Gentili giornalisti, politici e amministratori, perché non scrivete che se
i cinghiali caucasici sono tanti e tanto confidenti è "merito/demerito"
dei cacciatori e dei politici accondiscendenti, non dei cinghiali
che certo non sono venuti in Italia per farsi
ammazzare.
Voi non dite che i cacciatori hanno portato
alla quasi estinzione il cinghiale autoctono e, per accontentare il
loro orgasmo di morte, hanno importato la specie alloctona
dall'est Europa, l'hanno ibridata con i maiali, devastato
l'habitat e, con la caccia che si protrae per tutto l'anno, aumentato
il numero (vi sembrerà assurdo ma è proprio così basta leggere il
libro di Franco Nobile - medico, docente, cacciatore - ) in quanto
"la causa principale dei danni all'agricoltura (e,
aggiungiamo noi, dell'apparizione tra i rifiuti in periferie
cittadine) più che in una eccessiva densità, sta in una cattiva
struttura sociale dei branchi, troppo ricchi di soggetti
giovani che vengono respinti dagli anziani dominanti....." e
questa cattiva struttura sociale deriva dalla caccia che destruttura
i gruppi rendendoli più prolifici
https://www.gabbievuote.it/caccia-al-cinghiale---relazione.html
Coldiretti
calcola, a occhio e, naturalmente, secondo convenienza visto che il
noto biologo Luigi Boitani asserisce l'inesistenza di censimenti
scientifici, che i cinghiali "abbiano raggiunto la cifra
record di 2.3 milioni di esemplari".
Si legge anche che "la fauna
selvatica è proprietà dello Stato e lo Stato non può creare danni
ai privati". Strano, lo Stato regala la sua fauna selvatica
ai privati cacciatori e i privati cacciatori possono creare danno ai
privati cittadini non cacciatori e contrari (80%) sterminando gli
animali (100 milioni ogni anno), distruggendo l'equilibrio biologico,
invadendo le proprietà private (art. 842 C.C.), disperdendo piombo
veleno potentissimo che l'Italia si era impegnata ad eliminare dalle
cartucce entro il 2017 (Conferenza di Quito), ferendo e uccidendo per
sport, oltre cento esseri umani ad ogni stagione (Ass. Vittime della
Caccia) senza che nessun sussulto di orrore pretenda l'emissione di
una legge per omicidio venatorio (come per l'omicidio
stradale).....e, soprattutto, che il divertimento alimenti una
strage vergognosa che conserva l'impronta della preistoria nel 21mo
secolo quando si cammina verso un futuro evoluto e tecnologico.
Dove
dimorano il Ministero della Transizione Ecologica, il New Deal
Europeo, l'Agenda ONU 2030, le varie Direttive, leggi.... e le tante,
purtroppo, "parole, parole parole..."
per la salvaguardia dell'ambiente e degli ecosistemi? Forse in un
pianeta alieno irraggiungibile?
C'è anche chi scatena la
risata dichiarando che "ammazzare i cinghiali è
nell'interesse dei cinghiali stessi perchè la natura deve conservare
un equilibrio e la sovrappopolazione è un rischio per alcune
specie". Come se gli animali fossero un ammasso di carne con
un solo cuore, un solo cervello, una sola vita e non singoli
individui. Come se loro che sanno rispettare, per propria natura, la
legge biologica della capacità portante, assecondassero la legge
umana che distrugge gli ecosistemi e poi ragionare su come
riequilibrarli con i calcoli matematici. Anzi, con le
frottole.
Intanto i cinghiali non sono predatori ma
animali erbivori, poi, come ben sappiamo, l'equilibrio della natura è
stato rotto ed è continuamente rotto dall'essere umano. Inoltre,
affermare che i cinghiali siano contenti di morire terrorizzati,
aggrediti dai cani, squartati ancora vivi, per riuscire in quel
compito che spetta all'Homo sapiens visto che è il solo colpevole
della distruzione del nostro Pianeta, che nel 2050 avrà raggiunto i
10 miliardi di individui (vale anche per lui la legge suddetta?), è
ridicolo. A quel qualcuno potrebbe allungarsi il naso.
Per
informazione:
Gli incidenti
stradali in Italia, nel 2019, sono sati 172.183 con 3.173 morti
e 241.384 feriti e nel 2020 - tra gennaio e settembre - i morti
sdono stati 1.788 e i feriti 123.061.
Gli omicidi nel 2019 in Italia
sono stati 315 tra cui 111 femminicidi e nel 2020 sono stati
271 tra cui 112 femminicidi (la Polizia di Stato, in un report del
2019, parla di 88 donne vittime ogni giorno di violenza).
Le vittime umane in 110 giorni di
caccia, fruibili per ogni cacciatore, della stagione venatoria
2018/2019, sono state 21 morti 59 feriti, nella stagione venatoria
2019/2020 27 morti 68 feriti, nella stagione venatoria
2020/2021 14 morti e 48 feriti.
.....
L’osservatorio ASAPS
(Associazione Amici Polizia Stradale) ha registrato nel 2019 ben 164
incidenti significativi (ossia con vittime o feriti) con il
coinvolgimento di animali, 13 i morti. In 141 casi la collisione è
avvenuta con un animale selvatico e in 23 con un animale domestico.
Nel 2020 sono stati registrati dall'ASAPS 157 incidenti
significativi, 138 con un animale selvatico e 19 con un
animale domestico.
Sono molte le
strategie per evitare sia il danno all'agricoltura, sia gli
incidenti stradali. Non vengono attuate. Si preferisce il danno e,
come sempre in Italia, la prevenzione pesa più del
risarcimento anche se le vite non si possono risarcire.
Occorre togliere
ai cacciatori e loro adepti la gestione della fauna selvatica che,
nella storia del nostro Paese, ha provocato solo sangue e morte,
disgregazione, inquinamento, illegalità, prepotenza, privilegio di
pochi su un patrimonio di tutti.
C'è chi pensa
che la caccia sia non solo una barbarie nei confronti di esseri
senzienti (ricordiamoci l'art. 13 del TFUE) ma anche
conservazione di un esercizio tribale e non in sintonia con la
civiltà scientifica, tecnologica, culturale, che crediamo di
aver conquistato.
Per tutto quanto
sinteticamente espresso, appoggiamo il REFERENDUM per
l'abolizione della caccia e dell'Art. 842 C.C., la cui raccolta firme
è già iniziata in tutta Italia dopo la pubblicazione sulla Gazzetta
Ufficiale https://gabbievuote.it/referendum-caccia.html
e
https://www.radioveg.it/petizioni/il-movimento-ora-e-il-referendum-sulla-caccia/
Grazie per
l'attenzione.
Mariangela Corrieri
Presidente
Associazione Gabbie Vuote ODV Firenze
info@gabbievuote.it
- www.gabbievuote.it