabbricare ogni anno 10-15 bombe tipo quella di Nagasaki. Produce anche trizio, gas radioattivo con cui si fabbricano testate neutroniche, che provocano minore contaminazione radioattiva ma più alta letalità.
Secondo diversi rapporti internazionali, citati anche dal giornale israeliano «Haaretz», armi biologiche e chimiche vengono sviluppate all’Istituto per la ricerca biologica, situato a Ness-Ziona presso Tel Aviv. Ufficialmente fanno parte dello staff 160 scienziati e 170 tecnici, che da cinque decenni compiono ricerche di biologia, chimica, biochimica, biotecnologia, farmacologia, fisica e altre discipline scientifiche.
L’Istituto, insieme al Centro nucleare di Dimona, è «una delle istituzioni più segrete di Israele» sotto la giurisdizione del primo ministro. La massima segretezza copre la ricerca sulle armi biologiche: batteri e virus che, disseminati nel paese nemico, possono scatenare epidemie. Tra questi il batterio della peste bubbonica (la «morte nera» del Medioevo) e il virus Ebola, contagioso e letale, per il quale non è disponibile alcuna terapia. Con la biotecnologia si possono produrre nuovi tipi di agenti patogeni verso i quali la popolazione bersaglio non è in grado di resistere, non disponendo del vaccino specifico. Vi sono anche seri indizi su ricerche per lo sviluppo di armi biologiche in grado di annientare nell’uomo il sistema immunitario.
Ufficialmente l’Istituto israeliano compie ricerche su vaccini contro batteri e virus, come quelle sull’antrace finanziate dal Pentagono, ma è evidente che esse permettono di sviluppare nuovi agenti patogeni per uso bellico. Lo stesso espediente viene usato negli Stati uniti e in altri paesi per aggirare le Convenzioni che vietano le armi biologiche e chimiche. In Israele il manto di segretezza è stato in parte squarciato dall’inchiesta compiuta, con l’aiuto di scienziati, dal giornalista olandese Karel Knip. È emerso inoltre che sostanze tossiche sviluppate dall’Istituto sono state usate dal Mossad per assassinare dirigenti palestinesi. Testimonianze mediche indicano che, a Gaza e in Libano, le forze israeliane hanno usato armi di nuova concezione: lasciano intatto il corpo all’esterno ma, penetrandovi, devitalizzano i tessuti, carbonizzano il fegato e le ossa, coagulano il sangue.
Ciò è possibile con la nanotecnologia, la scienza che progetta strutture microscopiche costruendole atomo per atomo. Allo sviluppo di tali armi contribuisce anche l’Italia, legata a Israele da un accordo di cooperazione militare e suo primo partner europeo nella ricerca & sviluppo. Nella finanziaria è previsto uno stanziamento annuo di 3 milioni di euro per progetti di ricerca congiunti italo-israeliani. Come quello, contenuto nell’ultimo bando della Farnesina, su «nuovi approcci per combattere gli agenti patogeni trattamento-resistenti». Così l’Istituto israeliano per la ricerca biologica potrà rendere gli agenti patogeni ancora più resistenti.

(Fonte: Nena News)

DEUTSCHLAND ÜBER ALLES - La Grande Germania ci costa troppo cara...


Grande Germania, quanto ci costi....


I problemi economici dell’Italia sono in gran parte legati al governo tedesco



SINTESI:


IL MERCANTILISMO EGEMONISTA TEDESCO A DANNO DEI PAESI VICINI ATTUATO MEDIANTE:

1) Sleale deflazione salariale competitiva
2) Enorme surplus commerciale a danno degli altri Paesi europei
3) Lavoro precario sottopagato e sussidi di disoccupazione come aiuto nascosto di Stato alle aziende - vietato dalla Ue - per integrare le basse retribuzioni.
4) Altri vantaggi impropri ottenuti grazie alla finanza pubblica
5) Evasione fiscale competitiva


L’AGGRESSIVA COMPETITIVITÀ TEDESCA HA VIOLATO I TRATTATI EUROPEI IN MATERIA DI: 

1)aiuti di stato 2)restrizioni quantitative all'importazione 3)mancata piena occupazione 4)stretto coordinamento e scopo cooperativo delle politiche economiche.


LE RICETTE TEDESCHE SONO SBAGLIATE:

1) “L’austerità espansiva” è stata un “compito a casa” errato e controproducente
2) La deflazione salariale è ingiusta, scorretta e non funziona per numerose ragioni
3) Un enorme surplus commerciale è inapplicabile all’eurozona per diversi motivi
4) Merkel sbaglia mettendo al centro il problema dei debiti pubblici GIPSI (Grecia Irlanda Portogallo Spagna Italia) perchè il problema (qui) è il debito privato estero e gli squilibri nella bilancia dei pagamenti (come sostengono innumerevoli emeriti accademici internazionali 
quiquiquiquiquiqui e altrove).
5) La crisi in Europa deriva soprattutto dal ruolo anomalo che la Germania ha voluto per la BCE (Banca Centrale Europea)
6) Gli errori della Germania le si ritorcono economicamente contro (meno crescita, produzione e investimenti interni; meno export verso i GIPSI; Banche in crisi; il suo debito vero è maggiore; calo degli ordinativi industriali; il numero dei sotto-occupati è altissimo; + diseguaglianza tra redditi).


LE SOLUZIONI

1) Standard retributivo europeo per riequilibrare la sleale deflazione tedesca.
2) Riequilibrio tedesco dei flussi commerciali
3) +Domanda interna di beni e servizi da parte dei Paesi in surplus commerciale
4) Modificare il mandato della BCE
5) Un Fronte europeo contro l’austerità
6) Rinegoziare i Trattati europei (Patto di Stabilità, Fiscal Compact,  Two pack…)
7) Maggior bilancio europeo per coprire i deficit.


Franco Pinerolo -  pinerolofranco@gmail.com

mercoledì 25 settembre 2013

Perché far morire così i cavalli? - Stop alle corse nei pali cittadini


A distanza di pochi giorni, ancora due inaccettabili decessi e altri ferimenti di cavalli partecipanti loro malgrado ai Pali cittadini. Questa volta a farne le spese sono stati Mamuthones, cavallo del Borgo di Santa Maria Nuova, morto con una orrenda caduta in pista ancora prima dell'inizio della gara del Palio di Asti, e l'abbattimento della cavalla Fanè feritasi durante le prove per la Giostra della Rocca di Monselice (PD).

In un solo giorno, due cadute letali per altri due cavalli innocenti. Senza alcun decoro, seguendo freddamente la logica dello "show must go on" il palio di Asti si è corso senza remore causando altre due brutte cadute, e il ferimento alla testa del cavallo Bucefalo. Una terza morte evitata per pura fortuna. Mentre il Palio di Monselice è fortunatamente stato annullato.

Oramai sono 13 le morti provocate in questi anni dal palio di Asti, e altrettante se non purtroppo in numero maggiore, quelle di tutti i Palii che infestano l'Italia.

“Come già ribadito precedentemente, la Lega Nazionale per la Difesa del Cane – afferma Paola Canonico Responsabile Equidi LNDC - invita le autorità a compiere tutte le indagini necessarie, affinchè “incidenti” come quello di Asti, dove il povero cavallo è stato ripetutamente frustato e spinto contro il canapo in cui è inciampato trovando la morte con una violenta capriola, non debbano più verificarsi.

Ci auguriamo che gli organizzatori, responsabili legalmente della sicurezza in gara, siano dovutamente perseguiti, che i Sindaci non pensino solo alla "cassa" ma anche al benessere di questi innocenti animali, compiendo scelte che neppure si possono definire impopolari dato che le persone cominciano finalmente a guardare con occhi diversi queste manifestazioni barbare e violente. Invitiamo i cittadini italiani a partecipare ai numerosi presidi che, come avvenuto per Monselice, possono spesso portare all'annullamento di queste orribili usanze.

Auspichiamo che siano per primi i cittadini a seguire l'esempio della città di Lodi, boicottando queste manifestazioni che si tengono unicamente sulla pelle di poveri cavalli indifesi, nella speranza che quanto prima diventino un lontano ricordo.

Guardando i video inerenti gli ultimi momenti di vita di Mamuthones, vissuti tra frustate e panico, non possiamo concedere nessuna attenuante a fantini, organizzatori e tutti coloro che sono i mandanti e i colpevoli di queste morti.

La cessazione delle manifestazioni ad alta velocità che vedono coinvolti i cavalli, che subiscono un enorme stress e un rischio per la salute devono essere quanto prima abolite, senza alcun genere di tolleranza o sostegno da parte delle Istituzioni e dei cittadini italiani”.

Marco Di Cosmo

(La Tua Voce)

lunedì 23 settembre 2013

Elezioni tedesche e la trojka ... Tutta colpa della trojka se l'Italia è in svendita al minor offerente


Ieri si votava  qui, e devo dire che anche da queste parti la tradizione di giornate uggiose il giorno del voto e' stabile. Non che i tedeschi possano andare al mare, ma hanno un sacco di cose migliori da fare. Invece stanno andando a votare, perché sin dalla prima elementare a mia figlia stanno facendo una materia detta "Soziallehren": le dicono che è giusto farlo. Vorrei prendere un momento, invece, per dire ciò che NON hanno detto i giornali italiani.


Se ci fossero in Italia dei giornalisti, e se quelli che dicono di aver seguito la campagna elettorale lo avessero fatto davvero, qualcuno avrebbe notato una cosa: che come tema elettorale, l'Europa e' stato praticamente assente.

Per tutta la campagna elettorale se ne e' solo accennato. Si, Steinbrüch ha detto che vorrebbe un'Europa un poco più solidale, e per ribadire il concetto il suo partito si e' detto a favore dell'abolizione del contributo di solidarieta' verso la Germania Est. Solidarieta' a gogo, insomma.

Ne hanno parlato anche i verdi, un pochino, ma quando un partito dice che occorre imporre un giorno vegetariano ai tedeschi (l'unico popolo al mondo a mangiare piu' maiale di quanto se ne mangi in Emilia Romagna) , in Italia provoca polemiche, qui provoca risate. Quel che pensano i Grüne dell'europa, passa in secondo piano , sono famosi per il loro KrauterDonnerstag (da non confondere col Gründonnerstag, usanza dei cattolici) e ci vorranno anni prima che  si tolgano di dosso questa etichetta e che la gente smetta di sogghignare al partito che voleva togliere Würst&Speck ai tedeschi.

Ma il punto e' che a parte delle formazioni marginali, come i liberaldemocratici di FDP (in pieno crollo), l'Europa non e' stata presente nel dibattito politico.

Nessun giornalista italiano ovviamente se n'e' accorto, e onestamente vedere i titoli che dicono "tutti col fiato sospeso per le elezioni tedesche" mi fa ridere. Chiunque governera' la Germania, sia CDU da sola che CDU-SPD sta ricevendo da questa mandata elettorale un chiaro mandato di INFISCHIARSENE dell'Europa, e di tenere i casini degli altri paesi fuori dal confine.

Una certa consuetudine all'anticontroboicottismo vuole che il mondo si divida in due fronti riguardo all'europa: Europeisti ed Euroscettici. Beh, esiste la terza posizione, ed e' quella del 95% della popolazione tedesca: Euroindifferenti.

Non gliene potrebbe fregare di meno. Questo e' il punto, ed e' il punto che sfugge a paesi che per tradizione si fanno governare da potenze straniere.

Quando sei abituato ad avere un padrone, non fai altro che cercare di capire che cosa voglia, per decidere come parlare in modo da compiacerlo. Dal 1945 in poi, quando l' Italia era entrata nel recinto degli schiavi degli USA, e al massimo qualcuno si chiedeva se non fosse il caso di entrare nel recinto sovietico, tutta la politica governativa italiana consisteva nel "vedi che cosa vuole il padrone, e unisciti a lui".

Insomma, si sono leccati culi americani per taaaaanti anni.

E la verita' e' molto semplice: cosi' abituati ad avere dei padroni stranieri, ormai per riflesso i giornalisti italiani - e con loro i cittadini - pensano che chiunque abbia un governo e sia forte e' un padrone degli italiani.

Sei una nazione? Hai un governo forte e una forte identita' nazionale? Hai un'economia forte? Hai gli strumenti per importi? SE NE DEDUCE CHE SEI IL NUOVO PADRONE DI TUTTI GLI ITALIANI. Se ne deduce che da ora in poi, il governo italiano ti deve leccare il culo.  E che ogni politico italiano deve allinearsi, da servo zelante , a quello che stai per dire.

Per cinquant'anni la classe politica italiana non ha fatto altro che allinearsi ad ogni potenza. Dando per scontato che se esiste una potenza straniera, allora governa l'italia e bisogna leccargli il culo.

Immagino quanto siano spiazzati ora. Voglio dire, questo strano paese e' incombente sugli affari europei, quindi ci si aspetta che il padrone  dica cosa fare all'Italia, (e che si prenda cura del servo. Non dimentichiamo che a Roma il padrone degli schiavi ne aveva la potestas ed era tenuto a curarli) , per cui il giornalista italiano non sa nemmeno riconoscere questo strano fenomeno.

Ovvero il fenomeno per il quale una nazione potente NON intenda occuparsi degli affari italiani. Volete sapere cosa pensano oggi i cittadini tedeschi della Grecia? "Basta che non ci dia problemi...". Cosa pensano dell' Italia? "Basta che non ci dia problemi..." 

Questo e' il concetto che il giornalismo italiano (e probabilmente neanche la societa' italiana) riesce a capire: che esiste una nazione forte in Europa, la quale NON ha ALCUNA intenzione di farsi carico del destino altrui.

I tedeschi sono, cioe', euroindifferenti.

Un tempo non era cosi', ma la verita' e' che la UE ha dimostrato di essere uno strumento potente nelle mani di chi lo usi. Ma nel loro modo di vedere, se qualcun altro ti dice cosa fare, ti sta implicitamente dicendo che sei incompetente.

vedere la UE ferma per due anni di fronte ad una crisi economica, e poi (quando la Merkel e Sarcozy hanno preso il comando) la UE che fa 7 direttive chiave in un anno, li ha convinti che si tratti di una pletora di incompetenti ciarlatani. Strumento potente se qualcuno lo usa, altrimenti inutile ed incompetente.

Per questa ragione l'Europa e' stata un argomento marginale nelle elezioni tedesche: se la Germania si apprestasse a guidare l'Europa, essa sarebbe presente nei dibattiti. Ma non c'e'. I candidati hanno nominato molto piu' la Russia e la Cina che l'Europa. 

Con lo scandalo di NSA si e' nominata l'America, ma persino su un tema importante come l'accordo di free-trade tra UE ed USA, non si e' praticamente spesa parola.

Sia chiaro: qualsiasi giornalista competente avrebbe potuto notare l'assoluta mancanza del tema per tutta la campagna elettorale. Ma tutto cio' che CDU ha detto e' che i soldi dei tedeschi non andranno ai paesi in crisi, e tutto cio' che SPD ha detto a riguardo e' che vogliono lanciare un welfare europeo, ovvero porre sotto vincolo europeo i sistemi pensionistici e il mercato del lavoro. 

Niente di piu'.

Di questa assenza di idee sull'Europa si e' parlato poco, e qualcuno e' arrivato a dire che rivela l'esistenza di piani segreti. Ma la verita' e' che e' proprio questa assenza di temi europei ad essere la futura politica tedesca: interverranno solo se la UE mette in pericolo l'economia tedesca.

Qualcuno, nella speranza di trovare un nuovo padrone, ha dato risalto alle parole "la Germania sta bene se l' Europa sta bene". Il concetto e' chiaro, ovvero che "siccome ci preme la Germania", allora guardiamo all'Europa. Ma quel "siccome ci preme la Germania" significa una cosa molto semplice: lo scopo dell'Europa e' di far star bene la Germania.


Essi interverranno ogni volta che un problema inficia la Germania, dal momento in cui lo scopo e' che la Germania stia bene. E potete capire abbastanza bene cosa significhi per loro che l' "Europa sta bene": l'europa sta bene quando fa stare bene la Germania.

Questo non e' un programma di politica europea. E' un programma di politica estera tedesca.

Sfortunatamente, il cittadino italiano e' ansioso di avere un nuovo padrone, e i giornalisti lo sanno. Dopo settant'anni in cui si e' sempre seguito il governo USA, adesso si cerca un altro governo per avere una bussola.

Leggo che c'e' gente che invoca la Trojka, come sostegno per il governo, senza sapere che soltanto l'invocarla finira' col fare abituare i politici alla minaccia della trojka. Dopotutto, i politici greci sono ancora al loro posto: il taglio e' avvenuto sullo stipendio degli statali, e' avvenuto sulle pensioni, sullo stato sociale, ma in definitiva i politici greci sono ancora li'.

Sapete perche' succede questo? Perche' tutti i giornali italiani (o quasi)  sono posseduti da 3 famiglie in tutto: i Berlusconi, i De Benedetti, gli Agnelli/Elkann.  Le stesse tre famiglie che di fatto possiedono le TV e anche i due proncipali partiti politici. (1)

Che genere di cosa vogliono? Vogliono meno welfare, meno pensioni, vogliono far venire meno gli ammortizzatori sociali, vogliono eliminare lo stato per fare i loro porci comodi senza intralci.

Volete sapere la verita'? LA verita' e' che le tre grandi famiglie italiane, i Berlusconi, i De Benedetti e gli Agnelli NON-VEDONO-L'ORA che non il governo, ma LO STATO siano distrutti dalla Trojka.

Quello che stanno facendo e' semplicemente fare in modo che la Trojka arrivi. I conti sono peggiorati, e non e' un mistero ne' un caso: hanno alzato il debito , e oggi sono senza cassa. E no, lo hanno fatto apposta.

E' assolutamente chiaro che ormai l'apparato statale e' un moloch intoccabile che non si riesce a far funzionare. Ma se questo e' il problema del governo, dal punto di vista delle tre famigghie che comandano il paese, lo stato e' un intralcio. Prima di tutto un intralcio.

Le regole, e le leggi, dettate a gente che pensa di essere sopra ogni cosa, e questa cosa oscena (per un finanziere e' osceno) che un povero possa curarsi quanto un ricco in un ospedale pubblico, e ancora che ci siano leggi per l'ambiente, e regolamenti, insomma: signori, lo stato deve togliersi definitivamente dalle scatole. Come ha fatto in Grecia, ove e' stato letteralmente annientato.

Quello che stanno facendo le tre famiglie che comandano il paese, e' di portarlo nella situazioni in cui arriva la trojka. La Trojka ordinera' di licenziare un milione di dipendenti pubblici. La Trojka ordinera' di vendere le industrie ed i beni di stato. La Trojka ordinera' la dissoluzione dell' INPS, e cosi' via.

Tutta la colpa sara' della Trojka: il governo italiano si comporta come il bambino che non si lava mai i denti, che mangia troppi dolci,  e poi accusa il dentista di essere doloroso.

Stanno mandando in malora un paese , semplicemente perche' VOGLIONO che arrivi la Trojka, a fare il suo lavoro, ovvero i tagli.

Ma per fare questo devono far credere alla stampa che la Trojka sia una forma di imperialismo, e non una conseguenza inevitabile. 

Quel che vogliono fare e' farvi credere che se il deficit e' aumentato oltre il 3% non e' perche' il governo ha governato MALE, ma perche' qualche stronzo (la Merkel) ha deciso di imporre questa orrenda regola quando potrebbe non farlo. Se il deficit e' troppo grande, insomma, non e' per via del suo ammontare, ma per via dei gusti schizzinosi degli europei.


Quando questo succedera', la situazione diventera' pericolosa per tutte le altre economie europee, che quindi richiederanno provvedimenti urgenti e dolorosi per proteggersi: e voi vi lamenterete dell'ingerenza.

Le tre grandi famiglie vi stanno semplicemente preparando a quanto sta per accadere, cercando a tutti i costi di trovare un capro espiatorio, e poiche' l'Europa non e' nei programmi di nessun grande paese europeo (non e' che i Francesi siano ormai tutto il tempo a parlare di Europa), allora i loro servi giornalisti fingono di non vedere l'evidenza: che non esiste nessuno che abbia intenzione di governare l'europa.

Si limiteranno a proteggersi dalle cazzate dei paesi che vanno in merda, niente di piu'.

La Trojka arrivera'. E' solo questione di tempo. La Merkel ignorera' il problema sino a quando non minaccera' l'economia tedesca, poi prendera' provvedimenti a difesa dell'economia tedesca. Come sua consuetudine, si muovera' all'ultimo minuto.

E se non volete vedere l'indifferenza dei tedeschi ai temi europei oggi, se non volete persuadervi che tocca a voi governarvi bene perche' nessuno verra' a governarvi meglio, prima o poi avrete una grande sorpresa.
NESSUN PAESE EUROPEO VUOLE GOVERNARE L'ITALIA. NE' L'EUROPA. Si limitano a fermare gli incendi al confine, quando scoppiano.
 E no, non e' una buona notizia.

Sarebbe molto meglio per voi se iniziaste a chiedervi cosa abbia detto dell' Europa la Merkel in campagna elettorale. Ha detto DUE cose. DUE. In MESI di campagna elettorale.  Ha parlato 4 volte di Bundesliga, 3 dei suoi capelli, due dei suoi vestiti. Centinaia di volte di aiuti alle famiglie, di scuole tecniche e di apprendistato, e di formazione.

L'europa e' importante quanto il fucsia, meno di una permanente, meta' di un campionato di calcio. E neanche una piccola frazione del programma di potenziamento industriale.

Ma questo, i vostri giornalisti ve lo diranno quando e' troppo tardi.

Uriel -  


(1) Le famiglie sono tre. Berlusconi, Agnelli, De Benedetti. De Benedetti possiede il PD. Berlusconi il PDL. Indovinate chi sia il capo di M5S.