lunedì 30 ottobre 2023

Dove nasce e si sviluppa il Mito...

 


La funzione di mettere in rilievo il rapporto esistente tra gli Dei e certe sfere dell'Esistenza, risulta ancor più evidente là dove questo nesso viene deciso, fondato, una volta per tutte, proprio dal Mito. Si consideri, ad esempio, la vicenda del ratto di Persephone, figlia di Demeter, da parte di Hades, dio cui è riconosciuto il ruolo di "sovrano dei morti". Costui condurrà la fanciulla nel mondo infero, da quale ella non potrà più tornare, se non per un breve periodo all'anno, nella stagione in cui spuntano le Messi. 

Tale rapimento ha come prima conseguenza il fatto che da allora in poi, Persephone sarà Signora degli Inferi, e sposa di Hades, acquisendo così, proprio tramite queste vicende mitiche, la sua definitiva connotazione di divinità legata alla sfera della Morte, nonché a quella dell'Agricoltura, dato che, a partire da quel momento, si stabilirà una corrispondenza tra la "temporanea" uscita di Persephone dal Mondo Infero, ed il maturare delle Messi. Infine, l'organicità del Culto dei vari Dei, di cui si è detto sopra, si riflette anche nel Mito. Esso istituisce, infatti, precisi legami di parentela tra le Divinità, in base ai quali queste risultano componenti una "linea genealogica" unica, sebbene ramificata e complessa. Si realizza così, a livello divino, l'unione tra vari aspetti della Realtà, che appaiono tra loro complementari, ed indispensabili l'uno all'altro. 

NOTA: Ho sempre considerato le molteplici apparizioni della Madonna, come apparizioni  di Persephone, che, come insegna il Mito, vaga sulla Terra alla ricerca perenne di qualcosa che non trova. Ricordiamo che per i Greci, il Mito non ha tempo, così come il Mito della Madonna Pellegrina che appare ai pastorelli, essendo i pastorelli personaggi "eterni", figurano anche nel Presepe, secondo i dettami della Mitologia. In ogni caso queste Madonne, secondo una tradizione consolidata, promettono sfracelli e poco altro. Ed in tal caso, le Madonne di Civitavecchia, quest' ultima beninteso, piangente, e di Trevignano, avrebbero fatto un'eccezione. (Col fatto che c'era da predire il grande massacro...)...

Ma NOI sappiamo dove nasce l'idea stessa di MITO. Scrive Walter Pierpaoli: "Stromboli non è soltanto un' isola, ma l'unico vulcano SEMPRE ATTIVO del Mediterraneo. L'emblema perenne della VITA che si rinnova, vi sono sbarcato la prima volta nel 1960... [Coincidenza, Io ci sono andato, ma a Vulcano, nel 1961!] ...grazie alle ceneri che rifertilizzano il ciclo vitale del territorio. Stromboli è quindi un simbolo della Forza Vitale che, spingendo il magma in superficie da una profondità di 200 Km, rinnova costantemente la VITA dell'Isola. Ho attinto anch'io a questa forza, ed è nata l'idea di organizzare una conferenza periodica su "Cancro e Invecchiamento".  Queste concezioni della Vita e del Male (cancro!)  non risultano importanti per le Multinazionali, che invece sono molto interessate a proporre il contrario, vita  sedentaria, casalinga, clausura anti-pandemia, ecc... 

Giorgio Vitali





domenica 29 ottobre 2023

Non con l'asfalto ma col ferro... si salva l'Europa!

 


Le retoriche degli Stati e delle istituzioni sovranazionali sulla transizione energetica  e le politiche che ne derivano evitano accuratamente di affrontare un nodo fondamentale: il fatto, cioè, che non vi è transizione possibile se si continuano a costruire società sempre più energivore, che divorano enormi quantità di natura e di lavoro per produrre enormi quantità di merci e infrastrutture, funzionali solo ai profitti di chi le produce.

Non esiste una reale transizione energetica che sia compatibile con questo modo di produzione, ed è inutile lasciarsi abbindolare dalle formule ingannevoli di una “rivoluzione verde” condotta dall’alto, finalizzata al rilancio dell’accumulazione di capitale e della crescita continua, e non certo a portarci fuori dalla catastrofe.

Questo concetto appare molto più chiaro se si analizzano i dettagli delle politiche reali. A tal proposito, risulta particolarmente eloquente questo approfondimento sullo sviluppo dei trasporti in Europa negli ultimi tre decenni, commissionato e commentato da Greenpeace, di cui riportiamo il riassunto dei dati sull’Europa e sull’Italia. Risulta eloquente la malafede di chi ci promette la fine della mobilità fossile grazie alla proliferazione futura di milioni di nuove auto private “full electric”, quando nel presente e nel recente passato non ha fatto altro che promuovere il traffico privato su gomma, tagliando sistematicamente in tutta Europa le linee del trasporto ferroviario pubblico e collettivo, infinitamente meno impattanti sul clima.

L’immediato ripristino e lo sviluppo delle linee ferroviarie locali, definanziate nel tempo a favore delle autostrade, degli aeroporti e dell’alta velocità,  potrebbe ridurre in maniera consistente la mobilità fossile ORA, e non in un ipotetico futuro, ma è una prospettiva impossibile nell’Europa della Volkswagen, Stellantis, Volvo e Mercedes-Benz, e dei grandi appalti. Per renderla possibile occorre porre la centralità del trasporto pubblico locale e collettivo all’interno delle mobilitazioni per il clima, seguendo l’esempio dei movimenti No TAV e costruendo l’alleanza con i lavoratori del settore.
(Ecor.Network)



sabato 28 ottobre 2023

La proposta di Neturei Karta: "Porre fine all'occupazione sionista in Palestina..."

 


Ponendo fine all'occupazione israeliana, si porrà fine a tutto lo spargimento di sangue in Palestina.

“Lo Stato di Israele e la sua ideologia sionista hanno provocato un atroce spargimento di sangue arabo ed ebraico. Lo scoppio della guerra la scorsa settimana, è un'altra manifestazione dei semi macchiati di sangue, che il sionismo continua a seminare quotidianamente. 

Gli ebrei antisionisti ritengono ancora una volta il movimento sionista responsabile degli ultimi tragici eventi subiti sia dagli arabi che dagli ebrei.

Per 75 anni lo Stato di Israele ha oppresso e terrorizzato il popolo palestinese, uccidendo spietatamente uomini, donne e bambini mentre gli rubavano la loro terra e si prendevano le loro case. Nel suo continuo sforzo di raggiungere le sue aspirazioni sioniste e colonialiste, lo Stato di Israele ha privato un intero popolo dei diritti umani fondamentali e ha attualizzato un sistema di apartheid sotto il quale i palestinesi non hanno alcun controllo, nemmeno della loro vita quotidiana.

Una delle credenze religiose ebraiche fondamentali è che gli ebrei sono in esilio decretato divinamente. Durante questo esilio è proibito creare un proprio Stato. Inoltre la Torah vieta di uccidere e rubare. Il sionismo va contro a tutte queste credenze fondamentali. Non dobbiamo stancarci mai di affermarlo o sottolinearlo abbastanza:  IL SIONISMO NON È IL GIUDAISMO.

Fin dalla sua nascita, masse di ebrei religiosi, sia in Palestina che all'estero, si opposero fortemente e respinsero il movimento sionista e l'esistenza dello Stato di Israele. Leader ebrei religiosi hanno espresso in termini non dubbi, che lo stato di Israele va contro all'ebraismo ed è pericoloso per tutti gli abitanti della Terra Santa, hanno avvertito che la sua esistenza sarebbe stata catastrofica e avrebbe portato solo a spargimenti di sangue.

Ebrei e arabi hanno vissuto in pace in Palestina per secoli, come in tutte le altre terre arabe.

Come ebrei siamo e siamo stati estremamente grati per l'ospitalità che ci è stata concessa in tutto il passato. Il conflitto attuale non è in alcun modo dovuto alle differenze religiose, contrariamente alla narrazione sionista, che cerca di creare un solco tra ebrei e arabi. 

Questa fiducia storica, anzi amicizia, rispetto pacifico e convivenza è stata distrutta dal sionismo e dall'occupazione sionista della Palestina e per decenni è stata l'ostacolo alla pace.

La sola e unica e soluzione è riconoscere la radice della causa e lavorare per uno smantellamento pacifico e totale dello Stato di Israele, restituire il controllo della terra ai suoi abitanti autoctoni e ripristinare tutti i loro diritti. Solo così possiamo aspettarci un ripristino della pace storica che esisteva prima del sionismo.”.

Dichiarazione di Neturei Karta International -  Ottobre2023


https://it.wikipedia.org/wiki/Neturei_Karta

venerdì 27 ottobre 2023

Una riflessione per uscire dal concetto di "razza"...

 

Durante i vari scambi epistolari avuti con persone di diverso credo, ho notato, a parte alcuni casi rari, che si tende a giudicare e ad esprimere pareri sulla base di una “convinzione” prestabilita, non corroborata cioè da una personale ricerca sui fatti avvenuti.

Sulla realtà della nascita del “problema ebraico”, a cominciare dal periodo biblico sino alla fondazione di Israele… ci si lascia guidare da emozioni, da tendenze a voler credere in una verità, già accettata in quanto tale.
Ovvio che questo tipo di atteggiamento non possa essere da me condiviso. Io mi sento una specie di San Tommaso, ho bisogno di mettere il dito nella piaga per credere.. E sono contento che questo mio “sentiero” mi abbia condotto a scoprire alcune verità scomode, sia per una parte che per l’altra, verità che dimostrano come sia importante comprendere gli eventi trattati attraverso il proprio “lume”.

Mi son trovato così in mezzo a due fuochi. A prendere i pesci in faccia da destra e da sinistra.. come si dice in gergo… Eppure ho il piacere e la soddisfazione di potermi osservare senza riscontrare macchie nel mio sentire. Mi guardo allo specchio e mi dico: “Bello o brutto, con i nei o con la pelle liscia, tu sei quel che sei, caro mio Paolo/Saul”.

Saul, sì, è il nome recuperato, considerando la mia “lontana” origine ebraica, vi ho già raccontato la storia, e quel po’ di sangue “eletto/infetto” rimastomi nelle vene ha fatto sì che io volessi conoscere la verità su quella parte di me, su quel pezzo di Paolo D’Arpini, nel bene e nel male...

Ricordo un proverbio che mi citavano i vecchi contadini di Calcata: “il meglio è nemico del bene”… Ed è proprio così, arrabattandoci e cercando di migliorarci agli occhi del mondo non riusciamo a percepire il bene che già c’è in noi… Ed in fondo cosa significa essere perfetti? Semplicemente essere quel che si è senza remore né rimpianti, senza cercare l’approvazione di qualcuno, perché se siamo quel che siamo evidentemente ci compete. Da ciò nasce spontaneità e naturalezza…

E la società umana, nella sua interezza come specie, va a rotoli, perché non può funzionare come un meccanismo, non è fatta di semplici ingranaggi e di numeri (di razze distinte)…

Allora, si può uscire -ed i miei fatti lo dimostrano- dal concetto di “razza eletta” ma si può entrarvi?
Sul merito delle conversioni all’ebraismo c’è da dire che in passato queste avvenivano, sia nel contesto dei popoli semitici (non ancora distinti) che potevano passare da un credo all’altro e comunque venivano accettati se “tornavano” all’ovile (ne abbiamo evidenze nella stessa bibbia in cui si parla di idolatri che poi tornano alla fede), sia nel periodo del primo cristianesimo, che non essendo altro che una setta ebrea si poneva comunque (diversamente dall’ebraismo ortodosso) come una fede aperta anche ai gentili… Solo più tardi ci fu una separazione netta e sia gli ebrei che i nuovi ebrei -ovvero i cristiani- trovarono più conveniente andare ognuno per la propria strada.

Comunque l’ultima grande conversione al giudaismo fu quella dei Kazari, attorno al 1000, che con il loro numero formarono le fila dei cosiddetti “ebrei orientali” che dal punto di vista “tradizionale” del “seme” non sono però dagli ortodossi accettati nel novero degli “eletti”.
(Vedi: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2013/12/25/storia-di-come-e-nato-il-sionismo-ovvero-se-gli-ebrei-non-sono-ebrei-ma-khazari-convertiti/)

Infine ci sono le propagazioni o conversioni per filiazione mista, ovvero i figli di donne ebree e gentili.. e di questi casi se ne contano a migliaia soprattutto per motivi di “economia” e “convenienza politica”. Restando in tema di “convenienza politica” ma anche di “giustizia umana” -che non guasta- c’è da dire che non si può colpevolizzare tout court un senso di identità.

Anche noi lo abbiamo, magari più debole in quanto la nostra è una identità recente, come “italiani”. Vediamo che diversi popoli nomadi hanno mantenuto una forte identità proprio per salvaguardare la cultura nella quale sono nati e si riconoscono, come ad esempio gli zingari ma ve ne sono altri e non soltanto nomadi, magari stanziali ma rinchiusi in un ristretto ambito territoriale. Insomma voglio dire che chi nasce in una famiglia ebrea si nutre del senso di appartenenza, è un fatto culturale quasi imposto dalle condizioni esterne.. ed obbligatorio, vista la estraneazione di cui essi “soffrono” (pur volendo mantenerla) nelle società “cristiane” o “musulmane” ove la differenza viene fatta percepire più duramente.. Va da sé che dopo generazioni e generazioni il senso di differenza ed estraniamento si acuisce. E si tende a cercare rivalse morali, intellettuali od economiche… Non dimentichiamo che in simili condizioni “di diversità congenita” sono nati i più grandi geni dell’umanità e qui non mi riferisco solo agli ebrei ma a tutti coloro che hanno dovuto, per una ragione o per l’altra, vivere ai margini o addirittura rinnegare la famiglia e la comunità in cui sono nati.

Insomma non vorrei che l’appartenenza alla cultura ebraica fosse considerata di per sé motivo di giudizio negativo. Personalmente ho conosciuto decine di ebrei, in ogni ambito culturale e spirituale, e li ho sempre trovati degni di fiducia e ragionevoli interlocutori. Certo anch’io mi ponevo verso di loro con lo stesso atteggiamento.. Per cui direi che spesso le situazioni di attrito contribuiscono a scatenare divisioni, rancori e vendette di ogni sorta.

Ora parliamo dei sionisti. I sionisti essenzialmente si sono concentrati in Israele, appoggiati però dalla sponda sionista ashkenazita nordamericana. Il sionismo è nato avendo in mente la fondazione di Israele. Siccome la conquista di quel territorio è avvenuta e mantenuta con la forza, nella condizione di continua conflittualità (per conservare le posizioni raggiunte) si tende a indurire il cuore ed a non considerare i diritti dell’altro… Questo avviene in ogni conquista territoriale, guardate la conquista delle Americhe a tutto scapito delle popolazioni autoctone, o guardate ogni altra invasione in cui sempre il conquistatore tende a cancellare la cultura degli sconfitti (nonché le persone fisiche che la incarnano) per sostituirla con la propria..

Questa posizione dal punto di vista psicologico è chiamata “sacralizzazione della colpa”. La colpa viene resa nobile e degna.. insomma si gira la frittata ed in tal modo si cerca di pacificare il proprio animo derelitto, consapevole del male commesso.. giustificando il male e chiamandolo bene (magari per i propri confratelli, non importa…).

Mi sa che sto allontanandomi troppo dal discorso iniziale, comunque ribadisco, come affermato in precedenza, che usare discriminazione ed oculatezza nel giudizio è un esercizio che favorisce la crescita dell’intelligenza… “Dio non saprà riconoscere i suoi…” saprà riconoscere però il nostro senso di giustizia e di equanimità.

Paolo D'Arpini



giovedì 26 ottobre 2023

Conformismo duro a morire...



Per capire quanto sia radicato il conformismo, cito due autori del passato. 

Scrive Mario Mariani: Giovani, benedetti giovani! Voi non sapete che siete più vecchi di noi. Anche questa è una scoperta un pò giovane: l'ha fatta Giordano Bruno, ma potrebbe anche averla pescata in qualche pensatore più giovane di lui.
Ma quello che è scandaloso e che è veramente futuristico, è il vedere con quanto disinvoltura sartine e signorine, commesse di negozi e commessi viaggiatori, leggono tutte le sudicerie della letteratura contemporanea e ne parlano, ignorando però tutti i capolavori del genio umano.

Fanno discussioni attorno a me o a Calzini, a Pirandello o a qualunque giovane Prosdocimi, ma non hanno mai letto né i dialoghi di Platone, né il Don Chisciotte, né i drammi di Shakespeare, né il Faust di Goethe. E molti, moltissimi, i più, non hanno mai letto-diciamolo piano-La Divina Commedia-Il Principe-I Pensieri di Giacomo Leopardi. i due più completi, più efficaci, più classici prosatori italiani del secolo XIX sono Giuseppe Mazzini e Giosuè Carducci. Il primo bisogna cercarlo in biblioteca, perché, spacciata l'edizione Sansoni curata da Aurelio Saffi, le opere non si sono pubblicate più: segno evidente che nessuno le leggeva. 

Si trovan volumi d'opere scelte, ma scelte senza criterio. E poi Mazzini si deve legger tutto, non a brani. Non son vent'anni che è morto Carducci, e il suo stile è ancora nostro, robusto e nervoso, ricco ed efficace,aristocratico e popolare, svelto e classico è forse lo stile più miracoloso che si conosca. Per bisogno di consultazione ho cercato nelle librerie il XII volume delle Opere. 

In tutta Milano non l'ho trovato. S'è dovuto scrivere a Zanichelli. E i librai mi han confessato che non tengono più le Opera di Carducci perché nessuno le compra. Non si legge? Non si legge quello che si dovrebbe leggere. Ecco tutto. I giovani misurano la loro gioventù dalla persistenza dell'insuccesso, e siccome l'insuccesso dura tutta la vita, essi muoiono giovani...

Giorgio Vitali




P.S.  Probabilmente come esempio di lettura di successo, il libro " Ha pianto tra le mie mani" del prete che ha recuperato la Madonna di Civitavecchia.

mercoledì 25 ottobre 2023

Gaza. Genocidio in corso...


Signore e signori, avanti c'è posto!

Gaza è un’area così piccola – 25 miglia di lunghezza e circa 5 miglia di larghezza – e così densamente popolata che l’unico risultato di un attacco terrestre e aereo israeliano è la morte di massa di quelli che il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant chiama animali umani” e il Primo Ministro Benjamin Netanyahu li definisce bestie umane”. Il membro della Knesset israeliana Tally Gotliv ha suggerito di lanciare “armi apocalittiche” su Gaza, ampiamente visto come un appello per un attacco nucleare. Il presidente israeliano Isaac Herzog ha respinto le richieste di proteggere i civili palestinesi. "C'è un'intera nazione là fuori che è responsabile... questa retorica sui civili non consapevoli, non coinvolti, non è assolutamente vera", ha detto Herzog. “Avrebbero potuto ribellarsi, avrebbero potuto combattere contro quel regime malvagio che ha preso il controllo di Gaza con un colpo di stato”. Ha aggiunto: “Gli spezzeremo la spina dorsale”.

Una volta che combatti strada per strada, appartamento per appartamento, c'è solo una regola: uccidi tutto ciò che si muove. I discorsi sulle zone sicure, le rassicurazioni sulla protezione dei civili, le promesse di attacchi aerei “chirurgici” e “mirati”, la creazione di vie di evacuazione “sicure”, la fatua spiegazione secondo cui i civili morti sarebbero rimasti “in mezzo al fuoco incrociato”, l’affermazione che le case e i condomini ridotti in macerie dalle bombe fossero la dimora di terroristi o che i razzi erranti di Hamas fossero responsabili della distruzione di scuole e cliniche mediche, fa parte della copertura retorica per effettuare massacri indiscriminati.

Chris Hedges


Fonte primaria: ScheerpostFonte secondaria: Sinistra in Rete




Milano. Vegani in mostra...



Vi aspettiamo il 28 e 29 ottobre 2023  a Milano presso East End Studios – Studio 90, via Mecenate 88A, sabato 29 dalle 10:00 alle 24:00 e domenica 29 dalle 9:30 alle 22:30. Ingresso libero.

MiVeg, quest’anno conta circa 100 stand tra espositori, con prodotti cruelty free, e associazioni e si propone di battere il record di 10 mila visitatori.

L’edizione 2023 presenta come sempre un programma ricco di contenuti, interventi con relatori d’eccellenza in ambito culturale, artistico, ambientale e naturalistico. Un'occasione per unire il buon cibo sostenibile e privo di ingredienti animali alle conferenze, ai workshop e ai seminari su cucina, nutrizione, autoproduzione e attivismo in difesa degli animali. Un momento di connubio tra corpo e mente, tra divertimento e approfondimento, tra teoria e pratica.

Sara D’Angelo, presidente dell’Associazione Vitadacani (https://www.vitadacani.org/rifugi/che tutela i diritti animali e organizza l’evento sottolinea: “Miveg è un evento completamente dedicato agli animali e alla diffusione del movimento culturale ed etico basato sul loro rispetto. Stand con prodotti etici, conferenze, workshop potranno dimostrare a tutti come un cambiamento verso scelte consapevoli e irrimandabili a tutela di animali e ambiente siano possibili e possono rendere felici senza rinunce.


Per info e interviste

Sara d’Angelo tel. 3939557330

Ufficio Stampa tel 3280840635




PROGRAMMA MIVEG 2023

Versione completa al link www.miveg.org/programma/


Silvia Premoli
Ufficio Stampa

mob 328 0440 635

lunedì 23 ottobre 2023

La perfida Albione perde le braghe... (e lo zio Sam anche le mutande!)

 



In Gran Bretagna si sta preparando un altro colpo di stato. Rishi Sunak sta ora viaggiando disperatamente in Medio Oriente, cercando di mediare. E in patria ha già 25 parlamentari conservatori pronti a votare la sfiducia a Rishi e ad abbatterlo come Boris Johnson e Liz Truss.

Il motivo è il bassissimo indice di gradimento dei conservatori e la minaccia concreta di una pesante sconfitta alle elezioni del 2024, dove potrebbero perdere i 3/4 dei seggi. Inoltre, le divisioni all'interno della Gran Bretagna sulla guerra in Israele si stanno ampliando, con 100.000 persone che hanno partecipato a manifestazioni a Londra a sostegno dei palestinesi. A tutto questo si sovrappone la deplorevole situazione economica.

Tuttavia, non sono molti i parlamentari che vogliono prendere il posto di Rishi e portare i conservatori al fallimento elettorale. Un eventuale cambio di potere potrebbe colpire duramente anche la Gran Bretagna, che cerca di influenzare la situazione in Ucraina e in Medio Oriente con alterni successi.

La spaccatura negli Stati Uniti non è meno significativa. A New York, migliaia di manifestanti pro-palestinesi si sono scontrati con la polizia. L'ultimo sondaggio della CBS ha mostrato che il 52% degli americani è contrario all'invio di armi a Israele, soprattutto i democratici.

Nel frattempo, il deficit di bilancio degli Stati Uniti ha ufficialmente raggiunto i 1.700 miliardi di dollari e con i ricalcoli dell'anno scorso supera i 2.000 miliardi di dollari. In queste condizioni, l'accordo su 100 miliardi di dollari per due guerre al Congresso è ancora in fase di stallo e questo rende la situazione di Biden e dei falchi a Washington ogni giorno più impantanata.

Malek Dudakov




domenica 22 ottobre 2023

Medio Oriente. Israeliani e statunitensi all'attacco...

 


Gli Stati Uniti sono sempre più coinvolti nell'attuale conflitto in Medio Oriente. Secondo il Pentagono, una batteria THAAD e altri sistemi Patriot saranno dispiegati nella regione. Inoltre, Washington si sta preparando a schierare altre truppe statunitensi per una "risposta rapida, se necessario".

Obiettivamente, queste manovre nordamericane non sono pensate tanto per "proteggere Israele" quanto per rafforzare la propria posizione in Medio Oriente. E il Pentagono non lo nasconde.

Ed intanto Israele provvede a spianare il terreno. 

Le forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno attaccato gli aeroporti siriani di Aleppo e Damasco che  sono ora “fuori combattimento”, ha riferito SANA, citando una fonte militare.

In un'attività congiunta dell'IDF e dell'ISA, l'esercito israeliano  ha condotto un attacco aereo contro un complesso sotterraneo nella moschea di Al-Ansar a Jenin; la moschea -secondo le fonti israeliane- conteneva una cellula  di operatori di Hamas e della Jihad islamica che stavano organizzando un imminente attacco terroristico.

Contemporaneamente, gli aerei da combattimento dell'IDF hanno colpito dozzine di obiettivi di Hamas nella Striscia di Gaza, alcuni situati in edifici a più piani. Sono stati colpiti dozzine di tunnel, armi, quartier generali, centri di comando e moschee utilizzati come sale operative di guerra da Hamas.
(Notizie da varie fonti)



sabato 21 ottobre 2023

Infantilismo mentale con recessione morale...

 

E spara di qua e spara di là, alla fine succede il fattaccio. La strage. E' inevitabile. Allora il Mondo (quello composto da umani) resta attonito. I non umani, che subiscono da millenni senza potersi ribellare, restano apparentemente indifferenti.

E poi si ritorna come prima, con qualche menzogna in più in circolazione. Se c'è uno scrittore che stimo incondizionatamente, questo è Pitigrilli. In un libro: L'ombelico di Adamo, scrive: "I giornali di questi giorni, ( siamo nel 1949) recano notizie divertenti, che avrebbero stuzzicato l'appetito di Pirandello, il sagace ricercatore dell'altra faccia della verità, che certi critici d'oggi presentano come un artista superato, ma che sarà sempre attuale, perché ogni verità è capovolgibile e un punto di vista unico non c'è mai." 

Aggiungo che Pirandello, di famiglia non siciliana, era diventato siciliano e qui aveva appreso ciò che il gen. Dalla Chiesa, Borsellino, Falcone, Ninni Cassarà, Sindona, il bandito Giuliano, Gaspare Pisciotta, Pietro Scaglione, Cesare Terranova, Pio La Torre e tanti altri non avevano imparato: "Mai fidarsi delle apparenze!". 

Tornando a noi, posso anche citare un caso personale. Si era verso la fine del '44  ed io coi miei familiari, eravamo sfollati in un podere di mio nonno a 5 km da Ravenna. In quei giorni giocavo spensieratamente sull'aia sotto una coltre di proiettili che si scambiavano generosamente i contendenti. Ad certo punto venni sfiorato da uno srapnel. Mia madre se ne accorse ed affrontò la cosa con sangue freddo. Nel caso fossi stato colpito di chi sarebbe stata la colpa? Nessuno lo può asserire con certezza. 

Invece, in questa guerra di comunicati stampa, i due contendenti (Palestina ed Israele) si accusano reciprocamente. Premetto che io so, ma non posso dimostrare come scrisse incautamente P.P.Pasolini, ma posso giudicare l'infantilismo morale e mentale dei giornalisti che hanno partecipato alle solite tavole rotonde, dove le accuse sono volate ad esclusivo sollazzo degli ascoltatori. Come i classici bambini "un pò così", che si scambiano reciprocamente l'accusa di aver rubato la marmellata.

Come ha dichiarato qualcuno che la sapeva lunga, la "democrazia" non è un passo avanti"! e per chiarire il mio punto di vista, mi definisco anticapitalista, antiglobalista, aderisco ad alcune (quelle tangibilmente  certe) "teorie del complotto". Sono contro le Politiche Neo-Malthusiane con riduzione forzata della natalità, e contro le Pseudo associazioni ambientaliste, finanziate da chi sappiamo,che sostengono queste idee.
 
Giorgio Vitali

  

venerdì 20 ottobre 2023

Critiche sul Green Deal europeo




Il Green Deal Europeo rallenta, magari non come in Inghilterra ha dichiarato il Primo Ministro Rishi Sunak, ma di certo con scelte che rimettono in discussione alcuni dei traguardi prefissati, come la riduzione al 2030 dei pesticidi in agricoltura o l'azzeramento delle emissioni di C02 al 2050 cioè 31 anni dopo la dichiarazione di emergenza da parte del Parlamento Europeo. 

I cambiamenti ai vertici degli organismi europei in campo ambientale ha di certo influenzato questo cambiamento, ma anche lo ha fatto il cambio di atteggiamento di alcuni Paesi importanti, dopo l'Inghilterra anche la Germania, che sta riconsiderando la scelta dell'Euro e dei limiti temporali al mantenimento della mobilità basata sul motore termico. 

C'è anche la questione imballaggi: il riuso sembra ancor più ecologico del riciclo, ma qui, proprio per premiare l'Italia e paesi che come l'Italia riciclano oltre l'80%, si è creato un fronte che prova ad allentare la stretta sul riuso...

Luigi Campanella










Fonte: Il sesto sole

giovedì 19 ottobre 2023

L'Italia ai ferri e il trattato di "sudditanza"... (chiamato "di pace")



...si dice che la soggezione/sudditanza dell’Italia nei confronti degli USA deriverebbe da “clausole segrete” annesse al cosiddetto “Trattato di pace” del 10 febbraio 1947.

Tali “clausole segrete” in realtà non esistono e se pure fossero mai esistite sarebbero già da tempo fondatamente contestabili in base al principio rebus sic stantibus di diritto internazionale che disciplina la validità dei Trattati o Accordi, pubblici o segreti che siano.

Peraltro, il decorso del tempo e, appunto, la modifica delle situazioni di fatto, rende lo stesso “Trattato di pace” del 1947 non più espressivo di obblighi e vincoli attuali.

Tra i tanti esempi a titolo dimostrativo della possibilità per l’Italia di assumere una posizione autonoma e divergente rispetto a quella degli Stati Uniti ed anche degli Stati nostri ex nemici della seconda guerra mondiale, non vi è soltanto il bellissimo episodio di Sigonella dove il Presidente Bettino Craxi oppose un netto “no” alle pretese USA, e Ronald Reagan dovette calare la testa.

Vi sono altri episodi e, per venire all’attualità, la posizione italiana non è mai stata così servilmente allineata a un obbligatorio appoggio a Israele nella sua contesa con la Palestina.

Basta ricordare le posizioni di assoluta autonomia e indipendenza, specie in politica estera, tenute dal Presidente Aldo Moro come anche dal Presidente Giulio Andreotti e dallo stesso Enrico Berlinguer alla cui Salma rese pubblico e personale omaggio il Presidente dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP) Yasser Arafat.

Se l’Italia volesse, potrebbe ben intimare agli USA e alla NATO, come ora ha fatto l’Arabia Saudita nei confronti degli americani, la smobilitazione delle circa 120 basi militari USA e NATO presenti sul territorio nazionale.

Se l’Italia avesse un governo decente farebbe valere non soltanto il suo “no” in sede di Unione europea (dove frequentemente la regola di voto è l’unanimità) ma anche la sua posizione geografica strategica nel settore mediorientale, nordafricano e anche balcanico.
Se l’Italia avesse un governo decente e non un governo di servi felici di servire coltivando una folle prospettiva nazionale di “cupio dissolvi”.

Farebbe bene la “torrinara” a leggere gli interventi di Benedetto Croce, di Vittorio Emanuele Orlando e di tanti altri ancora (e antifascisti) in sede di Assemblea Costituente quando si votò per la “ratifica” del c.d. Trattato di pace.

La verità è che  abbiamo perso la dignità.

Augusto Sinagra 
 

 

martedì 17 ottobre 2023

Il mistero delle "morti improvvise"

 


Mi stupisco di un fenomeno che appare per la prima volta alla coscienza dopo tanti anni di riflessione sul comportamento umano. Sta succedendo questo: un numero eccessivo di persone stanno morendo di un malore improvviso.

Questo malore è stato da tempo preannunciato come causato dai cosiddetti "vaccini" approntati, dicono, dalle "Multinazio" per combattere una supposta "pandemia", pilotata e finalizzata al controllo delle popolazioni di un mondo "globalizzato". 

La questione ha assunto le dimensioni di un pericolo rilevante, riferito dai Media che, pur non evidenziando le probabili cause, sono comunque costretti a diffondere la notizia dei decessi, che sono spesso di personalità dello spettacolo o della politica. Fa particolare impressione la morte improvvisa di persone utilizzate dalle solite "Agenzie" quali "sponsor" dei vaccini. 

C'è da presumere che in altri tempi e per altre occasioni fenomeni di questa portata avrebbero scosso l'intera comunità e forse provocato qualche ribellione; invece, qui da noi non si muove una foglia. Sono tuttavia portato a pensare che ci sia qualcuno,che obbedendo alle sollecitazioni governative si sia lasciato inoculare, e che ora, se pur di nascosto,  vada grattandosi ovvero elevando preci a qualche divinità di sua fiducia. 

Altrimenti non so spiegarmi questo silenzio "sepolcrale"... Una Nazione di morti? Non ancora. Di vili, forse! Di infingardi è più probabile, oppure uno psico-riflesso della prigionia semi-volontaria che abbiamo dovuto-voluto accettare. 

Giorgio Vitali   

venerdì 13 ottobre 2023

L'origine psicosomatica delle malattie e la guarigione attraverso il pensiero...



“Non dovresti curare gli occhi senza curare la testa o la testa senza curare il corpo. Così anche non dovresti curare il corpo senza curare l’anima. Questo è il motivo per cui la cura di molte malattie è sconosciuta ai medici, perché sono ignoranti nei confronti del Tutto che anch’esso dovrebbe essere studiato, dal momento che una parte specifica del corpo non potrà star bene a meno che non stia bene il Tutto”. Platone* (428-348 AC) in un dialogo con l’amico Carmide

Un esperimento fatto su pazienti positivi all’HIV rivelò che la resistenza ai virus e ai batteri era 300 volte superiore nei pazienti che sperimentavano sentimenti di amore, gratitudine e apprezzamento.

La nostra mente può interagire con la materia: questa è la sorprendente scoperta di alcuni scienziati a convalida della ipotesi di L.M. Taggart, che nel suo saggio Scienze noetiche, afferma che “Il pensiero se ben indirizzato può influire sulla crescita delle piante, nelle reazioni chimiche nel corpo umano, persino nella struttura cristallina di un corpo nella fase della sua formazione. La coscienza umana è un’energia altamente organizzata capace di modificare il mondo fisico".

I pensieri e i sentimenti influiscono su tutti i sistemi del corpo umano: nervoso, circolatorio, ormonale, riproduttivo, immunitario… Chi ha una vita stressante si ammala 2 volte di più. Lo stress può accelerare lo sviluppo di tumori latenti. L’ira rende più soggetti ad attacchi cardiaci. Anche se (come dicono gli psicologi) a combattere la malattia non è sufficiente la volontà del soggetto ma occorre che alla volontà sia associata la corrispondente disponibilità dell’inconscio.

Studi effettuati da due importanti cardiologi (Michael Cooper e Michael Agent) hanno dimostrato che la meditazione è in grado di abbassare di un terzo il livello di colesterolo nel sangue. Sentimenti come l’odio, la gelosia, la paura se persistono possono arrivare a provocare dei cambiamenti organici e quindi delle vere malattie.

Le forti preoccupazioni danneggiano la salute. Addirittura, i grandi dolori, l’inquietudine persistente favoriscono lo sviluppo del cancro. Gli umori determinano negli individui più sensibili notevoli modificazioni dei tessuti e degli umori. I capelli di una donna belga condannata a morte dai tedeschi divennero improvvisamente bianchi nella notte precedente l’esecuzione.

(A cura del Dr. Gerardo Ciannella)