Qualcuno si chiede "Come mai in Italia gli islamici non fanno attentati?". La risposta è semplice, l'Italia risponde ai dettami sorosiani dell'invasione quindi i musulmani non hanno bisogno di scuotere il governo, a mano a mano che il loro numero aumenta e con la connivenza dei nostri politici essi saranno in grado di prendere il potere quasi senza colpo ferire.
L'Italia finora è stata risparmiata perché gli Islamisti non hanno ancora completato l'invasione. Attualmente le loro forze in loco non sono in grado di garantire il supporto necessario; l'appoggio dei "complici" buonisti e religiosi al momento non è ritenuto né sufficiente, né attendibile. Dobbiamo perciò aspettarci un incremento dell'afflusso migratorio.
Alcuni studi sociologici confermano che ove i musulmani arrivino al 25 o 30% essi sono in grado di assumere il potere. Questo perché la comunità musulmana è compatta e ben determinata e di fronte all'acquiscenza di una classe dirigente remissiva e "accogliente" non hanno bisogno di compiere azioni eclatanti. Basta mettere in soggezione la popolazione con piccoli soprusi, intimidazioni, lusinghe... un po' di violenza privata sarà sufficiente, il rimbecillimento delle leve giovanili corrotte dalla droga e dall'ignavia farà da lubrificante.
D'altronde le scelte governative sembrano andare tutte a favore di questa "invasione" silenziosa. Le vaccinazioni forzose di massa per evitare possibili contaminazioni d'importazione, lo ius soli che fa da apripista alla via legale dei ricongiungimenti... Ma se il nostro futuro sono questi "richiedenti asilo" che preferiscono farsi mantenere, in attesa d'imbracciare le armi, ne vedremo delle belle.
Insomma si va verso una dittatura “democratico/islamica”. Il NWO pianifica le mosse ed i lacchè di governo ubbidiscono proni. Il tandem gentiloni/renzie ne è una prova lampante, avendo trasformato il PD in una congrega di “responsabili” che prosperano nella corruzione e nel masaniellismo e che risaltano per la ligia obbedienza agli ordini.
Messe a tacere le opposizioni, o ridicolizzate accusandole di "fascismo" e "razzismo", i governi nominati garantiscono l’esecuzione dei dettami superiori, con l'adesione di sempre nuovi proci al trogolo governativo. E nessuna forza politica, che meriti questo nome, minaccia ed attua le dimissioni dal parlamento (compresi i cinque stelluti). I “nominati” ci tengono al salario ed alla congrua pensione. I "rottamatori" d'Italia potranno star tranquilli che nessuno disturberà il loro piano distruttivo.
Le uniche timide opposizioni popolari si mostrano su internet.. ma ormai nessuno più, per paura o per vecchiaia, osa scendere in piazza. Quindi il bisbiglio sui social e sui gruppi è come il mugugno marinaro, consentito anche sulle navi da guerra purché non sfoci in ammutinamento. Ed a tacitare le proteste bastano le minacce di denunce contro tutti i "rivoltosi" che osano ancora criticare e con ciò si indirizza il gregge a confermare le scelte prese altrove.
Intanto le truppe d’invasione dei “rifugiati islamici” crescono e la loro sistemazione coatta ed a caro prezzo diventa legge su tutto il territorio nazionale, regioni a statuto speciale comprese. Si noti bene che delle centinaia di migliaia di “profughi” che fuggono dalla “fame” solo il 6 per mille sono donne e bambini, gli altri son tutti maschi robusti ed abili alle armi, espatriati per ragioni oscure.
Evidentemente c’è una manina nera dietro a questa emigrazione di massa: qualcuno finanzia l’operazione con la connivenza del governo che accoglie queste bande mercenarie…
Paolo D’Arpini
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Commento di Paolo Sensini:
RispondiElimina“La presidenta Boldrini si dice totalmente contraria al fatto che ufficiali di polizia armati possano salire per controllare le navi degli scafisti delle ONG, ma non sembra provi alcun imbarazzo a muoversi ovunque in compagnia degli uomini della sua super-scorta che la proteggono 24 ore su 24 avvalendosi di pistole e fucili d'ordinanza. Col cavolo che la patrona dei clandestini s'azzarderebbe a mettere il naso fuori dal suo sontuoso palazzo romano o dalla tenuta presidenziale di Castelporziano dove trascorre le due vacanze dorate, senza essere pesantemente vigilata da guardie del corpo che non la perdono di vista nemmeno per un istante. Stesso discorso per il Profeta (con attico a Manhattan) Roberto Saviano, un altro che sputa sugli "uomini armati" pur essendo costantemente vigiliato da una delle scorte più robuste d'Italia. E soprattutto non rischiando nulla, tanto a loro che je frega: pagano il conto i contribuenti italioti. Della serie: sempre bravi a fare i froci col culo degli altri!”
“Io non vado a rizzare tende alla Mecca. Io non vado a cantar Paternostri e Avemarie dinanzi alla tomba di Maometto. Io non vado a fare pipì sui marmi delle loro moschee, non vado a fare la cacca ai piedi dei loro minareti. Quando mi trovo nei loro paesi (cosa dalla quale non traggo mai diletto) non dimentico mai d’ essere un’ ospite e una straniera. Sto attenta a non offenderli con abiti o gesti o comportamenti che per noi sono normali e per loro inammissibili. Li tratto con doveroso rispetto, doverosa cortesia, mi scuso se per sbadatezza o ignoranza infrango qualche loro regola o superstizione. (…) noi italiani non siamo nelle condizioni degli americani: mosaico di gruppi etnici e religiosi, guazzabuglio di mille culture, nel medesimo tempo aperti ad ogni invasione e capaci di respingerla. Sto dicendoti che, proprio perché è definita da molti secoli e molto precisa, la nostra identità culturale non può sopportare un’ ondata migratoria composta da persone che in un modo o nell’ altro vogliono cambiare il nostro sistema di vita. I nostri valori. Sto dicendoti che da noi non c’ è posto per i muezzin, per i minareti, per i falsi astemi, per il loro fottuto Medioevo, per il loro fottuto chador. E se ci fosse, non glielo darei. Perché equivarrebbe a buttar via Dante Alighieri, Leonardo da Vinci, Michelangelo, Raffaello, il Rinascimento, il Risorgimento, la libertà che ci siamo bene o male conquistati, la nostra Patria. Significherebbe regalargli l’ Italia. E io l’ Italia non gliela regalo.”
RispondiEliminada “La rabbia e l’orgoglio” di Oriana Fallaci
Commento di Elie Wiesel: “Prendi posizione. La neutralità favorisce sempre l'oppressore, non la vittima. Il silenzio incoraggia sempre il torturatore, mai il torturato.“
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