Chi s'assomiglia si piglia
Beh, almeno un risultato la ragazza Greta (o chi per lei) l'ha ottenuto, è riuscita con la sua campagna contro il "calore terracqueo" a riscaldare talmente gli animi degli ecologisti da dividerli inesorabilmente in "Gretini" ed "Anti-gretini", ora finalmente potranno scannarsi tra loro insultandosi e apostrofandosi con vari epiteti "traditori", "poveri illusi", etc., mentre le fabbriche di armi, i media telematici e piombati, le banche, i grandi finanzieri, i capi religiosi, insomma i padroni del vapore, continuano ad ingrassare ed a fare affari.
Greta Thunberg è come il gioco del pallone per gli italiani, quando c'è una grave crisi e si corre il rischio di una rivoluzione, il pallone risolve tutto.
Me ne sono accorto vedendo le conseguenze di un mio tentativo di "riequilibrare" il fenomeno di "Greta ed i suoi gretini", partito sin dall'inizio del contagio, esattamente con un resoconto del primo sciopero indotto (teleguidato) a cui assistetti a Treia, il mio paesello adottivo, il 15 marzo 2019 (Vedi: https://treiacomunitaideale.
Ma quel che mi era stato consentito allora (prima del contagio definitivo subito dai media), addirittura vedendo la mia lettera pubblicata su Il Resto del Carlino di Macerata, oggi mi procura accuse a tutto campo, del tipo "dagli all'untore". Infatti sono stato scacciato ignominiosamente da vari gruppi "ecologisti" e censurato in varie forme perché il mio pensiero non è rispondente ai requisiti dettati dal nuovo verbo "gretinista". Il fatto stesso che io usi apertamente la parola "gretina" è sufficiente per tacciarmi di "venduto" ai petrolieri... Sig! Pensare che ho scritto centinata di articoli contro il consumo di risorse fossili e non posseggo nemmeno una motoretta, figurarsi l'automobile, e non viaggio più in aereo da anni, anzi ormai mi muovo quasi solo a piedi.
Ho avuto la riprova di come in profondità le accuse di blasfemia nei confronti del "Vangelo Gretino" possano arrivare allorché ricevetti, il 5 ottobre 2019, una lettera di "avvertimento" da una cara amica, timorosa per la mia sorte. Ne riporto uno stralcio qui sotto con la mia rispostina.
"Caro Paolo, noi condividiamo la pratica e la teoria eco e veg da molti decenni, quando non erano affatto di moda. Non so quanto tempo è passato dalla prima volta che ti conobbi a Calcata, al mitico circolo VVTT. Ma proprio x questo, secondo me, x evitare che ci confondano con la destra negazionista, noi ecologisti totali dobbiamo evitare di usare parole tipo "gretinismo". Spero di poterti venire a trovare x discuterne..." (M.C.)
Mia rispostina: "Cara M.C., capisco perfettamente la tua posizione. L'uso delle parole è importante nel nostro ambiente sociale, come pure lo è la moderazione e l'aggiustamento al politicamente corretto. Ho sempre militato nella sinistra e nell'ambito ecologista. Pensa che ancora oggi sono iscritto al PD, malgrado tutte le pecche dimostrate da questo partito, poiché mi considero un "moderato" e cerco di restare in un solco di politica "ragionevole". Per anni, come ben ricorderai, ho cercato di adeguarmi ai dettami di una posizione mediana, senza pretendere di ottenere più di quel che era possibile, nelle situazioni in cui mi son venuto a trovare. Purtroppo giunto all'età di 75 anni mi sono accorto che questo atteggiamento morbido ed il tentativo di aggiustamento alle convenienze, in difesa della mia immagine costruita negli anni, non fa più per me. Diciamo che mi sono un po' stufato... e che ritengo che sia per me giunto il momento di cambiare un po' il tono. I tempi estremi in cui viviamo me lo impongono. Oggi uso le parole che danno un senso concreto al mio pensiero: buonista, radical chic... e perché no? Anche "gretino e gretinista", termini che configurano bene il tipo indicato, ed in fondo sono termini che non qualificano una specifica appartenenza politica bensì tendono a fare chiarezza superando qualsiasi appartenenza. Forse perderò qualcuno dei miei estimatori per questo mio linguaggio "volgare"? Pazienza, come diceva Gandhi, più pazienza e più tolleranza sarà richiesta ad i miei colleghi ecologisti. D'altronde, come ogni possesso accumulato, non posso portare la loro stima (o disistima) con me nella tomba, men che meno nell'oltretomba. Comunque, cara M.C., la mia posizione non è così tragica, è semplicemente tragicomica... vedrai che qualcuno sarà in grado, malgrado tutto, di apprezzare la mia faccia tosta e la sincerità. In fondo sono uno di quelli che inneggia al "parla come mangi" ed in questo periodo faccio buon uso di peperoncino, aglio e cipolla. Buona vita a te ed a noi, un abbraccio affettuoso"
Non aggiungo altro, per ora!
Paolo D'Arpini
European Consumers Tuscia
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RispondiEliminaScrive V.B.: "Non mi sento un "anti-gretino" viscerale, ma non voglio nemmeno fare la parte dell'ingenuo di fronte ad un movimento che ha troppi "pupari" che lo manovrano dall'alto per controllare ed indirizzare la massa giovanil-progressista-ecologista verso finti bersagli ed esiti innocui, e/o forse per lanciare una nuova presunta "green-economy"..."
Mio commentino: "Quelle di V.B. sono le mie stesse motivazioni. P.S. A proposito del surrriscaldamento terracqueo... ieri mattina è scattato il termostato automatico che aziona l'accensione della caldaia, la partenza è regolata sui 18 gradi. Non mi è sembrato un segnale di grande aumento del "calore". Ma forse come dicono alcuni scienziati "fa più freddo perché fa più caldo". Beh, avrà tutto da guadagnarci la Russia da cui importiamo il gas..." (P.D'A.)
Commento di J.E.: ""Ad evitare che il fumo nasconda l'arrosto, voglio ri-segnalare l'ottimo articolo di Piero sull'argomento FFF XR Greta e collegati https://www.sinistrainrete.info/ecologia-e-ambiente/15991-piero-pagliani-due-o-tre-cose-sul-clima-e-i-fridays-for-future.html - che magari nel casino seguente a qualcuno può essere sfuggito. Notevoli pure i contenuti dei commenti al seguito. Buona polemica a tutti..."
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